L’organizzatore dell’evento, Andrea Maltagliati, ha preso spunto, per il nome della corsa, dal primo verso di una canzone popolare; Boffalora sopra Ticino, pur essendo un paese della bassa ha il suo “alto” ed il suo “basso”, con la piazza principale in pendenza, dato che si trova proprio a “cavallo”. Ciò che rende il paese assolutamente diverso dagli altri è la geografia, proprio questo “Volt e bas”; vignascia e periferia sono distese sulla piana della Pianura Padana, il centro è in bilico e la vallata si distende fin giù verso ovest nella direzione del fiume azzurro, il Ticino.
Percorso di circa 5 Km., che si snodava intorno alla cittadina toccando tutti i rioni storici di Boffalora, in un tracciato non semplice, con diversi strappi e una parte finale sterrata con salita impegnativa, che da Piazza Matteotti andava a formare un 8, dove la strozzatura è stata obbligata dal ponte sul Naviglio.
La corsa è stato il primo evento di una 4 giorni di feste in occasione della festa patronale (SS. Maria della Neve) che si festeggia la prima domenica di agosto; si comincia correndo “da qui là in canutiera e mudant che curan e sudan mè i matt”.
Nonostante l’umido, il potenziale pericolo zanzare e il giorno infrasettimanale, moltissimi i partecipanti con gli organizzatori costretti ad un piccolo ritardo nella partenza per poter fare a mano (letteralmente!) i pettorali extra richiesti.
Il percorso, grazie all’ottimo lavoro di Andrea, era anche disponibile e scaricabile per i GPS Garmin un servizio che neanche le corse più blasonate o presunte tali offrono.
Ottimo il ristoro offerto a tutti i partecipanti e pacco gara: un panino con salamella e anguria freschissima. Al prossimo anno, dunque!
Oltre alle foto, consultate il blog dell’onnipresente Antonio Capasso.