TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

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19/11/2016 Podisti da Marte

25 giugno 2008

Milan Tour 2008

Dal desiderio di condividere con il popolo rossonero gli ultimi due trofei conquistati - la Supercoppa Europea e la FIFA Club World Cup – e di celebrare il glorioso palmares rossonero nasce Milan Tour, un evento itinerante di 10 tappe durante il quale (da giugno ad agosto) l’intera “Sala Coppe” del Club sarà itinerante per la penisola.
La Coppa dei Campioni vinta ad Atene ha fatto il giro di mezzo mondo, dall’Australia all’Europa passando per la Cina e le Americhe. Portare oggi i nostri trofei nelle spiagge italiane ci offre l’occasione per condividere con i nostri tifosi l’entusiasmo e l’orgoglio di essere oggi il Club più titolato al mondo.” - ha affermato Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore delegato del club di via Turati.
Il mezzo mobile, dai colori rossoneri, inaugurerà il tour il prossimo 28 giugno in Piazza Duomo a Milano e terminerà il suo viaggio estivo di nuovo nella capitale lombarda, allo stadio San Siro, il 31 agosto in occasione del primo match casalingo del Milan.
Le tappe prescelte saranno principalmente località turistiche: dal Litorale Veneto alla Riviera Adriatica, passando per le coste del Sud della penisola e della Versilia.
Per ogni tappa il Milan Tour predisporrà un autentico “villaggio rossonero” con ingresso gratuito composto da due aree entertainment:
* un allestimento multimediale con l’esposizione dei 18 trofei. I visitatori, attraverso l’utilizzo di sofisticate tecnologie audio-video, vivranno l’esperienza sensoriale unica e l’emozione di essere vicini alle coppe più importanti del mondo.


* Il Milan Park, con giochi per giovani e bambini di tutte le età. Il parco ospiterà inoltre numerose attività di intrattenimento e aree dedicate ai partner del Tour.


Le tappe del Milan Tour sono:

28-29/06 Milano (Piazza Duomo)

4-6/07/ Cattolica (Parco Le Navi)

11-13/07 Montecatini Terme (Via Verdi - P.le delle Terme)

18-20/07 Marina di Pietrasanta

25-27/07 Bibione (P.le Zenith)

1-3/08 Tropea (L.mare Sorrentino area parcheggio)

8-10/08 Messina (Fiera)

16-18/08 Vieste (Piazza di Marina Piccola)

22-24/08 Cervia-Milano Marittima

31/08 Milano (Stadio "G. Meazza")



Il casco 4 stagioni



Sul sito Cyberscooter, curato egregiamente dall'amico Fabrizio Villa, è stata pubblicata la mia recensione del casco Givi X-01.
Un grazie a Fabrizio per l'ospitalità e buona lettura a voi tutti :-)

24 giugno 2008

Felicità

Nulla a che vedere con Albano & Romina, per carità.
Ieri sera Paola e io abbiamo avuto alcuni riscontri positivi durante un incontro e abbiamo finalmente un percorso futuro e speranze rinnovate.
Devo essere assolutamente vago perché ci siamo promessi di non far trapelare nulla, certo mi costa perché vorrei poter urlare al mondo tutta la mia gioia e la felicità che provo in questo momento. Stasera proverò a scaricare l'adrenalina in ua serie di ripetute, vediamo se serve a qualcosa o se peggioro semplicemente il mio piede malandato.
Un abbraccio a tutti perché oggi sono talmente felice che abbraccerei tutto il mondo!

23 giugno 2008

The Media Running Challenge


Milano - 22 giugno '08

In una Milano tornata ad essere caliente, quasi mille runners si sono dati appuntamento all’Arena Civica “Gianni Brera” per la prima edizione della Media Running Challenge. La gara, non competitiva solo sulla carta, si è dimostrata una bellissima occasione per smuovere dalle scrivanie gli addetti al mondo dei media in generale e farli correre nella cornice del Parco Sempione di Milano.
Partenza fissata per le 10.30, orario in linea con quello di arrivo in ufficio di molti partecipanti ma che, visto il caldo umido di questi giorni, ha finito per essere un po’ troppo tardo (un paio di partecipanti hanno dovuto, infatti, ricorrere ai sanitari). Per la prossima edizione si spera in un anticipo di almeno un’ora.
Organizzazione davvero esemplare, a cura della Pro Sport, con poca ressa al ritiro dei pettorali e al ritiro del pacco gara (al termine della corsa). Supportati dal sempre verde speaker Silvio Omodeo, affiancato per l’occasione dall’attrice Jessica Polski, l’Arena ha fatto da splendida cornice a questa nuova gara di 5 km; il tracciato è un giro di 2,5 Km. da ripetersi due volte tutto all’interno del Parco Sempione, completamente esterno al traffico cittadino e parzialmente ombreggiato.
Venendo ai numeri, anzi alle classifiche, primo assoluto è stato Simone Busetto, con un RT di 17’10”, seguito da Valerio Facciolo e Sebastan Maruffi. Tra le donne spicca la giornalista di Runners’ World Micol Ramundo con 19’04” (18ma assoluta).
Io ho chiuso in 28’24”, “grazie” ad un leggero infortunio al piede sinistro e al mal di schiena (ecco cosa capita a dormire con l’aria condizionata accesa…); prestazione superiore al mio crono standard di quasi 3 minuti.



Nella fotogallery un po’ di personaggi che hanno preso parte alla corsa e alcuni scorci pregara.


Stretching pre-gara con Jessica Polski
Alcuni link per approfondire la notizia:
* Articolo di Fabio Maderna su Podisti.net
* La fotogallery di Fabio Maderna



* la news su Running in the Park (a cura di Corrado Montrasi, che potete ammirare nella fotogallery)

19 giugno 2008

Il Pirata colpisce ancora

LAS VEGAS (Usa) 15.06.08
Max Pescatori fa il bis. Il più forte giocatore italiano, e uno tra i più forti giocatori del mondo, vince un altro titolo ai mondiali di poker americano che si stanno disputando in questi giorni all’hotel casino "Rio" di Las Vegas. Pescatori ha incassato un premio di 260mila dollari e l’annesso braccialetto d’oro, il simbolo per chi vince un titolo mondiale, nell’evento numero 24 (in tutto ce ne sono 54, le World series dureranno fino a metà luglio), formato da due specialità e con il rilancio limite nel piatto, cioè il "Pot limit Hold’em-Omaha".
L’Hold’em è quello che ormai impazza nelle televisioni: due carte in mano personali e 5 scoperte sul tavolo (che il dealer mette in tre atti, prima tre poi una e poi l’ultima) a disposizione di tutti i giocatori per formare il punto migliore. L’Omaha è una specialità ancora più tecnica e complicata: stesso formula di gioco, ma le carte personali in mano sono quattro e ne devi usare obbligatoriamente due, né più né meno. Max Pescatori ha sbaragliato 457 giocatori, tra i quali c’erano fior di campioni del calibro di Howard Lederer, "The professor" (vari braccialetti al suo polso e autore di libri di strategia) e Allen Cunningham. Nel testa a testa finale, Max ha battuto Kyle Kloeckner.
Milanese, classe 1971, Max è professionista di poker da una decina d'anni e vive a Las Vegas. Aveva già vinto un titolo mondiale nel 2006, stavolta nella specialità "no limit hold’em", lo stesso giorno in cui l’Italia conquistava il titolo in Germania (speriamo porti bene anche stavolta agli Europei). Al tavolo finale s’era presentato con la maglia azzurra e una bandana tricolore. Da lì, per gli americani è "the italian pirate". Max è diventato talmente un personaggio che negli Usa è stato protagonista anche di un fumetto e di un videogame.
Oltre ai suoi due titoli mondiali, l’Italia ne vanta altri due: quello "antico" di Walter Farina, nella specialità seven stud, e quello del grande talento Dario Alioto, 22 anni e cintura nera di judo, conquistato nel Pot Limit Omaha. Alioto è già andato a premi a Las Vegas, con un ottimo 9° posto nell’evento "No-Limit 2-7 Draw Lowball" (altra complicata specialità) che gli ha fruttato 34 mila dollari. Marco Trainello, altro "pro" italiano, è finito in the "money" un paio di volte per il totale di 12 mila dollari.
Ma la prodezza, dopo Max, l’ha compiuta Alessandro Dal Bello, ottimo giocatore ma non professionista. Ha un’azienda che produce banane in Costarica, la "Lola". Beh, ha conquistato il tavolo finale nell’evento "no limit hold’em" numero 23: 10° su quasi 1500 partecipanti, per una vincita di 29 mila dollari. Gli italiani si stanno comportando davvero bene alle world series. E non è finita. Tra un po’ arrivano i tornei più ricchi.
[riprodotto da Gazzetta.it]


Perché scrivo di Max "the Italian pirate"? perché siamo stati compagni di scuola alle medie. Abbiamo frequentato lo stesso istituto (il Don Guanella), anche se lui è un anno più grande e quindi non eravamo in classe insieme. Tuttavia abbiamo passato diversi pomeriggi giocando a pallone in cortile e le nostre mamme sono ancora amiche e si sentono talvolta. Un abbracio, dunque, al Pirata!

Avviso ai corridori

Questa volta faccio una marchetta ad un caro amico, Corrado, deus ex machina del sito Running in the Park (trovate il link nella colonna a finaco).
Grazie alla collaborazione con Runners's World e Rosa & Associati, Corrado è riuscito ad organizzare un "TEST DI VALUTAZIONE FUNZIONALE".
Il test, a cura dello staff del Marathon Center di Brescia gestito dal Dr.Rosa, avrà luogo dalle ore 10.30 iniziando con due atleti, già individuati, al fine di verificare il loro stato di forma che comprende:
- analisi antropometrica con rilevamento dell’indice di massa corporea
- test incrementale per individuarela velocità d soglia.
La sede del test è il Parco Trenno a Milano (Cam Gorlini-Via Cascina Bellaria) sabato 21 Giugno dalle ore 10.00.
Il parco è raggiungibile coi seguenti mezzi pubblici:
Autobus 64-72-80, bus interurbano 420 - 423
Giusto per i pigri potrebbe essere un'occasione utile per incontrarci e, magari, correre assieme!

18 giugno 2008

Ce la posso avere una moglie così?

Già la foto si commenta da sola e questo dovrebbe essere la migliore prova empirica della teoria che noi mariti siamo tutti martiri e, in alcuni casi, anche sopportatori.
La foto è stata scattata dopo che Paola ha preso la sua dose quotidiana di un medicinale da banco a base di mirtilli, il che le dipinge di viola la lingua. Di solito poi scorazza per casa facendo linguacce...
Io sono fortunatissimo ad avere una compagna di vita come lei, altrimenti non sarei in grado di ridere di qualsiasi cosa bella o brutta accada nelle nostre vite.
Lei è il mio raggio di Sole (da qui il nome del blog), lei è quella che è sempre presente e che trova sempre il modo di tirarmi su il morale o di alleggerire la tensione.
E' una donna fortissima e non so da dove esca tutta quella forza visto che è un pokemon (da pocket monster, cioè mostro tascabile), so solo che non posso farne a meno.
Dopo un'attesa di oltre un mese ieri finalmente abbiamo ritirato gli esiti di alcuni esami importanti. E' stato un mese di attesa, anche se il caos del lavoro e delle cose quotidiane ci hanno permesso di non stare sempre con la testa fissa all'attesa per gli esiti. Ieri sera, sul divano, mentre cercavo di non ferirmi per staccare le graffette che chiudevano le buste (ma, porco cane, usare lo scotch pareva brutto?) la tensione invece era altissima, concentrata, esplosa di botto tutta in un solo istante. Prima ci siamo fatti largo tra la selva di termini medici che dicono tutto e niente, probabilmente anche a chi è del mestiere; poi, in fondo all'ultimo foglio la scritta liberatoria che ci garantisce la possibilità di poter accedere al "prossimo turno". Ci siamo abbracciati, abbiamo ringraziato il Signore e detto una preghiera insieme.
Grazie a quell'esito positivo, infatti, potremo intraprendere alcune cure che, mi auguro, diano presto i risultati sperati.
Poco dopo mi sono infilato il mio completino del compleanno, grazie al quale porto sempre con me mentre corro Serena, Roberto e Matteo che me l'hanno regalato), ho infilato le scarpe e sono uscito per la mia mezz'ora di allenamento [test in vista della 5K di domenica]. Ho corso leggero come non mai, senza preoccuparmi della velocità, ma solo di evitare di essere stirato dagli automobilisti e dagli autobus. Dopo 20 minuti tirati avevo già le pulsazioni al limite e respiravo un po' a fatica; controllando il mio Nike+ ho letto 4'10" al Km. (!) ca**o io non sono mai andato per quasi 20 minuti a quella velocità! Al massimo l'ho raggiunta per poco e durante le ripetute... Poi ho rallentato e ho concluso la mezz'oretta godendomi il paesaggio intorno ad un laghetto di Segrate.
Alla fine ho corso a 5'10" di media, stanco ma felice. Sudato fradicio, grazie all'umidità degna di Cancun dopo un temporale (e chi l'ha provato sa cosa intendo!).
Oggi rientra il capo in ufficio dopo una settimana, temo il rovesciarsi di un TIR di cose da fare per l'altro ieri e, ovviamente, tutte con priorità 1. Ma come Clark Gable (e Celentano dopo di lui) francamente me ne infischio!

16 giugno 2008

Considerazioni settimanali

"Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù! Hai visto che piove? Senti come viene giù! Tu che dicevi che non pioveva più!" ["Piove" Jovanotti dall'album "Lorenzo 90-95]
Ebbene si, la settimana ricomincia così come è finita: piovendo. Io non ne posso davvero più, fra poco inizierò ad ammuffire o mi crescerà addosso una vegetazione tropicale spontanea.
Andare in moto ogni giorno sotto quest'acqua è una rottora di maroni (non il Ministro, ovviamente), oltretutto ti devi per forza coprire altrimenti arrivi in ufficio che sembri uno strofinaccio usato, ma una delle caratteristiche degli antipioggia è che, ovviamente, sono perfettamente impermeabili. Il risultato è un microclima interno degno della fogna di calcutta nel periodo dei monsoni e, infatti, inizio a starnutire appena mi sveglio...
Ieri mattina, però, l'acqua mi ha regalato un'oasi di tranquillità. Non pioveva e alle 7.30 mi sono recato al Parco dell'Idroscalo per il mio consueto allenamento domenicale.
Un'ora e quarantacinque a passo lento (5'40" di media), passati in scioltezza, incrociando diversi personaggi coi quali sono solito scambiare un cenno di saluto (anche perché di proferire verbo proprio non se ne parla). Tra gli altri c'è un signore, che immagino abbia intorno ai 75 anni che si spara tutte le sante domeniche almeno 3 giri del parco (cioè intorno ai 18 Km.) sempre sorridente e con passo lento ma regolarissimo.
La scorsa settimana ho dovuto saltare un allenamento, le ripetute fissate per giovedì, a causa di un accavallarsi di impegni di lavoro e dei festeggiamenti per il compleanno di mia moglie, che sono partiti proprio giovedì 12 (il giorno "esatto") per finire domenica.
Questa settimana, invece, non prevedo assolutamente di sgarrare anche perché domenica ho in programma una bella 5K all'Arena nella quale vorrei fare bella figura. Troverò ancora una volta gli amici di Runner's World, tra gli altri, e già mi hanno preannunciato un pacco gara assolutamente fantastico.
Vi farò sapere e, soprattutto, vi posterò tante foto!
Quanto al resto della mia vita, questa sarà una settimana molto particolare: ci sono in previsione possibili cambiamenti personali e tra venerdì e lunedì prossimo spero di poter finalmente mettere la freccia e lanciarmi in corsia di sorpasso per una svolta seria, duratura e gratificante nella vita mia e di mia moglie.
Un abbraccio a tutti, ricordando i vari blogger che seguo seppur distrattamente (tra cui il mio omonimo Claudio72 e Margantonio) con vive congratulazioni per i loro risultati a Jesolo.

9 giugno 2008

Strasingle

In una domenica mattina durante la quale Giove Pluvio ci ha dato un po' di tregua, ho avuto modo di partecipare comunque alla prima edizione della "Srtrasingle", una non competitiva di 7 km. pensata dagli organizzatori per rincorrere l'anima gemella. Effettivamente, essendo felicemente sposato non avevo proprio bisogno di cercare l'anima gemella, infatti avrei dovuto partecipare insieme ad un amico single. Mi ha dato cmounque buca, ma ho preferito partecipare comunque giusto per fare un allenamento differente dai soliti anelli all'Idroscalo di Milano.
Come ormai accade da qualche tempo, prima della gara trovo gli onnipresenti Marco Marchei e Vittorio Nava (accompagnato dalla consorte, forse per il tema della gara...?), impegnati in azione di marketing per la rivista Runners World.










Alle 9.45 il via alla corsa dato dalla madrina della manifestazione (Alessia Fabiani); il percorso si snodava lungo le vie del centro di Milano, praticamente tutto pianeggiante, tranne un piccolissimo strappo a un Km. dalla fine.


La gara è filata via liscia, senza alcuna fatica particolare. All'arrivo due "simpatiche" ragazze (vedi foto) distribuivano la medgalia per i finisher, poco oltre il tavolo del ristoro preso d'assalto da tutti i partecipanti vista l'umidità della giornata.

Una gara simpatica, che mi ha permesso di evadere dalla routine della domenica mattina e che mi ha fatto scoprire i Giardini di Via Palestro a Milano come possibile luogo di allenamento. Prima della gara, infatti, ho fatto un po' di riscaldamento nel parco, molto frequentato già dalle 8.







































Sul sito del "Corriere della Sera" è presente anche un video della durata di quasi 5 minuti che trovate qui

5 giugno 2008

I 40 comandamenti del Runner di Joe Kelly


Riporto un “classico” della letteratura podistica. L'ho riscoperto grazie al mio Personal Trop Trainer Paolo che l’ha a sua volta ripescato dal blog del “supersalutista" Marco Morello


1. Non brontolare. Nessuno ama i brontoloni, nemmeno gli altri brontoloni
2. Uscire dalla porta è spesso la parte più difficile di una corsa
3. Non fare che la corsa diventi la tua vita. Fa’ in modo che sia parte della tua vita
4. Mantieni le promesse, specialmente quelle che fai a te stesso
5. Più sei veloce, meno devi parlare dei tuoi tempi
6. Tieni una moneta in tasca. Un giorno avrai bisogno di chiamare per un passaggio
7. Non fare paragoni con gli altri runner
8. Tutti i runner sono uguali, alcuni sono soltanto più veloci
9. Ricordati che più è tardi nella giornata e più probabilmente non avrai voglia di correre.
10. Per cambiare ritmo, fatti portare in auto e poi torna indietro
11. Se fosse facile, tutti vorrebbero essere un runner
12. Quando sei alla linea di partenza, ricordati sempre quanto sei fortunato a essere lì
13. Andare fuori forma è molto più facile che tornare in forma
14. Una brutta giornata da runner batte sempre una buona giornata di lavoro
15. Non parlare dei tuoi acciacchi da runner. Nessuno vuole sapere del tuo ginocchio infiammato o della tua unghia nera
16. Non correre sempre da solo
17. Non correre sempre in compagnia
18. Il tuo approccio alla corsa sia come se da questa dipendesse la qualità della tua vita
19. Non importa quanto sia lenta, la tua corsa è sempre più veloce di qualcuno che sta seduto su un divano
20. Ricordati che più duramente corri durante gli allenamenti più fortunato sarai durante le gare
21. Le gare non sono soltanto per chi corre veloce
22. Non ci sono scorciatoie per l’eccellenza nella corsa
23. Le corse migliori a volte capitano in quei giorni in cui non te la senti di correre
24. Non c’è niente di noioso a proposito della corsa. Ci sono, tuttavia, persone noiose che corrono
25. Le corse lunghe sono come l’olio di fegato di merluzzo. Prima ti fanno sentire terribilmente, poi ti fanno sentire meglio
26. Non buttare mai via le istruzioni del tuo orologio da corsa
27. Non cercare di sorpassare i cani
28. Non aspettare il tempo perfetto. Se lo fai, non correrai spesso
29. Quando sei tentato di smettere di essere un runner, fai una lista dei motivi per cui hai iniziato
30. Senza un obiettivo, l’allenamento non ha scopo
31. Parti per spaccare, ma preparati a essere spaccato*
32. Spendi più tempo correndo per la strada che stando seduto sul divano
33. Progredisci negli allenamenti, ma progredisci al tuo ritmo
34. “Vincere” significa cose diverse per persone diverse
35. A meno che tu non abbia fatto della corsa la tua vita, non prendere troppo seriamente la corsa
36. Non dire mai a un runner che lui o lei non sta bene in calzamaglia
37. Non confondere mai la tua pomata antidolorifica con il dentifricio
38. Prevenire gli infortuni da corsa è più facile che curarli
39. Correre è semplice. Non renderlo complicato
40. Correre è sempre divertente. Nonostante a volte capiti che il divertimento non arrivi fino al termine della corsa

Ritorno al futuro


Yamaha fa rinascere un altro mito degli anni ’80: la spettacolare VMAX. La nuova edizione è ancora più esagerata: 1700 cc. 200 cavalli e una coppia pari a 17 kgm che la fanno diventare un dragster purosangue perfetta per non passare inosservati e per rituffarsi nel mito.
Dopo un’estenuante attesa, sono arrivate le foto e i dati ufficiali, che vi elenco per comodità. Il motore è un 4 cilindri a V da 1679 cc. con iniezione elettronica. La VMAX utilizza sia il ride by wire sia i cornetti a lunghezza variabile (come la R1) in più è dotata di un polmone sottoforma di un air box che prende aria dalle quattro bocche piazzate ai lati del serbatoio (finto).


[Foto courtesy of Motorbox]



La scuderia parla di 200 cavalli a 9.000 giri, con una coppia di 17 kgm a (soli) 6.500 giri; già sulla carta è capace di eccitare le fantasie più assurde, portando immediatamente alla mente immagini da vera dragster bruciasemafori.
Impianto frenante che deve essere adeguato alle prestazioni e quindi sfodera due dischi a margherita da 320 mm. all’avantreno e da 298 mm. al retrotreno.

Il vintage va di moda e, c’era da aspettarselo, il ritorno al futuro, non è proprio alla portata di tutti: 20.000 Euro il prezzo fissato dalla Yamaha, ordinabile esclusivamente sul sito internet dedicato.

It's raining again...


Ieri sera corsetta leggera, perché avevo davvero voglia di fare un giro. Sono partito da casa diretto al Parco Lambro; cielo plumbeo, dopo che per tutta la mattina aveva piovuto.
Dopo una decina di minuti inizia a cadere qualche goccia, ma è solo piacevole visto che mi rinfresca un poco.
Dieci minuti più tardi, la pioggia è più insistente, inizia a darmi fastidio anche perché sono senza cappellino e con gli occhiali.
Alla mezz’ora grondo come se stessi facendo la 100 Km. del Sahara, ma le gambe vanno che è un piacere e anche il traffico sembra essere meno oppressivo del solito.
Rientro verso la base, scorgo le finestre di casa e vedo la luce accesa: il mio tesoro è arrivato dal lavoro!
È sempre bello rientrare da una corsa (o finire una gara) e sapere che ad aspettarmi c’è mia moglie…
Colonna sonora perfetta della corsa di ieri sera è “Unwritten” di Natasha Bedingfield:
Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in

3 giugno 2008

Un giorno da Formula 1

Ieri ho partecipato ad una non competitiva che oso definire storica, visto che si disputa da 29 anni. La corsa si chiama così perché si svolge proprio presso l’Autodromo Nazionale di Monza con parte del percorso (per le distanze più lunghe) proprio lungo il circuito stesso.
Il ritrovo è nei box del circuito, con ampi parcheggi nelle vicinanze; è possibile iscriversi anche il giorno stesso della corsa e ci sono banchetti un po’ ovunque (ne ho incrociati una decina solo dal parcheggio alla zona box!). Arrivato alla zona box si può ritirare la maglietta commemorativa e lasciare la propria borsa in deposito.
Dopodiché ci si avvia verso la pista, con lo striscione della prtenza posto a ridosso del semaforo utilizzato in gara.
Un paradiso per chi si deve riscaldare la zona partenza: è vasta e c’è spazio a sufficienza per tutti, il rettilineo è a disposizione e anche chi, come il sottoscritto, non vuole scaldarsi tanto può fare un piccolo “giro turistico” lungo il tracciato per vedere da vicino la mitica parabolica, i box eccetera.
Insomma, si respira aria di Gran Premio, senza i vapori della benzina e con tanta passione in più!
Quando mi avvicino alla linea di partenza vedo arrivare tre facce note: Marco Marchei (direttore di Runners World), Vittorio Nava (vicedirettore di RW) e l’amico Corrado Montrasio compagno di corso in FIDAL e deus ex machina del sito “running in the park”; quattro chiacchiere e qualche battuta mi permettono di non sentire l’ansia da partenza che soffro sempre un po’; siamo pronti per partire, con un piccolo ritardo rispetto a quanto previsto; le distanze sono per tutti i gusti: 2,4 - 5,8 - 9 e 14 km.

Il percorso è davvero particolare: parte lungo il tracciato dell’autodromo, passando per varianti e curvoni notissimi e parte immerso nel verde del Parco della Villa Reale lungo un dedalo di stradine sterrate, ma ben mantenute.
L’organizzazione è pressoché perfetta: ottimamente segnalati i diversi percorsi e presidiati tutti i punti strategici; stesso discorso per i ristori (all’arrivo, ma anche lungo il percorso al 7° chilometro circa). All’arrivo sacchetto con un paio di merendine e un buono per ricevere un premio (io ho “vinto” un paio di occhiali da sole).
Lo start viene dato utilizzando il semaforo del circuito, con tanto di “Ohhhh” di attesa di tutti i partecipanti (a mio avviso circa 10.000!). Parto tranquillo, accanto all’amico Corrado chiacchierando con calma. Poco dopo inizio a seguire il mio ritmo e raggiungo il buon Vittorio Nava che mi fa involontariamente da lepre fino al ristoro. Visto lo spirito assolutamente non competitivo della gara, comunque valida per i punteggi FIASP, al ristoro mi fermo un attimo con la scusa di bere un po’ (in realtà era per riprendere fiato).
Riparto tranquillo immerso nel verde del parco fino a che raggiungiamo di nuovo la pista; da lì arriviamo fino al rettilineo, con l’arrivo posto proprio all’ingresso della corsia box.
Dopo la delusione personale del primo ritiro la scorsa settimana, questa non competitiva mi ha davvero fatto tornare prepotente la voglia di correre per il gusto di farlo. Non ho minimamente guardato il cronometro per tutta la gara, ho tenuto solo sott’occhio un po’ il cardio.
La consiglio a tutti, anche perché tutto il ricavato va a favore della LILT (Lega Italiana per la Lotto contro i Tumori) e per l’atmosfera festaiola che la circonda.