La Roma Ostia è nata il 31 marzo del 1974, allora la distanza da percorrere era di 28 Km. e gli atleti classificati furono 313; oggi è una delle gare italiane più longeve ed è la mezza maratona più partecipata. Tanti gli atleti che ne hanno decretato il successo internazionale, da Umberto Risi, vincitore della prima edizione, a Marco Marchei (oggi direttore di Runner’s World Italia) che ha trionfato nel 1979 e nel 1980, passando per Steve Jones che nel 1985 ha stabilito primato del mondo di Maratona fino a Robert Cheruyot che detiene l’attuale record della gara con 1h06’. In campo femminile il record appartiene a Gloria Marconi con 1h9’27” ottenuto nell’edizione del 2003. Ma il cuore pulsante della Roma Ostia sono gli amatori. Coi suoi oltre 10.000 iscritti (di cui 8.000 classificati nel 2011) è la gara in assoluto più partecipata dagli atleti nel nostro paese. Sul sito della gara c’è un bellissimo libro in formato pdf che racchiude i ricordi di trenta edizioni della RomaOstia, con personaggi, luoghi ed eventi che hanno animato il mondo dell’atletica. Il testo elenca risultati e record degli atleti in gara, dal top runner ai comuni amatori dando una visione appassionata ed emozionante della manifestazione. Ma veniamo ai dettagli pratici e iniziamo col percorso. Attenti alle diverse segnalazioni ricevute dai partecipanti, gli organizzatori hanno introdotto alcune modifiche al percorso di gara con una parte iniziale all’EUR e proseguendo poi in zone di particolare interesse architettonico. Dopo varie riunioni tecniche con le istituzioni, la partenza sarà come di consueto da Via Cristoforo Colombo, l’importante arteria che collega Roma a Ostia, ma la linea di partenza è stata arretrata di 200 metri e con direzione opposta. Dopo l’attraversamento del laghetto dell’Eur, si gira a sinistra lungo Viale Europa procedendo quindi verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che apparirà agli atleti bianca e maestosa sullo sfondo. Al termine del viale, curva a sinistra per Viale Tupini e proseguimento lungo Via dei Primati Sportivi, costeggiando quanto rimane della struttura che ospitò le gare di ciclismo su pista delle olimpiadi del 1960. Si percorre poi Via dell’Oceano Pacifico, transitando sul punto che rappresentò la linea di partenza di tante storiche edizioni della RomaOstia, per poi tornare verso Via Cristoforo Colombo.
Siamo al 4° Km. Circa e si affronta la prima salita, corta fortunatamente, che termina all’incrocio con la trafficata Via Pontina. Si prosegue fino a raggiungere il famigerato Grande Raccordo Anulare per immettersi in un tratta in lieve discesa fino al bivio per il comprensorio Torrino Mezzocammino. Qui inizia la “Heart Break Hill” della Roma-Ostia: la famigerata e per questo molto temuta salita del camping, in realtà non molto intensa ma lunga e impegnativa. La pendenza non è sensibile (circa 2-3%) ma la lunghezza complessiva la rende dura e da percorrere con attenzione al cardio. Quando si pensa che la fine della salita sia arrivata a causa di un piccolo tratto pianeggiante, gli si trovano a dover affrontare un ultimo tratto che porta al termine della salita. Si raggiunge appunto la zona camping, con una splendida e verdeggiante pineta che si stende su entrambi i lati. Gli atleti percorreranno quindi Via del Circuito, dove prima della Seconda Guerra Mondiale, si disputavano gare automobilistiche, quindi ci si dirigerà lungo Via della Villa di Plinio e poi finalmente in Piazzale Cristoforo Colombo, più nota ai romani come “La Rotonda” dove saremo in prossimità dell’ultimo Km. Ultime energie da spremere sul Lungomare per concludere al centro della Piazza, nello stesso punto degli arrivi degli anni scorsi.
Lo Stabilimento Sporting Beach sarà il polo logistico dove dopo l’arrivo i partecipanti potranno ricevere la mantellina, la medaglia e il tanto agognato rifornimento; inoltre ci sarà il recupero delle borse e la possibilità di farsi una corroborante doccia e un’area massaggi.