TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

26 maggio 2008

C’è sempre una prima volta…


Per tutto c’è una prima volta, a me è capitato ieri il primo ritiro in gara.
Le premesse c’erano sin dal mattino: sveglia alle 6.50, controvoglia dopo una nottata in cui non mi sono per nulla riposato. Una settimana di acqua aveva fiaccato tutti i miei buoni propositi e speravo quasi di vedere un bel temporale mattutino per avere una scusa “ufficiale” per saltare la gara; niente da fare e allora thè caldo e via in Tangenziale per arrivare a Cernusco sul Naviglio, sede della “Maratona del Naviglio”.
Arrivo, parcheggio e vado a formalizzare l’iscrizione. Il mio nominativo non c’è e quindi nuova iscrizione, pago i 10 euro di quota e ottengo in cambio maglietta e sacca (vuota).
Purtroppo nessun deposito borse o spogliatoio, per fortuna sono in auto e non in moto… Vestito e debitamente incremato mi avvio verso la partenza; alle 9 circa il colpo del giudice da il via alla gara che snoda inizialmente per le vie cittadine e poi abbraccia la via ciclabile lungo la Martesana.
Ottima scelta, anche perché il percorso è completamente estraneo al traffico salvo alcuni attraversamenti. Percorso sostanzialmente pianeggiante, con qualche cavalcavia che spezza un po’ il ritmo ma comunque assolutamente fattibili senza particolare sforzo.
Da tabella avrei dovuto tenere i 6 al km. tempo da tapascione, lo so, ma senza accorgermene sono stato per un’ora sui 5’45” chiacchierando con altri partecipanti. Poi ho iniziato ad accusare un po’ di fatica, di scazzo e il tratto sterrato (non segnalato, sic!) lungo il quale ho fatto un numero pazzesco per restare in piedi causa fango. A quel punto ho rallentato molto e ho raggiunto un corridore con il ginocchio ko aiutandolo a raggiungere l’auto scopa.
Arrivati all’auto scopa la voglia di mollare tutto e tornare all’arrivo si è fatta strada dentro di me. Detto fatto, sono salito anche io sulla Campagnola della Protezione Civile e via fino al traguardo.
Ho mollato al 15° km. e sarei stato in grado di finire senza eccessivi problemi nel tempo previsto, mi ha fregato la scarsissima voglia che avevo; potere della mente!Oggi è il giorno della metabolizzazione della sconfitta. Un retrogusto amaro, aumentato dalla consapevolezza che avrei potuto finire senza problemi. Mi ha dato davvero fastidio mollare così, più per una debolezza mentale che fisica; mi rinfranca l’aver agevolmente tenuto un ritmo migliore del previsto e di aver anche chiacchierato con altri.
Per la cronaca: in campo femminile ha vinto Ornella Ferrara (01:18:22) della P.B.M. Bovisio Masciago, in campo maschile Rached Amor (01:07:50) della Pro Sesto Atl.
Per il Road runners Club in campo femminile e maschile rispettivamente:
VINCI DONATELLA 1h24:49
RUJU RAFAELA 1h42:17
GUASCO CLAUDIA 1h42:23
DONINOTTI DANIELE 1h31:42
DARI MARCO 1h41:19
BLANDINO SILVIO 1h42:36
GUASCO RICCARDO 1h45:32
NARDUCCI FAUSTO 1h47:31
SANDRI ALFREDO 1h52:12
CASARTELLI ANDREA 1h53:45
LEONI MAURIZIO 1h59:26
FAVOTTO GIANCARLO 2h01:48
PASINI ANDREA 2h04:57
CARULLO CRISTIANO 2h11:13

22 maggio 2008

Maratona del Naviglio: meno 3



Domenica mattina sarò a Cernusco sul Naviglio per la “Maratona del Naviglio” gara che, a dispetto del nome, è una mezza maratona…
Sarà la mia seconda mezza competitiva, dopo la Stramilano; anche questa volta ho saltato qualche uscita vuoi per il tempo inclemente (maledetta primavera!) sia perché il lavoro ha dovuto, mio malgrado, avere la precedenza.
Partenza fissata alle 9.00 fortunatamente non abito molto distante, ma devo ritirare il pettorale e pagare l’iscrizione quindi sveglia intorno alle 7, thè caldo col miele e via.
Speriamo che il tempo regga, stamattina il cielo è di un bel grigio piombo e piove.
Le previsioni dicono “Domenica molto nuvoloso. Precipitazioni deboli sui rilievi e sui settori occidentali. Temperature stazionarie o in lieve calo. Venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali.” [fonte Arpa Lombardia].
Intanto stasera ultimo allenamento prima della gara, 45 minuti tranquilli nei quali inserirò un paio di variazioni di ritmo molto blande.

19 maggio 2008

Senza parole


La terza squadra di Milano dopo Milan e Villapizzone ha vinto ieri il suo 16mo scudetto. I tifosi della "Banda degli Onesti" hanno pensato bene di mostrare al mondo quanto sono intelligenti oltre che profondi conoscitori del giuoco del calcio.

Sul sito de "Il Corriere della Sera" trovate una fotogallery che non mi abbasso a commentare, ma che spero faccia riflettere non solo il presidente, ma anche la sua gentile consorte spesso "impegnata" in battaglie di principio in consiglio comunale.

La mia settimana

Inizia il countdown verso la mia prossima gara, la "Maratona del Naviglio", che si terrà a Cernusco s/N domenica prossima (25/05/2008).
Si tratta di una mezza maratona, su percorso pianeggiante e filante; stando al programma di allenamento stilatomi dal dott. prof. cav. lup. mann. Paolo e dal suo Trop Lab dovrei stare entro le 2h10' tenendo, dunque, una media di 6'09" al Km. Onestamente spero di poter fare meglio, realisticamente credo che farò proprio quel tempo dato che mi sono allenato male ultimamente, saltando la bellezza di 3 allenamenti previsti e dovendo interrompere anzitempo il lungo di ieri causa scarica intestinale (il minestrone della suocera ha fatto centro...!) e acquazzone che mi ha sorpreso dopo un'ora di tranquilla corsetta lungo le sponde dell'Idroscalo.
Questa settimana ho in previsione 2 sole uscite (martedì e giovedì), per un totale di 90 minuti; per recuperare un po' di minuti lasciati per strada vorrei aumentare il totale do una mezz'ora senza forzare per non essere senza benzina domenica mattina.
Quanto alla gara, non so cosa aspettarmi, dato che la corro per la prima volta. Ne ho sentito parlare molto bene e spero sia organizzata come si deve. Dopo la gara, acido lattico permettendo, farò un resoconto.
Ciao!!

[la foto è il mio campo allenamento di stamane, sotto la pioggia...]

La vittoria fa 90




Nel giorno della tripletta Yamaha con 3 moto sul podio, Valentino "The Doctor" Rossi raggiunge Angel Nieto a 90 vittorie in carriera e si appresta a superarlo.
Valentino è un fuoriclasse, nel vero senso della parola. Come lui pochi altri al mondo nella storia; è geneticamente predisposto a guidare una moto e non solo. Quando decise di passare dalla Honda alla Yamaha tutti pensarono ad un azzardo enorme del pesarese. Lui si è invece fatto carico di tutto e ha portato la Yamaha là dove da tempo non era più. Certo per vincere e convincere la casa dei tre diapason ha dovuto assecondarlo in tutto e per tutto; ma il dottore è un po' Re Mida e un po' genio della lampada. Dal suo cilindro, pardon, casco riesce a tirare fuori le indicazioni precise sulla strada da seguire.
Per capirci Rossi, quando rientra da un giro, non dice all'ingegnere "la moto si comporta così... cosa facciamo?" Lui dice "la moto si comportà così, quindi fate questo, questo e questo." poi sale in moto e tutto è pressocché perfetto.
Ci sono voluti due anni di oblio causati da diversi fattori per metterlo un po' in ombra, ma resta il più grande di tutti oggi. E la prova che nelle sue vene scorre benzina è nel fatto che al volante di una formula 1 ha subito capito tutto e ha girato su tempi di tutto rispetto. Faccio notare che una F1 non è come un auto "tradizionale"; gente che normalmente guida auto da competizione ha fatto fatica anche solo ad uscire dai box con una F1.
Onore, dunque, al dottore; splendido esempio di fuoriclasse sportivo che per diverso tempo ancora (per nostra fortuna) ci potrà deliziare con le sue prodezze.
GP di Francia - le dichiarazioni di Rossi
"Con la vittoria di oggi sono a quota due e sono quello che ha vinto di più quest'anno. Sono veramente contento perché in Cina mi sentivo che ce l'avrei fatta, dall'inizio ero a posto. Qui invece abbiamo dovuto fare delle modifiche al mattino per guidare bene. Le gomme sono andate benissimo, avevo un grande grip, sono andato forte anche sul bagnato con le gomme slick. Stavo così bene che non mi sarei fermato, avrei fatto volentieri altri due o tre giri... C'è una bella atmosfera, il team ha fatto un lavoro fantastico, siamo tutti concentrati e con Le Mans la Yamaha ha dato un segnale incredibile. I ragazzi del team si sono rimboccati le maniche, la differenza l'ha fatta il pacchetto Yamaha-Bridgestone che forse è il migliore. Sono stato davvero velocissimo".

14 maggio 2008

Rui Costa: l’addio al calcio giocato del Musagete


Un gigante lascia il calcio: Manuel Rui Costa. Un campione come uomo prima ancora che come sportivo. Signorile, mai sopra le righe, un esempio dentro e fuori dal campo per chiunque.

Domenica 11 maggio, a Lisbona allo stadio “Da Luz” di Lisbona ha giocato l''ultima sua partita ufficiale, vestendo la maglia del Benfica. Lascia il calcio giocato e lo fa con il suo marchio di fabbrica: dribbling a rientrare e passaggio millimetrico per la testa dell’attaccante (nell’occasione Nuno Gomes) che deve così semplicemente spingere in rete il pallone.

Come tutti gli addii anche il suo è stato strappalacrime: accompagnato da applausi fragorosi in una spettacolare standing ovation e cori che sovrastavano qualsiasi altro suono. Un addio che ha visto scorrere le lacrime del campione che, dopo gli esordi col Benfica, è arrivato in Italia, prima Fiorenze e poi a Milano, sponda rossonera.
I numeri “italiani” recitano 239 presenze e 40 gol con la Fiorentina, 169 presenze e 7 gol con il Milan; tutto ciò per conquistare tre Coppe Italia, due Supercoppe italiane, uno scudetto, una Supercoppa Uefa e una Champions League. Ma i numeri non possono descrivere appieno quanto abbia dato Rui Costa al calcio.
Il Milan ha scritto a Rui Costa una bellissima
lettera firmata da Adriano Galliani, una lettera che lo ha commosso.
La risposta di Rui, semplice e signorile come lui stesso: “Ho pianto tanto, come un bambino. Nel giorno che, dopo 18 anni, lascio il calcio, sento felicità ed orgoglio per l''omaggio che mi avete fatto. È stato un onore aver fatto parte della migliore squadra del mondo, e aver visto che non mi avete dimenticato mi ha reso un ragazzo felice. Per questo ho pianto per l''emozione. Sarete sempre nel mio cuore.”
Il futuro per il Musagete è la poltrona di Direttore Sportivo del Benfica.A presto Rui, maestro di calcio e di vita.

13 maggio 2008

Quacchio shop


Primo appuntamento con le favolose offerte del "Quacchio Shop", un appuntamento fisso che vi proporrà stranezze in vendita sulla rete. Perché siamo troppo avanti...

Cornetta bluetooth
Stufi del solito auricolare BT che fa molto Star Trek? Volete aggiungere quel tocco vintage che fa tanto moda? Allora non potete fare a meno della cornetta bluetooth. Per la modica cifra di 29,99 dollari (circa 19 euro) più spedizione potete portarvi appresso una vera e propria cornetta old style che vi distinguerà dalla massa. Oppure vi renderà perfettamente ricnoscibili.

Un altro pezzo di Milano se ne va

Quarant'anni di storia milanese vanno giù in uno sbuffo di fumo. Sono le 10,08, quando la tonnellata abbondante di esplosivo fa il suo dovere. Pochi secondi dopo, il padiglione numero venti, il Palazzo Meccanica della ex Fiera di Milano, non esiste più. Il mastodonte di calcestruzzo è abbattuto. Le sirene che avrebbero dovuto annunciare l'evento in realtà non si sentono (colpa del vento, spiegano gli organizzatori). Il crollo è improvviso, preceduto solo da un sibilo che diventa frastuono. Poi, l'enorme fungo di polvere che sale e avvolge tutto. Le case più vicine sono a duecento metri, il vecchio Vigorelli a non più di settanta, il Duomo a un paio di chilometri. «La Madonnina ha vegliato su di noi», dice alla fine Guido Zappa, direttore Marketing della General Smontaggi, l'azienda che ha curato le operazioni.
La più grande demolizione d'Italia. In ambito urbano, d'Europa. Nelle metropoli americane scene simili sono invece consuetudine. Duecentotrentamila metri cubi sgretolati in pochi attimi. Implosi su se stessi, collassati in pochi secondi. Mille chili di esplosivo gelatina — nitroglicerina al 90% —, applicati in 500 diversi fori e suddivisi in cartucce da 38 millimetri. Polverizzato — è il caso di dirlo — il precedente record del 1986, quando a crollare furono i «soli» 150 metri cubi della ex centrale Enel di Palermo. Altri esempi. Punta Perotti. Anche lì una tonnellata di esplosivo. Frazionata però in tre diverse scariche. O, ancora, l'ecomostro di San Giuliano Milanese, abbattuto poche settimane fa: sessantamila metri cubi e «solo» 230 kg di microcariche. Con l'abbattimento del padiglione numero 20 (sul cui tetto atterravano gli elicotteri) le superfici già rase al suolo dell'ex Fiera sono ormai il 90%. Dalle macerie (un ammasso alto 8 metri) nascerà nel 2014 CityLife. Il nuovo quartiere con edilizia residenziale (3500 nuovi abitanti), uffici, un parco (il Central Park di Milano, l'aveva battezzato ai tempi l'ex sindaco Gabriele Albertini), il museo di arte contemporanea, una fermata del metrò. Ma soprattutto con i tre grattacieli (firmati Libeskind, Isozaki, Hadid), a cui ha mosso guerra Silvio Berlusconi. La torre dell'architetto americano Daniel Libeskind sarà però un po' meno «sbilenca». Un po' più alta e soprattutto un po' più dritta. Nessuno stravolgimento del progetto, assicurano da CityLife. «Una lieve modifica nella sagoma del grattacielo è allo studio», ammette Marco Lanata, direttore generale della società. Prudenza confermata dal sindaco Letizia Moratti: «È un progetto della giunta Albertini di cinque anni fa. Ci sono dei doveri da rispettare. Cambiamenti radicali sarebbero impossibili dal punto di vista del diritto». Del resto, la variante urbanistica del piano integrato di intervento di CityLife non è stata ancora approvata dal Comune (lo sarà a fine settimana) e per l'avvio della fase esecutiva potrebbero passare mesi. Altra novità: nella futura torre ci saranno anche strutture alberghiere e residenziali. Non solo uffici, dunque, come da previsioni originarie. Lo studio progettuale — sottolineano i portavoce della cordata di immobiliaristi — è stato avviato indipendentemente dalle opinioni espresse dai politici, fra cui Berlusconi. Più semplicemente: «Il progetto sta passando dalla fase di massima a quella esecutiva». Anche Milano dal suo piccolo ground zero vedrà in ogni caso spuntare i grattacieli. Più o meno curvi, si vedrà.

Articolo scritto da Andrea Senesi [Tratto dal sito Vivimilano]



Il mio commento

Per 30 anni ho abitato vicino alla "vecchia" Fiera di Milano, un luogo che mi ha visto visitatore assognato di numerose manifestazioni. Ricordo la Campionaria, dove trovavi esposto di tutto, ricordo le prime fiere di moto che visitavo immaginandomi a cavallo di una di quelle spelndide moto in mostra. Ricordo, certo, anche il caos che una fiera praticamente al centro di una città causa. Ma erano malesseri temporanei, che si sopportavano senza troppi problemi.

Non ho potuto assistere alla demolizione della Fiera, anche se credo che non avrei voluto farlo comunque. Un po' di tristezza nel cuore quando un pezzo di Milano, della mia Milano se ne va per sempre c'è.

Al posto della Fiera sorgerà (forse) un complesso faraonico denominato "Citylife" la cui icona saranno 3 grattacieli disegnati da altrettanti architetti e con un parco tutt'intorno.

Al momento, ovviamente, tutto è sulla carta e nei renering al computer... come a dire "la teoria" è questa, aspettiamo di vedere cosa sarà, invece, la pratica. Purtroppo a Milano, come credo succeda un po' ovunque nel mondo, c'è una bella differenza tra teoria e pratica. Nel campo immobiliare, poi...!!!

Prendete ad esempio un P.R.U. (Piano di Riqualificazione Urbana) come il PRU Rubattino: suddiviso in due fasi, la seconda avrebbe dovuto essere terminata nel 2008; avrebbero dovuto realizzare le infrastrutture viarie e di servizio e poi le abitazioni, eccetera. In realtà la fase 2 è ancora un progetto (peraltro già modificato più volte) e la 1a fase è ancora da terminare. Ovviamente le case sono già pronte e abitate (cioè state vendute e incassato il grano...) dal 2003.

Le piccole cose della vita


E' incredibile come piccoli avvenimenti nella vita quotidiana possano essere per noi incredibilmente importanti. Ieri sera, dopo aver parcheggiato lo scooter un'intuizione: "dai un'occhiata nel box, magari trovi l'anello..."
Ho guardato e poi, d'un tratto, un piccolo luccichio. Era l'anello, che rifletteva la debole luce del neon del box.
Non posso descrivervi la felicità di averlo ritrovato. Una cosa pazzesca, mi ha messo addosso una felicità tale che mi ha quasi sopraffatto. Se fossi uscito a correre probabilmente avrei stracciato qualsiasi mio "record" personale (ammesso che tali possano essere dato che normalmente corro talmente veloce che le zanzare mi tamponano...).
La giornata ha immeditamente cambiato faccia, tutto sembrava avere un senso di nuovo. Sono corso in casa e ho chiamato mia moglie per urlarle tutta la mia gioia...!
Buona Vita a tutti, oggi più che mai!

12 maggio 2008

Scazzo alla risposta

Giornata strana quella di oggi.
soffro di "scazzo alla risposta" come dice spesso Sconsolata, ieri è stata una giornata iniziata benissimo e terminata assolutamente male.
Ho iniziato con la mia corsetta domenicale, un'ora e mezza all'Idroscalo di Milano fatta in assoluta scioltezza, con un tempo splendido e una temperatura ideale per correre.
poi pranzo da mamma & papà.
tutto bene finché non è capitato il "dramma": cazzo ho perso l'anello che mi ha regalato Paola (mia moglie); per fortuna non è la fede, ma la mazzata morale è stata grande. Mia moglie mi ha regalato solo due gioielli: un braccialetto di quelli economici dopo un mese che eravamo insieme (marzo '92!) e l'anello. Il braccialetto (mai tolto, neanche a militare) si è sganciato e l'ho perso il giorno prima del matrimonio e non vi racconto la tragedia personale che ho vissuto. Ieri, di ritorno dal supermercato non sono riuscito a trovare l'anello.
probabilmente si è sfilato (era un po' grande in effetti) alla cassa; ho cercato ovunque, sembravo impazzito, un segugio a setacciare tutt'intorno alla cassa, al parcheggio, nel box di casa... nulla!
So bene che è assurdo, ma mi sembra come se avessi perso un pezzetto di mia moglie. So benissimo che l'amore è nel cuore e non in un anellino, ma oggi 'sta cosa mi fa davvero venire lo scazzo alla risposta.
E mi auguro che tutti mi stiano a 2 metri dalle palle :-)

Una gita a...


Gitarella fuori porta a Bardolino (VR), la nostra meta preferita dove rilassarci totalmente.
È stata una giornata spettacolare: tanto sole, una leggera brezza che non faceva sentire il caldo e un pranzo a base di baccalà.
Uno spettacolo puro, davvero.
Altro che centri benessere, training autogeno e cose del genere: mia moglie e io quando riusciamo ad andare a Bardolino dimentichiamo tutto e tutti ed è relax allo stato puro.

6 maggio 2008

Chi ben comincia...


Chi ben comincia... ben comincia! come direbbe il buon Paolo Bitta.

E io come inizio il mio nuovo blog? Scrivendo un mare di 'zzate, noiose o già lette...?

Al momento si, dato che oggi il neurone non vuole funzionare e di spremersi per trovare qualcosa di carino da scrivere proprio non ha voglia.

Magari a breve mi presenterò, così anche saprete con chi avete a che fare.