31 dicembre 2008
Auguri per un 2009...
30 dicembre 2008
Training Camp: a scuola di corsa!
Alla fine ha vinto il Training Camp di Massini, che si svolgerà a Verbania (VB) in concomitanza con la seconda edizione della Lago Maggiore Half Marathon, più precisamente dal 6 al 8 marzo prossimi.
Il corso consta di due giorni di full immersion seguiti dal professor Fulvio Massini e dai suoi collaboratori; il programma prevede una valutazione della tecnica di corsa durante gli allenamenti (che saranno programmati in relazione alle capacità dei partecipanti).
In linea di massima l’agenda specifica è la seguente:
Venerdì 6 marzo: ritrovo dei partecipanti presso l’hotel di Verbania, presentazione del corso e consegna del programma dettagliato.
Il giorno seguente saranno proposte le seguenti attività:
* Determinazione rapporto massa grassa/massa magra
* Analisi della tecnica di corsa
* Visione filmati relativi alla tecnica di corsa
* Test di valutazione in pista
* Stretching
* Discussioni risultati dei test
* Indicazioni sulla gestione del rapporto tra allenamento, alimentazione e approccio mentale.
Domenica 8 marzo: partecipazione alla “Lago Maggiore Half Marathon”
Non ho mai preso parte ad alcun corso di formazione di questo tipo, ho avuto solo riscontri positivi sia per quanto riguarda i corsi di Orlando Pizzolato sia per quelli di Massini. Mi auguro che possa essermi utile soprattutto per quanto riguarda la tecnica e l’economia di corsa, due aspetti che so essere un po’ deficitari per quanto mi riguarda. Infatti, non avendo mai praticato atletica da ragazzino, ma altri sport molto differenti quanto a “gesto atletico” (ginnastica artistica, pallavolo, Aikido, nuoto, oltre a diversi anni di gare per fagocita tori di dolci vari) e mancando delle basi mi rendo conto che utilizzo un movimento che per me è naturale, ma potrebbe essere tutt’altro che economico e tecnicamente corretto. Senza contare che un movimento corretto porta anche ad una sensibile riduzione delle probabilità d’infortunio.
22 dicembre 2008
Spartacus Runner 2009
* 25.01.2009 a Oggiono (LC) 1° Brianza Half Marathon & Stracittadina (Km. 5)
* 22.02.2009 a Sirone (LC) 1° Golden Half Marathon & Stracittadina (Km. 7)
* 15.03.2009 a Lecco 2° Lecco Marathon & Half Marathon & Stracittadina (Km. 6)
Il Comitato organizzatore della Lecco Marathon & Half presieduto dal "mitico" Alberto Cova ha voluto così creare un percorso agonistico di tre gare in diverse località ma unite da particolari organizzativi non indifferenti:
* Percorsi interamente chiusi al traffico,su fondo asfaltato e con profilo altimetrico quasi nullo
* Palazzetti dello sport attrezzati con servizi docce,salone party,parcheggi,il tutto in corrispondenza della partenza-arrivo
* Ristori abbondanti sul percorso e pasta party all'arrivo
* Pacco-gara e gadget finisher
* Premiazioni assolute e di categoria
* Servizio cronometraggio OTC ChampionChip
* Servizio fotografico
Per coloro che saranno finisher in tutte e tre le maratonine sarà stilata una speciale maxi classifica per consegnare lo "SPARTACUS RUN 2009" con montepremi in denaro assoluto e tecnico per ogni categoria d'età.
Inoltre, La ASD Triathlon Lecco propone a tutti i podisti una splendida alternativa agonistica: l'esperienza triathlon all’interno di una staffetta.
Vivere di persona l'intensa e magica atmosfera di un importante evento di triathlon è possibile anche per uno specialista podista, ciclista o nuotatore attraverso quattro prestigiose gare organizzate dal team lecchese in quattro splendide location:
* 26.04.2009 Barzanò (LC): 1 All Stars (1,9 nuoto + 81 ciclismo + 21 podismo)
* 31.06.2009 Rio Marina/Cavo (Isola d'Elba): 2 Cavo Race (1,9 nuoto + 81 ciclismo + 21 podismo)
20.06.2009 Bellagio (CO): 4° Larioman (1,9 nuoto + 81 ciclismo + 21 podismo)
22.08.2009 Lecco: 1 Ironaman Comolake Man (3,8 nuoto + 180 ciclismo + 42,195 podismo)
Se conoscete un ciclista e un nuotatore che vogliono vivere una o più di queste magnifiche avventure, ideate un nome per la vostra squadra e iscrivetevi subito! Ricordate che le staffette possono essere maschili, femminili o miste. È comunque possibile dare la propria adesione come podista mettendosi subito in lista, gli altri componenti della squadra li troverà l’organizzazione.
Attenzione: Le staffette che finisranno tutte le tre gare parteciperanno alla maxi classifica “SPARTACUS MAN 70.3”.
15 dicembre 2008
Allenamenti settimanali
Archiviate, dunque, le gare per il 2008 proseguo questa settimana gli allenamenti in preparazione delle due maratone primaverili (Treviso e Padova) Sempre 4 le uscite previste dall’allenatore virtuale (il CD di Correre) per quasi 50 Km. totali. Anche questa settimana sono previste le ripetute, ma sulla distanza di 3 Km. da fare a 4’45”/Km. per il resto tre sedute per il fondo lento e medio.
12 dicembre 2008
3 millimetri di felicità!!!
3 millimetri, tanto misura nel grembo di mia moglie. Stamani ne ho sentito per la prima volta il battito del cuoricino, sembrava un colibrì impazzito… dai valori degli esami la ginecologa ne aveva previsti addirittura 2, due gemelli i montmatrini (cit.), ma spesso queste previsioni sono precise quanto quelle meteo.
Sono al settimo cielo, ancora non mi rendo bene conto che sarò papà. Ho chiesto se c’era il manuale d’istruzioni, ma mi hanno detto che non l’hanno ancora scritto… magari qualcuno ne ha una copia da qualche parte e me la può mandare?? :-)
Nel frattempo, domani allenamento (oggi avrei dovuto, ma piove troppo) e domenica ultima gara dell’anno.
Un abbraccio a tutti!!
9 dicembre 2008
Si ricomincia!!
1) Mezz’ora a 5’45”/Km.
2) Test sui 2K
3) Test 3K
4) Christmas Family Run
I due test, sulle distanze di 2000 e 3000 metri rispettivamente, sono previsti dal metodo utilizzato dall’equipe di Correre per la realizzazione della tabella che mi porterà fino alla Maratona di Treviso il prossimo 29 marzo. Questi due test sono denominati “B.A.S. Test” e sono pensati per verificare se è possibile raggiungere l’obiettivo prefissato (maratona in 4h25’) e per poter stilare il programma di allenamento.
Ho svolto il primo test in condizioni non ottimali (di sera, con una leggera pioggerellina e su percorso non perfettamente pianeggiante), ottenendo un risultato di 4’33”/Km.
La seconda ripetuta, invece, l’ho fatta in condizioni migliori e infatti il risultato è stato un buon 4’48”/Km.
all. 1) Ripetute: 12x200m. (3’55”/Km.) con 200m. recupero
all. 2) 2K riscaldamento (6’30”/Km) + 8K corsa media (5’52”/Km.)
all. 3) 10K corsa lenta (6’22”/Km.)
all. 4) Gara “In gir ala Cava” [test sui 10K]
In realtà la tabella prevedeva un lunghissimo da 22K e domenica prossima il test sui 10K; avendo già dato l’ok alla gara di Zeloforamagno ho invertito i due allenamenti.
7 dicembre 2008
Christmas Family Run 2008
Il Segretario (vestito da Gabibbo) e il Compa al tavolo iscrizioni
Le coppe per la competitiva
2 dicembre 2008
Dopo Milano... Treviso all'orizzonte
30 novembre 2008
26 novembre 2008
Rinforzare i punti deboli
Col permesso verbale di Orlando, avuto durante il nostro incontro al Villaggio della Maratona di Milano, e alla luce della mia (scellerata) condotta di gara, vi propongo parte di un articolo pubblicato inversione integrale sul sito di Orlando Pizzolato che vi consiglio di leggere attentamente.
Rinforzare i punti deboli
E' nella natura dell’uomo non essere invincibile, e noi podisti non siamo esenti da questa regola, tanto più che dovendosi cimentare su varie distanze di gara, si è sempre carenti in qualche aspetto tecnico. Se si è ben allenati per la maratona difficilmente si è anche in grado di andare molto bene sulle gare di 5 o 10km. Questo aspetto vale un po’ meno per gli atleti di vertice, ma vige soprattutto per i comuni podisti amatori. La causa? Sicuramente la Natura è stata più generosa con i primi ed un po’ meno con i secondi, ma decisamente i punti deboli rimangono tali a causa di una carenza di allenamento. Ciò si verifica non tanto perché non ci si vuol allenare di più, ma per le ridotte possibilità di trovare dei momenti liberi nell’arco della giornata per andare a correre. Ma se ci si vuol consolare, basta pensare che campioni ed amatori hanno una carenza in comune: una ridotta resistenza alla velocità. Si. Anche Gebrselassie, primatista mondiale su varie distanze, invulnerabile in volata, praticamente imbattibile sul ritmo e con una buona tenuta, ha comunque un punto debole. Non sa tenere a lungo la velocità che tiene sui 5km, e altrettanto vale per quella dei 10km. Insomma anche lui è “limitato”, perché se potesse correre la maratona all’andatura che tiene sui 5km, arriverebbe a completare i 42,195 chilometri in poco più di 1h46’, ma anche per lui, nonostante si prevede che all’esordio sulla distanza potrà ottenere tempi migliori di quelli attuali, difficilmente sarebbe in grado di correre in meno di 2h02’. Ovviamente, tra i 5 ed i 10km è quello che al mondo ha la maggior resistenza alla velocità, perché tra tutti perde meno velocità. Invece, noi comuni amatori, con l’aumentare della distanza di competizione abbiamo un più accentuato calo di ritmo. Ci sono poi situazioni soggettive nelle quali emergono qualità tecniche personali. Ad es. c’è chi, in proporzione, rende di più sulla maratona rispetto ad es. ad una gara di 5km. La risposta a questa situazione è piuttosto semplice: si sono riservate maggiori energie allo sviluppo delle qualità specifiche del maratoneta rispetto a quelle del mezzofondista. Ed è giusto che sia così, cioè che ognuno di noi cerchi di rinforzare ed esaltare i propri punti forti. Ma questo aspetto vale fintanto che ci sarà spazio di miglioramento; succederà che anche le proprie migliori qualità arriveranno ad essere impossibili da migliorare, oppure richiederanno così tante energie che “il gioco non vale più la candela”. A questo punto risulta invece più logico, e conveniente, rinforzare i punti deboli per equilibrare, e migliorare, il proprio rendimento.
[...]
Quando ci si discosta molto nei tempi di passaggio, rispetto all’andatura media, c’è sicuramente un punto debole. Analizziamo ora alcune tipiche situazioni.
Forte calo di ritmo nella 2a parte di corsa
Nota: nomi e tempi modificati con i miei registrati domenica 23.11.08 alla Milano City Marathon 2008
Ipotizziamo che il nostro amico podista, Claudio, abbia completato i 10km in 59’ (media di 5’56”) con i primi 5K in 24’ e i secondi 35’ circa. Indubbiamente Claudio ha centrato il suo obiettivo, ma la distribuzione dello sforzo evidenzia una carenza tattica. Il forte calo della seconda parte di corsa è dovuto ad un accumulo di acido lattico. Se fosse più accorto a dosare le energie, ipotizziamo passando ai 10km in 1h2’ (6’10” al km), sarebbe poi in grado di terminare la competizione:
1) Con lo stesso ritmo, ed arrivare così al traguardo in 4h22’ circa;
2) Anche con un leggero incremento di velocità, visto che è in grado di sostenere andature elevate
3) In calando, ma in modo meno rilevante rispetto alla sua competizione in quanto ha accumulato meno acido lattico.
Ipotizziamo però che Claudio sia uno di quei podisti che alla partenza sono in prima fila e corrono il primo chilometro come fosse l’ultimo. Come fare per allenarlo al disagio conseguente al calo di ritmo? Due sono le soluzioni:
a) ripetute a Ritmo Gara con poco recupero: 5x2 Km. a 4’00” al km con recupero di 2’-2’30”
b) ripetute veloci più una ripetuta lunga: 10x400m. a Ritmo Gara di 3km; recupero della stessa durata della prova + 1x2 (oppure 3) Km. a Ritmo Gara di 10K, oppure leggermente più veloce.
Ovviamente, a monte di questo tipo di sedute ci dev’essere anche un buon lavoro di tipo aerobico puro, caratterizzato da allenamenti di corsa lunga lenta e di corsa media, da svolgere 2-3 mesi prima del periodo di gare.
Il resto dell’articolo, davvero completo e molto ben scritto, riporta esempi per chi:
* ha un forte incremento nella seconda parte di gara
* ha un’andatura irregolare
* ha un’andatura regolare
25 novembre 2008
Inizio delle trasmissioni
Annuncio: cambio blog!
24 novembre 2008
Milano City Marathon 08 - Anno Zero, Numero Uno
E poi vorrei citare tutto il gruppo dei Road Runners chi in gara chi al ristoro dei 10K, chi, finita la corsa, è tornato sul percorso per incitarci nell’ultimo interminabile chilometro. I miei genitori che al 39° mi hanno aspettato con la maglietta che ho preparato per dedicare la maratona a mia moglie e mi hanno portato un provvidenziale thè bollente.
Grazie a quanti lungo il percorso mi hanno applaudito, nonostante non fossi certo uno dei primi, grazie a quei bambini che si sporgevano per darti il cinque e grazie mille ad un giapponese che urlava a squarciagola “Blavo!” a quanti passavano con la moglie che fotografava (magari diventerò una star in Giappone, chi lo sa?).
Grazie a chi ha aspettato qualche tempo agli incroci con l’auto senza suonare e grazie a quanti hanno suonato e mi hanno insultato, reo di aver interrotto il loro tragitto verso un centro commerciale. Grazie al vicedirettore di “Correre” che si è interessato della mia prestazione (ma sarà tale?) e grazie mille a Loretta, che alla partenza mi ha abbracciato e baciato.Se ho dimenticato qualcuno, faccio ammenda!
Inizio dal crono finale che recita 5:05:02. Non sono per nulla soddisfatto, ho mancato di quasi mezz’ora la mia previsione e la rabbia aumenta perché sento che ce l’avevo di certo nelle gambe ieri. Purtroppo ho commesso una serie di errori che si sono sommati ad una temperatura e a un vento gelido che mi hanno dato la mazzata finale.
Primo errore: sono partito troppo veloce
Secondo errore: l’ho capito tardi
Ho deciso di dedicare la mia gara a mia moglie e per questo, visto che è reduce da un intervento ed è costretta a stare sul divano o a letto e, soprattutto perché la amo da impazzire, mi sono fatto fare una maglietta con la scritta “Paola nel cuore” che ho indossato negli ultimi due Km. Spero presto di potervi mettere qualche foto, ad oggi non ci sono ancora online (dovrebbero esserlo da mercoledì).
Quindi prima l’italiana (2:27:42) seguita dalla keniota Pamela Chepchumba a quasi un minuto e terza piazza per l’etiope Merima Denboba a quasi 3” dalla vincitrice. Medaglia di legno per Ivana Iozzia a oltre 10’ dalla Incerti.In campo maschile assolo degli atleti del Kenia, come previsto, che si aggiudicano i primi tre posti con Kibet Kirong Duncan (2:07:53 record della corsa), Elias Kemboi Chelimo e Leonard Mucheru Maina rispettivamente. Primo degli italiani il buon Danilo Goffi con un crono finale di 2:18:38.
22 novembre 2008
14 ore al via...
21 novembre 2008
Pettorale!
Stesso indirizzo dello scorso anno e stessa posizione, proprio accanto al “Museo del Rock”. Un suggerimento: tralasciando l’impatto estetico sulla piazza del museo, fateci una visita perché ne vale davvero la pena. Il “Museo del Rock” ospita la collezione di memorabilia di Red Ronnie e in mostra ci sono davvero pezzi da non perdere per gli amanti del genere. Si va dalla chitarra di Jimi Hendrix a quella di Kurt Cobain, passando per l’armonica di Bob Dylan ai disegni di John Lennon.
Torniamo al villaggio, argomento che interessa noi runners più da vicino. Ci sono diversi ingressi (ne ho contate almeno 6), se dovete ritirare il pettorale entrate da quello più vicino al Museo del Rock. Accanto all’entrata c’è la postazione per il ritiro del pettorale che occupa tutto un lato della struttura. Tanto il personale a disposizione, solo ieri sera verso le 18 c’erano una decina di persone; ci sarà sempre ressa, nonostante gli amplissimi orari di apertura (dalle 10 alle 20), ma credo che lo sforzo organizzativo vada davvero premiato. Simpatica l’idea di un monitor dove scorrono i nomi di chi ha ritirato il pettorale; proseguendo all’interno della tensostruttura troviamo i diversi stand dei vari sponsor della gara milanese. Tra quelli più interessanti ci sono Runner’s World dove potrete conoscere di persona i vari collaboratori tra i quali il professor Massini e il dottor Tavana.
Molto grande quello della Gazzetta che occupa tutto un angolo, con tanto di DJ che fa animazione. Interessanti gli stand Polar, dove è possibile eseguire due test per valutare il proprio stato di forma, di cui scriverò tra poco, e gli stand di un paio di negozi dove sul tappeto è possibile visualizzare il proprio appoggio e, quindi, scegliere la calzatura più adatta.
Secondo suggerimento: allo stand di C.R. Sport c’è Monica, figlia del titolare che merita una visitina :-)
All’estremità opposta c’è la postazione per il ritiro del pacco gara contenuto nella sacca che servirà per la consegna borse. Un po’ sacrificata come posizione, prevedo code per sabato…
Last but not least, come direbbe Paula Radcliffe, tanti gli stand delle altre maratone: Roma, Torino, Treviso, Montecarlo, Marsiglia, Padova, Stoccolma (unico stand vuoto…) eccetera; materiale informativo tantissimo, informazioni pratiche pochissime visto che le standiste sono prese da agenzie specializzate e sanno poco o nulla di quanto dovrebbero promuovere. Come detto, avevo anche prenotato il Body Age Test presso lo stand Polar. Il test consiste in una serie di prove atte a valutare l’età del fisico e fornire poi consigli su come migliorare il risultato ottenuto. Devo ammettere che il test, durato in tutto circa una mezz’ora, è un buon indice della forma fisica, ma i dati registrati vanno comunque contestualizzati. Pensate che viene provata la pressione, e a quanto questo importante parametro possa variare durante l’arco della giornata. Ieri, ad esempio io l’ho provata dopo 9 ore di ufficio (con l’Agenzia delle Entrate che verificava i conti) e con 5 caffé in corpo… Comunque sia, il risultato finale è stato di 33, cioè il mio corpo “dimostra” 33 anni e ho un risultato raggiungibile di 27. Non male direi, tenendo presente quanto scritto poc’anzi. I vari test erano pressione, battiti a riposo (durata 5 minuti), alcune prove pratiche per misurare forza, flessibilità, addominali, quadricipiti eccetera. Poi una serie di domande generiche circa abitudini alimentari e stile di vita. Il risultato è riassunto in un report di 18 pagine (!) che viene stampato e consegnato, insieme ad alcuni gadget Polar (nel mio caso l’ennesimo cordino portachiavi da mettere al collo).
Rispetto allo scorso anno ho notato un netto miglioramento della qualità degli stand, ma resta ancora un po’ di lavoro da fare per raggiungere lo standard a mio avviso adeguato ad una manifestazione di rilievo come Milano aspira ad essere. In questo senso, rimanendo in zona Piazza Duomo, si potrebbe pensare di sfruttare l’attigua Via Mercanti oppure l’interno del cortile del castello Sforzesco.
Domani consegna dei certificati di partecipazione dei Running Days presso la sala Alessi del Corriere della Sera. Vi scriverò com’è andata e le mie ultimissime emozioni a poche ore dal via!
20 novembre 2008
Milano, se ci sei batti un colpo!
19 novembre 2008
Maratona di Milano a suon di musica
17 novembre 2008
Domenica bestiale
Questo ha provocato uno slittamento della tabella, con l’allenamento previsto per giovedì sera spostato al sabato, ma nulla di scomodo. Domenica giornata incredibilmente ricca di emozioni per l’allenamento insieme a Jeff Galloway, reduce dalla maratona di Atene corsa insieme alla moglie Barbara (anche lei presente).
Grazie all’energia e all’entusiasmo di Angela del negozio “Oops, gotta RUN!” di Milano, che è una trainer secondo il metodo Galloway, siamo riusciti a conoscere un personaggio davvero speciale.
Una quarantina di persone di ogni età si sono dunque date appuntamento domenica mattina per un’uscita insieme a Jeff seguita da una colazione. Grande aiuto dagli sponsor Adidas, che ha regalato a tutti una bellissima maglietta tecnica col marchio del negozio di Angela sul petto e la scritta “Ho corso con Jeff!” sulla schiena più un poster che celebra il record del mondo di Gebre a Berlino. Altro sponsor la rivista Runner’s World, che ha regalato ai presenti una copia della rivista (l’ultimo numero, non un fondo di magazzino...!) rappresentata dal direttore Marco Marchei. Jeff, tra l’altro, è da tantissimo tempo collaboratore fisso dell’edizione statunitense della rivista.
Mentre tutti eravamo impegnati nei preparativi è arrivato Jeff, con bicchierone di caffè in mano (stranamente marchiato Starbucks, chissà da dove arrivava...) al quale abbiamo scoperto non rinuncia mai. Jeff è una persona solare, trasmette un’energia positiva incredibile ed è assolutamente disponibile con chiunque. Pur essendo molto famoso, soprattutto negli Stati Uniti, ha risposto a qualsiasi domanda gli venisse posta, dalla più banale alla più tecnica cercando di motivare e spronare tutti a correre.
Dopo un breve riscaldamento all’interno del Parco delle Basiliche, ci siamo diretti verso il Naviglio Grande per una corsetta della durata di circa un’ora. Durante l’allenamento abbiamo cercato di spiegare un po’ la nostra città a Jeff e, ovviamente, gli abbiamo chiesto un po’ di consigli per la corsa. Lui ci ha spiegato molto tranquillamente la sua filosofia, basata sul concetto di “run-walk-run” cioè l’alternanza tra corsa e camminata.
Secondo lui, fin dall’inizio della maratona si dovrebbe applicare il suo metodo, senza aspettare che arrivino i primi segnali di fatica. Nel mio caso, ad esempio, suggerisce una cadenza di 3/4 minuti di corsa e un minuto al passo il tutto almeno sino al 30°/35° Km. poi si dovrebbero avere energie sufficienti per terminare tutta la gara correndo. Sono sinceramente indeciso se adottare questa strategia domenica alla maratona di Milano oppure se andare come previsto con un passo costante per tutta la gara. Probabilmente farò una via di mezzo :-)
Terminato l’allenamento ci siamo ritrovati in un bar per una colazione ristoratrice (brioches, yogurt, frutta fresca, succhi) e per chiacchierare con Jeff. È stato un momento importante per chiarire diversi dubbi, soprattutto a quanti, come me, non conoscevano né avevano mai messo in pratica il metodo Galloway. Qualche domanda “classica” sul metodo e su come metterlo in pratica, un paio di domande altrettanto classiche sull’alimentazione pregara e tantissime richieste di consigli vari su come superare il muro.
Una domenica davvero speciale, dunque, per la quale ringrazio innanzitutto Jeff e sua moglie per la disponibilità e la simpatia; Angela perché ci ha permesso di conoscere Jeff e il suo metodo e perché si è impegnata tantissimo per la buona (anzi, ottima!) riuscita di questa giornata e infine un grazie a tutti quanti sono intervenuti perché il gruppo per quanto eterogeneo era davvero unito e coeso.
Appendice dedicata all’ultima settimana prima del debutto in maratona. Ne approfitto per un in bocca al lupo al mio omonimo e coetaneo Claudio che il 30 esordirà sulla distanza a Firenze.
La tabella questa settimana prevede solo due uscite giusto per tenere la condizione.
* 20/11: ritiro pettorale e pacco gara al Marathon Village e test Polar
* 21/11: 30’ corsa leggera
* 23/11: D-Day, anzi “M-Day” alle 9.20 è prevista la partenza, la mia gabbia penso partirà 10/15 minuti dopo, per fortuna c’è il RT. Non voglio sorprese, quindi papà mi porterà acqua non fredda intorno al 20° e al 35°. Io penso comunque di portarmi dietro un paio di pastiglie di destrosio. Per l’arrivo ho preparato una maglia che indosserò nell’ultimo chilometro per ringraziare una persona speciale (sorpresa, per il momento).
12 novembre 2008
Sei pronto per la Milano Marathon? Puoi scoprirlo con Polar
In particolare, il 20, 21 e 22 novembre, Polar ti aspetta presso il proprio spazio espositivo all’interno dell’Expo di Piazza Duomo a Milano per scoprire la tua età biologica grazie all’innovativo test POLAR BODY AGE™. Parte integrante del Polar Own test, questo test è il nuovo strumento per individuare, attraverso una serie di valutazioni antropometriche, di potenza muscolare, di flessibilità, di capacità aerobica e di composizione corporea, l’età biologica del corpo rispetto all’età anagrafica, permettendo così di realizzare programmi di allenamento su misura molto più efficaci. Per calcolare l’età biologica, il sistema BodyAge™ utilizza il Polar OwnTest System, metodo computerizzato di analisi sportiva proprietario, che comprende una pedana per misurare la forza, uno strumento per l’analisi plicometrica, uno strumento che consente di valutare l’elasticità dei movimenti corporei e un’apparecchiatura per l’esame della pressione del sangue e delle condizioni cardiache. Questo innovativo sistema guiderà gli appassionati attraverso una accurata serie di test che permetterà loro di individuare la propria età biologica e di conseguenza di mettere a punto un allenamento ad hoc in base alle specifiche necessità, con l’obiettivo di migliorare sempre più il rapporto tra età anagrafica e biologica.
Inoltre, presso l’area Polar del Marathon Village sarà possibile sottoporsi a un altro interessante test: sviluppato dal Mapei Sport Center, il test di soglia anaerobica lattacida (un test professionale per podisti). Si tratta di un test effettuato su nastro trasportatore, eseguito secondo il protocollo detto di Mader, durante il quale vengono effettuate una serie di misurazioni della concentrazione di acido lattico nel sangue (attraverso successivi prelievi di una goccia dal lobo dell'orecchio), al fine di individuare la soglia anaerobica in corrispondenza della velocità alla quale l'acido lattico raggiunge il valore di 2 e 4 ml per litro. Il test è utile per verificare le modificazioni delle condizioni di forma durante l'anno, per individualizzare i ritmi di allenamento (attraverso riferimenti basati sulla frequenza cardiaca o sui tempi al chilometro), per stimare il ritmo di gara nella maratona ed impostare la relativa tabella di marcia.
10 novembre 2008
Tabella 10-16 novembre
Settimana di scarico parziale, con lieve diminuzione dei Km. ma non dell'intensità. Ho in previsione 4 uscite:
* 11/11: nel giorno dei cornuti (senza offese!) 1h10’ a passo libero
* 13/11: 10 ripetute da 1K con recupero di 3’ tra le serie su percorso collinare
* 14/11: 1h30’ ritmo gara
* 16/11: 1h tranquilla in uscita di gruppo con Jeff Galloway
Prevedo, tanto per gradire, ulteriore puntata in Svizzera o giovedì sera o domenica sera...
9 novembre 2008
Alpin Cup - Luci e ombre
Inizialmente c’è stato un po’ di sconcerto per il cambio così repentino, per quanto mi riguarda non cambiava nulla: sempre una gara era e sempre con percorso misurato. Col senno di poi forse avrei optato per la mezza in programma a Busto Arsizio (VA), che mi hanno detto essere molto bella.
Ma veniamo subito alla gara di oggi e al motivo del mio titolo “Luci e ombre”.
Innanzitutto devo dire che la gara è andata molto bene: l’idea era di attaccare il muro delle 2 ore in gara, ma la pizza (doppia in realtà) di ieri sera annaffiata da 4 birre mi hanno lasciato qualche lieve strascico e stamane proprio non ero nelle condizioni ottimali.
Il crono finale è stato poi di 2h01’21”, il che mi rinfranca davvero tantissimo visto che mi sono fermato a tutti i ristori e ho fatto almeno 500 metri al passo verso la fine. Segnali positivi in vista della maratona e, soprattutto, ancora una volta una conferma che il motore c’è e va bene. (voi che correte a velocità siderali ridete pure, io mi godo le mie vittorie personali per piccole che siano).
Perché luci e ombre? Perché purtroppo la gara in questione presenta diverse pecche, che mi fanno porre qualche dubbio sulle mie partecipazioni future.
Le “luci”, oltre al tempo non eccelso ma, comunque, mio personal best sulla distanza, sono date dal pacco gara che vale certo più dei 10 Euro pagati e dalla buona volontà messa in campo dagli organizzatori. Le ombre, a mio avviso, sono nel percorso con diversi saliscendi e per lunghi tratti sconnesso (fango, sassi, erba umida, foglie bagnate…) tanto che ho persino preso una storta, fortunatamente senza alcuna conseguenza. Inoltre alla mezza maratona si è aggiunta una seconda maratona per il ritiro del pacco gara e la riconsegna del chip. 3 (t-r-e!!) persone a dar via i pacchi per circa 600 partecipanti, forse sono un po’ pochini vero?!? La fila era davvero senza soluzione di continuità, io che ho fatto un ristoro volante e velocissimo (un bicchiere di aranciata e mezza banana), ho passato in coda 25 minuti. Ovviamente, come tutti gli altri, sudato… fortunatamente non all’aria aperta, ma dentro una palazzina.
Il ristoro finale era davvero da Alpino, con panini wurstel e crauti, vin brulè e poi la solita presenza di bevande varie, biscotti e frutta per tutti.
Il pacco gara è davvero pieno: oltre alla t-shirt in cotone, c’erano: 3 lattine di bibite, una bottiglia di integratore, un pacco di pasta, una latta di pomodori, una barretta proteica, un paio di giornali, volantini a volontà e un buono per una colazione gratis da Mc Donlad’s.
Non è mancata un po’ di suspance a inizio gara; lo speaker ha pensato bene, a 10 minuti dal via, di dire che la gara era vietata (esatte parole!) a tutti i tesserati FIDAL pena il deferimento e magari la squalifica. Con un tempo di reazione degno di Carl Lewis a Los Angeles un capannello di persone ha iniziato a chiedere lumi allo speaker, che si è giustificato e ha cercato di avvalorare la sua tesi dicendo che è anche un giudice FIDAL. Evidentemente non conosce tanto bene i regolamenti, visto che essendo la gara non competitiva non è assolutamente preclusa ai tesserati. Tutto rientrato quando uno dei giudici ha tranquillizzato tutti quanti spiegando che non era assolutamente vietata a nessuno. Forse qualcuno ha parlato sotto l’effetto di una tazza di thé dell’Alpino? :-)
7 novembre 2008
Jeff Galloway a Milano, vieni anche tu!
5 novembre 2008
Vota Antonio, vota Antonio...
Tutto questo preambolo per chiedervi tramite sondaggio dove volete farmi correre il prossimo anno che sarà utile a me per scegliere e utile a voi per evitare di incrociarmi sul percorso :-)))
4 novembre 2008
Scelta la medaglila per i finisher della MCM 08
3 novembre 2008
Il lunghissimo e la tabella della settimana
La tabella del buon Paolo prevede per questa settimana 3 uscite (che saranno poi 4) e cioé:
* 04/11: ripetute da 500m. (7)
* 06/11: 50’ progressivo