Vi ripropongo l'ootima intervista a Marcello Magnani pubblicata su Podisti.net
In 53 edizioni il mito del Campaccio è nato, cresciuto, si è alimentato, si è confermato. Il 6 gennaio sarà il 54esimo compleanno. Da festeggiare. Da celebrare con una grande gara. Le emozioni più belle le sanno regalare solo i grandi campioni che al Campaccio non sono mai mancati: Gebreselassie, Tanui, Bordin, Panetta, Lebid, Tergat, Fava, Bekele, Paula Radcliffe, Kalovics, Sommaggio, Munerotto… e se ancora emozioni arriveranno sarà grazie alla società sportiva Sangiorgese ed al coordinatore generale Sergio Meraviglia che ha nominato quattro anni fa l’affermato manager Marcello Magnani quale ‘direttore tecnico’. Magnani ha sulle spalle l’onere e l’onore di mantenere grande il cross a San Giorgio su Legnano. Abbiamo voluto sentire cosa sta preparando per la gara che tra poco più di un mese andremo a vivere.
L’atletica cambia, le gare e gli atleti pure, il Campaccio rimane sempre un grande evento. Come si organizza una grande gara di cross?
Un cross ben organizzato e ben riuscito è la sintesi di diverse componenti. E nel Campaccio rientrano da sempre gli ingredienti fondamentali: grandi atleti, gara appassionante ed incerta fino all’ultimo metro, ottima organizzazione generale. Il Campaccio è una manifestazione con una forte tradizione, il che serve molto da richiamo per il pubblico, i media, la televisione. La tradizione è stata creata da grandi personaggi negli scorsi decenni, ora è compito nostro mantenerla viva attraverso la costruzione di una gara che sia il più possibile avvincente. Cerchiamo di evitare il singolo ‘atleta-attrazione’ se possibile. Per noi fare 13 sarebbe ripetere la bellissima gara terminata con la volata al fotofinish del Gennaio 2008.
Che gara vedremo quest’anno?
Per fare grandi gare servono i grandi campioni. Cerchiamo di gestire la nostra potenzialità economica con un cast di atleti che possano darsi battaglia per più chilometri possibili. Vogliamo appassionare chi è sul percorso, sulle tribune o a casa a guardare il Campaccio in televisione. Purtroppo, per questioni di budget, non possiamo competere con Edimburgo, mentre le gare con le quali ci confrontiamo sono Siviglia, Elgoibar, Amorebieta.
Possiamo affermare che il Campaccio è tra i 5 cross più importanti del mondo?
E’ così. Ovviamente a me viene fin troppo facile parlare bene del Campaccio, ma ci sono dati incontrovertibili che sono stati snocciolati durante riunioni della Commissione del Cross sia in ambito EA (Federazione Europea) che IAAF (Federazione Mondiale), da cui si vede palesemente che il cast (maschile) del Campaccio è, per valori tecnici medi, tra i 3 o 4 più importanti d’Europa (e quindi del mondo, avendo in Europa il meglio del Cross Mondiale). Basta prendere, per i migliori 10 atleti classificati, la migliore prestazione dei 2 anni precedenti (essendo il Campaccio il 6 Gennaio bisogna prendere il 2009), quantificarla in termini di punti in base alla tabella dei punteggi IAAF e sommare tra loro i singoli punteggi. Risulterà che il Campaccio, nelle ultime 3 edizioni, è stato sempre nei primi 5 Cross in Europa, almeno a livello maschile.
Come vedi la stagione che è appena iniziata anche con il cross di Volpiano e altri cross tra Spagna e Portogallo?
La stagione è appena iniziata ed è presto per dire chi potrà essere protagonista, specialmente a livello europeo. Ancora i migliori non hanno scoperto le carte, ma non manca molto agli Europei, per cui penso che già dai Cross di queste settimane potremo avere qualche indicazione in più. A livello italiano, Volpiano ci ha detto che, al momento, la pattuglia delle Fiamme Gialle, sembra essere in condizione. Sinceramente mi piacerebbe vederli in un contesto un po’ più impegnativo, penso che per arrivare agli Europei ben collaudati, può non bastare correre sempre “in casa”.
Il Campaccio ha sempre puntato sui giovani emergenti. Ci sarà qualche medagliato europeo o mondiale juniores?
Di certo il Campaccio non perderà la sua tradizionale “linea verde” e nel campo partenti terremo qualche posto per qualche fresca medaglia Europea o Mondiale giovanile.
Gli italiani, anche i giovani, dovrebbero puntare di più sui cross o rimangono i soliti nomi degli ultimi anni? Come vedi dunque il futuro azzurro della specialità?
Premesso che contiamo molto sulla possibile presenza di Daniele Meucci, Andrea Lalli e Stefano La Rosa, futuro ma ormai anche presente del mezzofondo azzurro, penso che ci possano essere anche altri atleti che nel cross possono ancora dire la loro: parlo di De Nard, di Buttazzo, di Floriani, di Caliandro. Per cui, detto che i primi tre sono gli elementi di punta (anche per un fatto anagrafico) del nostro movimento, penso che possiamo contare su una squadra di valore, che si batterà per difendere la medaglia a squadre di Dublino 2009. In un futuro più a lungo termine, inteso come post Meucci, Lalli e La Rosa, invece, non intravedo fenomeni. Pur essendo i 3 ragazzi molto giovani, penso non sia bene “sedersi” e occorra investire per cercare di assicurare continuità al settore che ci ha sempre dato belle soddisfazioni.
Gara femminile. Chi le protagoniste possibili e da chi vorresti assolutamente un sì?
L’azzurra Elena Romagnolo sarà quasi certamente al via della gara femminile, ma gli inviti saranno perfezionati dopo gli Europei di Albufeira, per cui per ora è necessario attendere. Nella gara maschile sto aspettando un “si” da un atleta che cerchiamo dall’anno scorso e di cui, per scaramanzia, non voglio fare il nome. Stiamo comunque già ponendo le basi per avere nuovamente un cast di altissimo livello, degno del Campaccio.
Tutto dunque si decide dopo l’Europeo di Cross di Albufeira?
La maggior parte degli accordi si perfeziona dopo gli Europei, anche per atleti africani, semplicemente perché siamo noi a voler concretizzare le trattative solo dopo l’evento principale. Le quotazioni e le volontà degli atleti e dei loro manager saranno assolutamente dipendenti dal risultato di Albufeira, anche per questo preferiamo attendere con le definitive conferme.
Bacchetta magica in mano, saresti veramente soddisfatto se riuscissi ad ingaggiare quale atleta oppure quale sfida vera fra atleti?
Oggi come oggi, non essendoci nel panorama mondiale del Cross personaggi come Gebre, Tergat, Panetta, Bordin, ecc, penso che la cosa più interessante per tutti sia vedere una sfida tra atleti, in cui qualche atleta bianco possa inserirsi nel confronto e dire la sua: questo è il messaggio migliore che possiamo passare alla gente e ai giovani in particolare che credono in questo meraviglioso sport.