Pubblico oggi un articolo di Fulvio Massini, che ringrazio sempre per sopportarmi, su come comportarsi dopo un maratona. Un articolo molto utile, spero, che aggiunge un pizzico di nostalgia in più per non aver potuto correre a Firenze.
Prima di tutto grazie di essere venuto a correre la 26 esima edizione della Firenze Marathon. Qualunque sia stato il tuo risultato sò che durante la preparazione o durante la gara in qualche momento hai pensato “ma chi me lo fa fare”. Con ogni probabilità, ora che hai portato a termie la Firenze Marathon non importa se con successo o meno, stai già pensando a dove andare correre la prossima. Lo scopo di questo mio articolo è quello di aiutarti ad ottimizzare il tempo immediatamente successivo all’arrivo della, Firenze Marathon in modo da poter cominciare nel a nel più breve tempo possibile a prepararti per la prossima manifestazione podistica sia o no sulla maratona senza che il tuo fisico si affatichi troppo e ti possa divertire.
Proprio quando a Firenze veniva disputata la prima edizione delle Firenze Marathon, nel 1984, l’autorevole rivista The Physician and sport medicine pubblicava un articolo di F.C. Hagerman; R.S. Hikida, R.s. Scharon, W.M. Scherman, D.L. Costill dal titolo “ Muscle Demage in marathon runners” Gli autori studiando un gruppo di maratoneti sottoponendoli ad esame istologico previa biopsia evidenziarono il fenomeno della “Rabdomiolisi”, in pratica dimostrano che il dolore muscolare che si evidenzia dopo la gare o gli allenamenti lunghi non ha niente a che vedere con l’accumulo di acido lattico, ma dalla degenerazione delle fibre muscolari. Gli autori videro anche le degenerazione delle fibre non era irreversibile ma le fibre tendono a rigenerarsi. Quanto scritto da questi autori fra i quali emerge il nome di D.L. Costill, uno dei più grandi fisiologi sportivi di tutti i tempi, è confermato anche da studi più recenti. Jim e Phill Warton grandi fisioterapisti di New york affermano che per recuperare il danno muscolare prodotto da una maratona sono necessari 26 giorni In ormai 33 anni di pratica di allenamento di podisti non posso che confermare quando emerge dagli studi scientifici e quanto dicono gli amici Jim e Phill. I giorni immediatamente successivi alla gara sui 42,195 ti sentirai carico di energia di endorfine, si sentirai invincibili, pronti a ripresentarsi di nuovo al traguardo.
Proprio quando a Firenze veniva disputata la prima edizione delle Firenze Marathon, nel 1984, l’autorevole rivista The Physician and sport medicine pubblicava un articolo di F.C. Hagerman; R.S. Hikida, R.s. Scharon, W.M. Scherman, D.L. Costill dal titolo “ Muscle Demage in marathon runners” Gli autori studiando un gruppo di maratoneti sottoponendoli ad esame istologico previa biopsia evidenziarono il fenomeno della “Rabdomiolisi”, in pratica dimostrano che il dolore muscolare che si evidenzia dopo la gare o gli allenamenti lunghi non ha niente a che vedere con l’accumulo di acido lattico, ma dalla degenerazione delle fibre muscolari. Gli autori videro anche le degenerazione delle fibre non era irreversibile ma le fibre tendono a rigenerarsi. Quanto scritto da questi autori fra i quali emerge il nome di D.L. Costill, uno dei più grandi fisiologi sportivi di tutti i tempi, è confermato anche da studi più recenti. Jim e Phill Warton grandi fisioterapisti di New york affermano che per recuperare il danno muscolare prodotto da una maratona sono necessari 26 giorni In ormai 33 anni di pratica di allenamento di podisti non posso che confermare quando emerge dagli studi scientifici e quanto dicono gli amici Jim e Phill. I giorni immediatamente successivi alla gara sui 42,195 ti sentirai carico di energia di endorfine, si sentirai invincibili, pronti a ripresentarsi di nuovo al traguardo.
Calmati, I consigli che sto per darti ti serviranno a ridurre i tempi di recupero che la maratona e la preparazione per correrla ti hanno causato, potai così riessere in forma in minor tempo:
1) Subito dopo la gara. Bevi una soluzione con acqua, zucchero ad alto indice glicemico, aminoacidi a catena ramificata, glutammina e sali minerali;
2) Nelle successive 36- 48 ore mangia in modo moto simili alle 48 ore che hanno preceduto la gara ovvero pane integrale, pasta integrale verdura, frutta, pesce o carne bianca. Non sarebbe consentita, ma essendo a Firenze non posso negarti di mangiare una fiorentina;
3) Per tutta la settimana che segue la maratona, non correre, ma non stare nemmeno in poltrona, vai in bici senza fare salite, nuota, cammina, scia;
4) potrai ricominciare a correre la settima dopo la maratona; chiaramente inizierai da 8-10 km e ti manterrai su questa distanza per tutta la settimana;
5) Prima di fare una gara breve aspetta 4 settimane, pria di fare una mezza aspetta almeno 6 settimane, prima di fare un’altra maratona aspetta 16 settimane.
1) Subito dopo la gara. Bevi una soluzione con acqua, zucchero ad alto indice glicemico, aminoacidi a catena ramificata, glutammina e sali minerali;
2) Nelle successive 36- 48 ore mangia in modo moto simili alle 48 ore che hanno preceduto la gara ovvero pane integrale, pasta integrale verdura, frutta, pesce o carne bianca. Non sarebbe consentita, ma essendo a Firenze non posso negarti di mangiare una fiorentina;
3) Per tutta la settimana che segue la maratona, non correre, ma non stare nemmeno in poltrona, vai in bici senza fare salite, nuota, cammina, scia;
4) potrai ricominciare a correre la settima dopo la maratona; chiaramente inizierai da 8-10 km e ti manterrai su questa distanza per tutta la settimana;
5) Prima di fare una gara breve aspetta 4 settimane, pria di fare una mezza aspetta almeno 6 settimane, prima di fare un’altra maratona aspetta 16 settimane.
Ora goditi la soddisfazione di aver corso la maratona in questa piccola, ma grande città.
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