Ho corso la
Breakfast Run, format clone della Run 5.30. Volevo vedere l’effetto che fa e le
mie impressioni sono state tutte confermate.
Ammetto di
essere un po’ prevenuto verso tutte queste “fun run” che tanto piacciono e
hanno successo, ma che proprio per questo si stanno moltiplicando come i
Gremlins quando vengono bagnati. Ci sono ottime corse che vengono pensate e
realizzate un po’ come gli artigiani creano i loro prodotti (è il caso della
Run 5.30 ad esempio o della mezza di Bucci) e poi ci sono i cloni che quando
non riescono ad acquistare il format dell’evento lo replicano.
È successo con
la Color Run, che è un prodotto “industriale” e un format che viene esportato
in diversi paesi che, visto il successo avuto nel nostro paese, è già stato in
alcuni casi replicato a livello locale. RCS avrebbe voluto acquistare il format
della Run 5.30 che da 7 anni miete successi in Italia e all’estero, ma Sergio e
Sabrina hanno preferito non cedere ad una generosissima offerta. Ed ecco spuntare
la Breakfast Run, una corsa di 5 Km. Alle 5:45 del mattino. La cilindrata
dell’auto è imponente, gli sponsor arrivano in massa e blasonati, tutto è
pressoché perfetto ma…
…ma manca
qualcosa, a mio avviso, che rende tutto bello e perfetto ma fine a se stesso.
Manca il cuore, manca la passione, manca quel quid in più che solo le
mani dell’artigiano sanno dare.
Mi ripeto: la
corsa è stata organizzata davvero bene, qualche lieve sbavatura nella gestione
dei ritiri il giorno della corsa stessa (molti non sono passati nel giorno
precedente a ritirare la sacca e stamane temevo saremmo partiti tardi) e un
paio di incroci non presidiati, ma il resto era una macchina perfetta e rodata
che ha marciato alla perfezione. All’arrivo l’opulenza degli sponsor con brioche,
caffè caldo, dolcetti vari, acqua il tutto su postazioni ampie che permettevano
a tutti di non ostacolarsi e prendere tutto comodamente. I volontari una
certezza, dopotutto erano niente popò di meno che Podisti da Marte e Urban
Runners (ti piace vincere facile eh…?) e sono stati l’unica vera nota
appassionata della corsa.
Ho fatto la prova, ho voluto cedere al lato oscuro per
vedere l’effetto che fa e ancora una volta ho capito che l’originale è meglio
di mille copie.