Per tutto c’è una prima volta, a me è capitato ieri il primo ritiro in gara.
Le premesse c’erano sin dal mattino: sveglia alle 6.50, controvoglia dopo una nottata in cui non mi sono per nulla riposato. Una settimana di acqua aveva fiaccato tutti i miei buoni propositi e speravo quasi di vedere un bel temporale mattutino per avere una scusa “ufficiale” per saltare la gara; niente da fare e allora thè caldo e via in Tangenziale per arrivare a Cernusco sul Naviglio, sede della “Maratona del Naviglio”.
Arrivo, parcheggio e vado a formalizzare l’iscrizione. Il mio nominativo non c’è e quindi nuova iscrizione, pago i 10 euro di quota e ottengo in cambio maglietta e sacca (vuota).
Purtroppo nessun deposito borse o spogliatoio, per fortuna sono in auto e non in moto… Vestito e debitamente incremato mi avvio verso la partenza; alle 9 circa il colpo del giudice da il via alla gara che snoda inizialmente per le vie cittadine e poi abbraccia la via ciclabile lungo la Martesana.
Ottima scelta, anche perché il percorso è completamente estraneo al traffico salvo alcuni attraversamenti. Percorso sostanzialmente pianeggiante, con qualche cavalcavia che spezza un po’ il ritmo ma comunque assolutamente fattibili senza particolare sforzo.
Da tabella avrei dovuto tenere i 6 al km. tempo da tapascione, lo so, ma senza accorgermene sono stato per un’ora sui 5’45” chiacchierando con altri partecipanti. Poi ho iniziato ad accusare un po’ di fatica, di scazzo e il tratto sterrato (non segnalato, sic!) lungo il quale ho fatto un numero pazzesco per restare in piedi causa fango. A quel punto ho rallentato molto e ho raggiunto un corridore con il ginocchio ko aiutandolo a raggiungere l’auto scopa.
Arrivati all’auto scopa la voglia di mollare tutto e tornare all’arrivo si è fatta strada dentro di me. Detto fatto, sono salito anche io sulla Campagnola della Protezione Civile e via fino al traguardo.
Ho mollato al 15° km. e sarei stato in grado di finire senza eccessivi problemi nel tempo previsto, mi ha fregato la scarsissima voglia che avevo; potere della mente!Oggi è il giorno della metabolizzazione della sconfitta. Un retrogusto amaro, aumentato dalla consapevolezza che avrei potuto finire senza problemi. Mi ha dato davvero fastidio mollare così, più per una debolezza mentale che fisica; mi rinfranca l’aver agevolmente tenuto un ritmo migliore del previsto e di aver anche chiacchierato con altri.
Le premesse c’erano sin dal mattino: sveglia alle 6.50, controvoglia dopo una nottata in cui non mi sono per nulla riposato. Una settimana di acqua aveva fiaccato tutti i miei buoni propositi e speravo quasi di vedere un bel temporale mattutino per avere una scusa “ufficiale” per saltare la gara; niente da fare e allora thè caldo e via in Tangenziale per arrivare a Cernusco sul Naviglio, sede della “Maratona del Naviglio”.
Arrivo, parcheggio e vado a formalizzare l’iscrizione. Il mio nominativo non c’è e quindi nuova iscrizione, pago i 10 euro di quota e ottengo in cambio maglietta e sacca (vuota).
Purtroppo nessun deposito borse o spogliatoio, per fortuna sono in auto e non in moto… Vestito e debitamente incremato mi avvio verso la partenza; alle 9 circa il colpo del giudice da il via alla gara che snoda inizialmente per le vie cittadine e poi abbraccia la via ciclabile lungo la Martesana.
Ottima scelta, anche perché il percorso è completamente estraneo al traffico salvo alcuni attraversamenti. Percorso sostanzialmente pianeggiante, con qualche cavalcavia che spezza un po’ il ritmo ma comunque assolutamente fattibili senza particolare sforzo.
Da tabella avrei dovuto tenere i 6 al km. tempo da tapascione, lo so, ma senza accorgermene sono stato per un’ora sui 5’45” chiacchierando con altri partecipanti. Poi ho iniziato ad accusare un po’ di fatica, di scazzo e il tratto sterrato (non segnalato, sic!) lungo il quale ho fatto un numero pazzesco per restare in piedi causa fango. A quel punto ho rallentato molto e ho raggiunto un corridore con il ginocchio ko aiutandolo a raggiungere l’auto scopa.
Arrivati all’auto scopa la voglia di mollare tutto e tornare all’arrivo si è fatta strada dentro di me. Detto fatto, sono salito anche io sulla Campagnola della Protezione Civile e via fino al traguardo.
Ho mollato al 15° km. e sarei stato in grado di finire senza eccessivi problemi nel tempo previsto, mi ha fregato la scarsissima voglia che avevo; potere della mente!Oggi è il giorno della metabolizzazione della sconfitta. Un retrogusto amaro, aumentato dalla consapevolezza che avrei potuto finire senza problemi. Mi ha dato davvero fastidio mollare così, più per una debolezza mentale che fisica; mi rinfranca l’aver agevolmente tenuto un ritmo migliore del previsto e di aver anche chiacchierato con altri.
Per la cronaca: in campo femminile ha vinto Ornella Ferrara (01:18:22) della P.B.M. Bovisio Masciago, in campo maschile Rached Amor (01:07:50) della Pro Sesto Atl.
Per il Road runners Club in campo femminile e maschile rispettivamente:
VINCI DONATELLA 1h24:49
RUJU RAFAELA 1h42:17
GUASCO CLAUDIA 1h42:23
VINCI DONATELLA 1h24:49
RUJU RAFAELA 1h42:17
GUASCO CLAUDIA 1h42:23
DONINOTTI DANIELE 1h31:42
DARI MARCO 1h41:19
BLANDINO SILVIO 1h42:36
GUASCO RICCARDO 1h45:32
NARDUCCI FAUSTO 1h47:31
SANDRI ALFREDO 1h52:12
CASARTELLI ANDREA 1h53:45
LEONI MAURIZIO 1h59:26
FAVOTTO GIANCARLO 2h01:48
PASINI ANDREA 2h04:57
CARULLO CRISTIANO 2h11:13
DARI MARCO 1h41:19
BLANDINO SILVIO 1h42:36
GUASCO RICCARDO 1h45:32
NARDUCCI FAUSTO 1h47:31
SANDRI ALFREDO 1h52:12
CASARTELLI ANDREA 1h53:45
LEONI MAURIZIO 1h59:26
FAVOTTO GIANCARLO 2h01:48
PASINI ANDREA 2h04:57
CARULLO CRISTIANO 2h11:13