TomTom #GETGOING

TomTom #GETGOING
La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

28 ottobre 2008

Tabella settimanale & aiuto!

Siamo agli sgoccioli, manca meno di un mese alla gara e l’adrenalina inizia a farsi sentire. Questa settimana ho dovuto modificare la tabella prevista perché per la terza volta in un mese dovrò tornare in Svizzera (inizio a vedere viola tipo mucca Milka).

In dettaglio le uscite saranno 4:
* 28/10: 50’ progressivo (cambio di ritmo ogni 10')
* 29/10: 1h libera senza forzare
* 01/11: Running Day MCM 2008 @ Idroscalo - Le Villette
* 02/11: Lunghissimo 30 Km. a ritmo gara
A proposito di lunghissimo, eccomi a chiedervi aiuto. Come affrontarlo in solitaria? Dopo l'esperienza della Milano-Pavia, ho qualche dubbio da sciogliere soprattutto circa il luogo.
L'ideale sarebbe effettuare un test sul campo facendo il percorso della MCM '08 negli orari di gara (quindi le 9.30 del mattino). Purtroppo correre a Milano in città a quell'ora, anche se di domenica, equivale a mettersi un po' in pericolo causa traffico e smog. Inoltre ci sarebbero forse troppe interruzioni dai semafori e dagli attraversamenti. Di girare in tondo come un criceto nella ruota all'Idroscalo non ho proprio voglia, sarebbero quasi 5 giri e credo mi verrebbe quanto meno la noia.
Che fare dunque? Al momento l'idea è di ripercorrere il percorso della Milano-Pavia (masochista, eh?) per una 15ina di Km. e poi rientrare alla base. Ovviamente aspetto i vostri consigli su percorsi da fare in zona Milano e su come affrontare mentalmente l'uscita (mi sono già munito di pastigliozze di destrosio e cintura con borraccette).

26 ottobre 2008

Trofeo Montestella


Siamo ormai giunti alla 6° edizione del Trofeo Montestella, gara che rientra tra le classiche meneghine d’autunno. Anno dopo anno questa competizione si arricchisce e cresce sia nel numero dei partecipanti sia (cosa a mio avviso più importante) nell’organizzazione.
La gara fa parte del circuito “Corrimilano”, una serie di corse su varie distanze che prevedono un meccanismo a punti per le società che vi partecipano basato sui risultati degli atleti in gara; inoltre è valida quale 4a prova Campionato Provinciale Master su strada e Criterium Amatori Fidal.
L’albo d’oro del Trofeo vede i seguenti vincitori (donne/uomini):
2007: Margaret Okayo (34'58”) / Kimurer Kemboi (29'24”)
2006: Elisa Desco / F. Mascheroni
2005: F. Andreucci / M. Pegoretto
2004: E. Kurko / A. Elhaim
2003: Jepchumba / Kimutai

Prima di passare alla cronaca della gara, una breve lezione di storia milanese. Il “Montestella” nel paesaggio pianeggiante della città è l'unica altura di rilievo, ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una formazione naturale. È invece una collina artificiale, formata inizialmente con l'accumulo di macerie provocate dalle bombe della II Guerra Mondiale e con materiale proveniente dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, spianati dopo il 1945. Ideatore del parco fu l'architetto Piero Bottoni, che lo dedicò alla moglie Stella, da cui appunto prende il nome. Secondo il progetto originario, la montagnetta avrebbe dovuto essere ancora più alta, ma per ragioni di sicurezza dei vicini edifici, fu limitata agli attuali 170 metri.
Chiusa la parentesi culturale, eccovi la cronaca della mattinata...
La partenza della gara è fissata alle 9.30, con ritrovo dalle 8.00 per il ritiro pettorale e pacco gara. Arrivo tranquillo vicino al quartier generale della gara, c’è un ampio parcheggio, ma si riempie in un baleno. Per fortuna sono in moto… È la prima volta che partecipo al Trofeo e non ho mai corso mai qui perché è distante da casa; mi cambio e lascio la borsa al deposito dopo aver salutato il gruppo Road intento a distribuire pettorali. Il pacco gara è discreto, a fronte degli €8 di costo ci si ritrova tra le mani:
* Maglia tecnica Diadora
* Una copia di Runner’s World (media partner della manifestazione)
* Barattolo di bicarbonato (per i pediluvi di Lucky73)
* Bottiglietta di integratore + bottiglietta d’acqua

Si sfrutta una scuola per la logistica e ci sono ampi spogliatoi, una zona ritiro pettorali altrettanto ampia e il deposito borse. Uniche note stonate i bagni (almeno quello maschile: la puzza è da svenimento e i lavandini sono senza acqua. No comment).
Dopo un po’ di riscaldamento e di stretching ci si prepara alla partenza. Inizialmente Silvio Omodeo, speaker dell’evento, comunica che si deve passare sotto il gonfiabile per attivare il chip; peccato che la zona partenza sia una strada molto larga e il gonfiabile sia strettissimo. In realtà poi ai lati si riesce a passare lo stesso sul tappeto per attivare il chip e tutto fila abbastanza liscio.
Con ancora nelle gambe il lungo di ieri mattina (25 Km. a ritmo gara), me la prendo molto comoda e inizio a correre senza preoccuparmi di quanti mi sorpassano. Alla fine mi accodo al gruppetto Road, col buon Bico a fare da lepre. Peccato che la nostra lepre scoppia al 3° Km. (trasformandosi seduta stante in una lepre… in salmì) e il suo posto viene inizialmente preso dal segretario Elio “Segrelio” Pravettoni. A metà gara aumento un po’ il passo, visto che le gambe promettevano bene e non ero per nulla stanco. Stabilmente intorno ai 5’/Km. ho chiuso la gara in 54’44” RT con una media di 5’28” e 776 su quasi 900 partenti. Non un risultato da incorniciare, lo so, ma meglio di quanto previsto e, anzi, con un pizzico di rammarico per aver fatto metà gara col freno a mano tirato.
Bello l’arrivo interno alla scuola, con un passaggio su fondo sterrato ma molto compatto; peccato per la curva quasi a 180° da fare… All’arrivo il secondo piccolo neo della gara: un ristoro certo non all’altezza delle gare precedenti (soprattutto la “Corrilambro”). Io avevo mio papà che mi ha portato una banana e avevo con me il beverone per il recupero (Enervit R2). Anche qui niente medaglia per i finisher, ma la maglietta è davvero una bella maglia anche se il colore è un po’ come dire… particolare!
Per dovere di cronaca i primi tre donne/uomini:

1 Daniela Peterlini (Calcestruzzi Corradini Excels.) 35’04”
2 Siham Laaraichi (B.R.C. Castiglione d’Adda) 36’00”
3 Claudia Gelsomino (Onda Verde Athletic Team) 37’29”

1 Rachid Amor (Pro Sesto Atletica) 30’20”
2 Rachid Jarmouni (Atletica Gavardo ‘90) 30’30”
3 Fabrizio Sutti (G.S. Fiamme Oro Padova) 30’40”


Tra i Road al traguardo (72 in totale) da segnalare:
* Donatella Vinci 147° generale, 4° donna e 1° di categoria MF35
* Lorenzo Bernardini 37° generale 3° di categoria TM
* Giorgio Baracchi 549° generale e 2° di categoria MM65

Col mio papà dopo la gara...!

23 ottobre 2008

Un mese alla MCM 2008!

Quest’anno a Milano ci sarà il mio debutto in maratona. È la mia città e, da milanese vero, la amo visceralmente con tutti i suoi pregi e difetti; non potevo, dunque, scegliere un altro palcoscenico per la mia prima maratona.
Ho deciso di scrivere due post a riguardo: questo, che state per leggere, è un’introduzione alla gara; il secondo sarà la cronaca della gara, sperando di riuscire a trasmettervi tutte le emozioni che, ne sono certo, proverò quel giorno.
Mancando giusto un mese alla gara, ho pensato fosse il momento giusto per il primo post.
Alcune considerazioni personali
Organizzare una maratona a Milano non è proprio una delle sfide più semplici, anzi! Logisticamente può essere al contempo un paradiso e un inferno. La città offre sicuramente moltissime opportunità sia agli atleti sia agli accompagnatori, ma riuscire a far digerire alla città una, seppur temporanea, paralisi è la vera “sfida nella sfida”.
Purtroppo un minimo di disagio è praticamente inevitabile: Milano è una città a pianta circolare, per cui il problema è l’attraversamento del percorso. Se si sceglie un percorso circolare, si dovrebbero prevedere dei varchi d’accesso; altrimenti si può optare per un percorso che parta da fuori città e vada verso il centro.
Negli scorsi anni qualche abitante (nota: “abitante di Milano” e “milanese” non sono la stessa cosa e la differenza è enorme) ha pensato bene di esternare il proprio disappunto verso la maratona, rea probabilmente di avergli inibito la possibilità di andare a fare colazione con l’auto al bar, arrivando fino al lancio di uova sui concorrenti e sui volontari (il mio record personale è di un uovo preso di striscio e 2 schivati nel 2006).
Lo scorso anno l’ambiente è nettamente migliorato, ma non del tutto. Ancora molti quelli che volevano a tutti i costi far sapere al mondo quanto bravi sono a suonare il clacson e quelli che, invece, hanno dimostrato la loro conoscenza di parolacce, molte scontate altre financo fantasiose. Pochi, ma agguerriti, i campioni del duathlon (clacson & vaffa insieme o alternati). Speriamo che quest’anno non si presentino dei triatleti :-)
Cosa fare: maggiore informazione! È banale, lo so, ma di fatto non si fa. La pubblicità è solo sulle riviste di settore, ai TG nessun servizio e nei quotidiani zero informazioni. Lo scorso anno sono stati distribuiti volantini il giorno della gara (utili?) e le auto venivano fermate quando ormai non potevano fare altro che stare lì ad aspettare il passaggio. Perché non creare percorsi alternativi?
Percorso & Organizzazione
Il percorso è stato (per l’ennesima volta) modificato con partenza e arrivo al Castello Sforzesco. Si spera che sia stata trovata la configurazione definitiva, anche se l’arrivo in Piazza Duomo era certamente più suggestivo.
Partenza dal Castello, dunque, giro intorno al Parco Sempione e via lungo i Bastioni. Si gira verso Corso Europa, per un breve giro in Piazza Duomo e poi via verso Corso Buenos Aires. Da qui giro classico seguendo la circonvallazione. Addio al quartiere Giambellino, per passare da Via Lorenteggio e passaggio al Parco di Trenno dal confine nord anziché da quello sud. Piccole modifiche che dovrebbero rendere il tracciato ancora più veloce e più snello.
Presenti ai riferimenti classici ristori e spugnaggi (ogni 5K i primi, alternati di 2,5K coi secondi); dal 20° oltre alle bevande, ai ristori ci sono anche cibi solidi. Le spugne sono personali (consegnate nel pacco gara o in partenza) e non presenti ai punti spugnaggio.
Sono stati organizzati, come sempre, i pace maker per 7 diversi tempi (dalle 3 alle 5 ore), riconoscibili dalla canotta e dai palloncini colorati. I rilevamenti cronometrici sono previsti ai Km. 10 - 21,097 - 30; i tempi limite sono:
* Mezza maratona: 2h50’
* 30K: 3h55’
* Finish: 6h

Marathon Village
Con il “Marathon Village” che apre i battenti già dal giovedì prima della gara (grazie al lavoro degli infaticabili volontari del gruppo Rosa & Associati) è possibile per chi gravita a Milano (per lavoro o perché ci abita) evitare la ressa della mattina della gara per il ritiro del pettorale. Stando alle attuali informazioni, dovrebbe trovarsi in Piazza Duomo, ma vista la presenza del museo del Rock può essere che sia spostato nelle vicinanze. Lo scorso anno la tensostruttura occupava un lato della piazza e all’interno erano disposti tutti i servizi per gli atleti: ritiro pettorali, segreteria, stand dei diversi sponsor.
Sono alla mia prima maratona e, dunque, con nessuna esperienza diretta reale, ma il villaggio visto lo scorso anno mi è sembrato un po’ misero e non all’altezza di una maratona in una città come Milano.
Non pretendo vere e proprie fiere come a NYC (anche perché parliamo di un decimo dei concorrenti e di budget molto più striminziti) però mi piacerebbe vedere qualcosa in più di una dozzina di stand, spesso presidiati da ragazze che di corsa non sanno assolutamente nulla, per quanto gradevoli esteticamente.
Un esempio: possibile che le case di abbigliamento sportivo non abbiano del personale marketing da portare e si debbano affidare ai negozi locali? Che senso ha, per un partecipante, ricevere in omaggio delle patatine al formaggio invece di potersi informare, ad esempio, sui pace maker o sulle gabbie di partenza??
Maglia tecnica
Il pacco gara conterrà, come nelle passate edizioni, una maglia tecnica Asics. Quella di quest’anno, che abbraccia il nero come nella prima edizione, sarà una novità. Si tratta di un nuovo modello della casa giapponese, con mezza zip frontale e realizzata con un tessuto morbido e leggero che “impedisce l’ingresso di aria fredda e trasporta il sudore all’esterno, garantendo una gestione ottimale dell’umidità”. Ho avuto modo di vederla e palparla durante una gara a Carate Brianza. Mi è sembrata molto leggera, per quanto esteticamente bella da vedere; spero mantenga le promesse tecniche.
Eventi collaterali
La 6a edizione della MCM vedrà la nascita del 1° Campionato Universitario di Maratona, in collaborazione col CUS Milano. Al ritiro del pettorale è sufficiente dichiarare di essere studenti, indicando facoltà e ateneo di provenienza. Una speciale classifica sarà elaborata durante la gara e vedrà la premiazione delle prime 3 donne e dei primi 3 uomini, oltre all’ateneo col maggior numero di iscritti.Come lo scorso anno, sarà organizzata la Family Run 4219, corsa non competitiva di 4.192,5 metri “dedicata a bambini, ragazzi, famiglie e a chiunque abbia voglia di partecipare a una fantastica giornata dedicata al movimento all’aria aperta”. Costo 5 Euro, bambini sotto i 6 anni gratis. Partenza (9.45) e arrivo al Castello Sforzesco.

20 ottobre 2008

Vota la medaglia & Tabella allenamento

Tabella settimanale -5 al debutto
Terza settimana di carico, con lunghissimo anticipato al sabato per partecipare al “Trofeo Montestella” cui tengo perché troverò diverse amiche e amici. Quindi il calendario prevede:
* 22/10: 1h passo libero;
* 23/10: 50’ @30” più veloce del ritmo gara;
* 25/10: 1h40’ Progressivo;
* 26/10: “Trofeo Montestella” 10K che farò a ritmo blandissimo.
Vota la medaglia della MCM '08
Il voto del pubblico decreterà il layout della medaglia della Maratona di Milano 2008. Anche quest'anno, infatti, la direzione di Milano City Marathon ha deciso di indire il concorso “Progetta la medaglia” proposto agli studenti delle scuole secondarie di II grado di indirizzo artistico.
Tra le proposte pervenute la direzione della Maratona ha selezionato sulla base di criteri di realizzabilità e pertinenza del soggetto, 10 bozzetti tra i molti arrivati. Il disegno che riceverà più consensi verrà proclamato medaglia ufficiale della Milano City Marathon e l'autore della medaglia vincitrice del sondaggio riceverà un bellissimo premio.Per votare collegatevi al sito della Gazzetta dello Sport dove trovate le proposte selezionate.

19 ottobre 2008

Il mio primo trail

Secondo lungo in gara in preparazione per la maratona di Milano; distanza “limitata” a 17 Km. ma, per dirla come il Compa, è la “Parigi-Roubaix delle tapasciate” per quanto è ricca di saliscendi e per i lunghi tratti da correre su fondo sterrato.
Giunta alla sua 28ma edizione, la “Carate tra il verde e l’antico” è una corsa non competitiva con percorsi che abbracciano i pendii intorno alla cittadina di Carate Brianza e vedono l’attraversamento di numerosi parchi, ville antiche e cascine alcuni dei quali aperti apposta per la corsa. Partecipazione massiccia, che mediamente ogni anno fa confluire a Carate quasi 6.000 runners. Sono state previste ben 6 diverse distanze (5-12-17-25-32-42 Km.) ciascuna con un proprio percorso contrassegnato da un colore diverso e relative indicazioni.
Sveglia prestissimo (alle 5:30!!), colazione “energetica” a base di pane integrale, thé e miele; poi vestizione e partenza verso il quartier generale della manifestazione.
Ritrovo fissato per le 7.45 dal Compa, il nostro capogruppo, che rilascia il cartellino previo “pagamento in contanti – moneta contata”. Poco dopo si parte tutti insieme per il tratto in comune e poi ciascuno verso il proprio percorso. Nonostante l’aria pungente della prima mattina parto bene e rilassato, senza badare troppo al crono e al cardiofrequenzimetro. Purtroppo nessuna possibilità di rilassarsi e godersi almeno un po’ il paesaggio; il fondo è sconnesso e viscido, discese e risalite mettono a dura prova quadricipiti e polpacci. Una delle ultime scalintae da fare era talmente ripida che anche facendo i gradini normalmente si faceva fatica e all'ultimo gradino il quadricipite ha urlato. Per fortuna i ristori sono “all'altezza”, ben posizionati e con personale cordiale e con un incitamento sempre pronto... il massimo! Sempre presente il thé caldo, acqua e cibi solidi (che ho accuratamente evitato come insegnano tutti gli allenatori).
Ho fatto una prova, pur sapendo di non averne bisogno, mangiando una tavoletta di Enervit GT intorno al 10° Km. rispetto al gel, che mi aveva anche dato fastidi intestinali, questa è andata benissimo pur con l'accortezza di berci insieme due dita d'acqua. riproverò nel prossimo lunghissimo.
Lungo il percorso ho potuto beneficiare di un ristoro volante, con le bellissime Arianna e Serena che mi hanno aspettato lungo il percorso con uno striscione e una bottiglietta d’acqua. Io per un tifo così e il sorriso delle mie due nipotine mi sono emozionato davvero tanto!!! A loro devo davvero un abbraccio enorme.
Alla fine, secondo il mio cronometro, il tempo finale è stato di 1:26:55, un tempo direi accettabile visto il percorso e le condizioni del fondo.
Alcune note: il cartellino di iscrizione costa l'enorme cifra :-) di 5 euro; come "pacco gara" viene dato un gilet antivento Mizuno, dono di un maxi negozio della zona. Aggiungendoci i ristori lungo il percorso e all’arrivo (più spogliatoi comodi) devo proprio dire che non avrà il fascino della Maratona di Berlino, ma il pacco gara è molto meglio e costa infinitamente meno... In più vi garantisco che poter correre immersi in parchi normalmente non frequentabili è davvero un'esperienza unica.
In più, chi volesse trascorrere la giornata a Carate o, semplicemente, non ce la fa più a tornare a casa può rilassarsi godendosi spettacoli, esibizioni sportive e di danza moderna. E c'è anche la possibilità di mangiare (al coperto e al caldo!) col “menu del podista”. insomma un plauso agli organizzatori, il G.S. Marciacaratesi, perché oltre al contorno c'era anche tantissima sostanza e un'organizzazione davvero impeccabile.
Unico piccolissimo neo la quasi totale assenza di parcheggi, che ha costretto molti podisti (visto che di mezzi pubblici non ce ne sono) a parcheggiare un po' distante pur arrivando presto.

Ed eccomi a voi, sfatto nel dopo gara (auto gentilmente fornita dalla moglie)

16 ottobre 2008

Buon Compleanno Road!

Sabato 18 ottobre 2008 il Road Runners Club Milano compirà 37 anni.
Presso la sede di Via Canonica n. 23 (Milano - zona Arena), dalle 15 alle 20 circa, festeggeremo tutti insieme il genetliaco! Il programma della giornata prevede:


* Proiezione di filmati e foto delle nostre gare
* Ore 17.00 Premiazione Soci 30ennali
* A seguire presentazione della nuova rivista di podismo "X-RUN" a cura della socia Paola “Capellona” Pignatelli


Il tutto condito da buona musica e ricco buffet. È un'importante occasione di incontro fra vecchi e nuovi Soci, ma tutti sono invitati! Vi aspettiamo.


P.S. GRAZIE di cuore a tutti quanti voi per l'affetto che mi avete dimostrato in questi giorni.
Domani sarò assente proprio per questo motivo (inizio ora ad incrociare le dita), poi c'è il week-end con la "Parigi-Roubaix delle tapasciate"... insomma mi sa che ci sentiremo solo la prossima settimana. CIAO!

14 ottobre 2008

Uno schiaffo che brucia

I get knocked down
but I get up again
and you're never going to keep me down.
[Chumbawamba - Tubthumping]

Ieri ho ricevuto la peggiore notizia della mia vita. Pur avendo messo in conto sin dall'inizio che potesse verificarsi e per quanto ci si possa preparare, non si è mai davvero pronti a certe notizie.
Mi spiace non poter spiegare meglio cosa è successo, capisco che le mie parole possono sembrare chiare quanto la nebbia, ma non posso dire nulla.
E' un brutto periodo, il fallimento del progetto ha lasciato una vera e propria ferita che si rimarginerà a fatica.
Ma, come la canzone citata che spesso ascolto in allenamento, mi rialzerò. E sarò più forte di prima.
Il primo progetto è fallito miseramente; il secondo inizierà presto.
Un abbraccio a tutti.

12 ottobre 2008

Tabella settimanale e nuovo acquisto

Trop Training -6 a Milano

Inizia domani la seconda settimana di carico, che culminerà col secondo lunghissimo in gara (un trail da 25K che ne vale 30, ma ne scriverò di più tra una settimana…)
  • 14/10: 1h progressivo (da 6' fino a 5'20"/Km.)
  • 16/10: 40’ Fartlek (7 allunghi da 1' a 4'45")
  • 18/10: Running Day MCM all’Idroscalo
  • 19/10: Gara “Carate tra il verde e l’antico” (25K)

New entry

Nuovo acquisto ieri in vista della gara di domenica prossima ("la Parigi-Roubaix delle tapasciate" come la definisce il Compa); dato che qualche altra uscita su terreni sterrati e/o in salita ci sarà certamente ho preferito prendere un paio di scarpe A5 per evitare di scivolare troppo come nell'ultimo allenamento in salita martedì scorso.

La scelta è caduta sulle Adidas Kanadia TR, che sono riuscito a trovare in offerta a 50 Euro. Molto comode, leggere quanto basta (325 gr. secondo la mia bilancia - taglia 10.5 US). Martedì le proverò nel progressivo al parco Lambro; nel frattempo metto alcune foto.

8 ottobre 2008

Londra? No, grazie...

E' arrivato l'esito del sorteggio per l'iscrizione alla Maratona di Londra 2009, come avrete capito negativo.
Vi riporto il testo dell'email inviata dal Direttore della corsa:
Dear Runner,
We regret that we have to advise you that your application to run in the 2009 Flora London Marathon has not been successful due to massive over-subscription.
Yours sincerely,
Dave Bedford, Race Director
Mi spiace, anche se davvero non ci speravo molto vista la quantità di altri partecipanti e gli ascarsissimi posti disponibili. Visto il periodo un po' avaro di soddisfazioni a livello personale, una botta di c**o sarebbe servita :-) Pazienza!
Nel frattempo, oltre a concentrarmi su Milano, aggiusterò il calendario provvisorio 2009 con Roma che se la gioca con la Brianza e al posto di Londra dovrò pensare se mettere una maratona a maggio/giugno (Fano, Trieste) o Torino a fine aprile. Mah!!!!

6 ottobre 2008

Tabella settimanale e Running Days

Trop Training settimanale
Dopo una settimana tribolata per vicissitudini familiari, ma di scarico per gli allenamenti, riprenderò a pieno regime gli allenamenti che mi porteranno alla maratona di Milano.
Archiviata la DJ Ten, torno a mettere fieno in cascina con rinnovate energie fisiche e mentali, finalmente con un orizzonte temporale di due settimane prima della prossima gara (19 ottobre a Carate Brianza). Mercoledì ulteriore seduta di massaggi alle gambe, sperando mi aiutino a sciogliere i muscoli. Eccovi il dettaglio delle mie uscite settimanali:
  • 07/10: 1h fondo lento
  • 09/10: 40’ Fartlek
  • 11/10: Running Day MCM '08 (Parco di Trenno) dovrebbe essere un'uscita di mezz'ora circa
  • 12/10: 1h40’ ritmo gara

Running Days MCM 2008

Sabato sono stato al secondo dei "Running Days" organizzati in vista della maratona di Milano dagli stessi organizzatori. A seguire i gruppi c'è Renzo Barbugian, coadiuvato da alcuni allenatori del Team Rosa.

Le lezioni si svolgono a Milano (il sabato) e a Monza (la domenica); a Milano sono previste due location il Parco di Trenno e l'Idroscalo a sabati alterni.

Sabato erano all'Idroscalo e l'ho sfruttato come rientro soft dopo la Milano-Pavia. Devo ammettere che c'erano diverse persone di tutti i livelli, dalla signora che non si era praticamente mai infilata le scarpe al maratoneta che sta intorno alle 3 ore. Dopo la marchetta dello sponsor di turno, sababto era di scena Accapi), un breve briefing, la suddivisione in gruppi omogenei (per tempi) e poi via per una seduta intorno all'Idroscalo. Il mio gruppo ha fatto una bella seduta di fartlek, con 7 variazioni da 1 minuto l'una e recupero di un minuto circa.

Sono abbastanza soddisfatto dell'organizzazione, sono tutti molto disponibilli, peccato per il tempo perso per le marchette pubblicitarie, ma essendo tutto gratis ci sta...

5 ottobre 2008

DEEJAY TEN DUE-ZERO-ZERO-OTTO

La Deejay Ten è giunta alla sua quarta edizione, in un crescendo davvero esponenziale se si pensa che lo scorso anno gli iscritti hanno toccato quasi quota 6000 e quest’anno pare che fossero addirittura 8000, di cui quasi la metà per la DJ Ten). Come dice l’ideatore della gara, Linus, “non sono più una festicciola tra amici, ma un vero e proprio fatto di costume.”
Uno degli aspetti che ho sempre apprezzato in tutte le edizioni (2 corse e una da volontario) è che la marea dei partecipanti è eterogenea: ci sono quelli che la prendono sul serio (fin troppo) e quelli che la fanno al passo, manca poco che si fermino anche nei bar lungo il percorso o in edicola… Di fatto in poco tempo la macchina da guerra messa in piedi da Radio DJ e dal team Rosa & Associati è riuscita nell’intento di creare una classica del calendario podistico lombardo e, in più, ci ha aggiunto una grande leva marketing.
Spesso si possono incrociare diversi runner in allenamento che indossano la canotta con la scritta “RUN LIKE A DEEJAY”, divenuto il motto della manifestazione.


Il programma prevede due prove, la “Deejay Ten” 10K competitiva e la “Deejay Five” 5K non competitiva. Il percorso è in parte il medesimo per entrambe le competizioni e si snoda nei dintorni di S. Siro, a Milano, zona che ospita diversi impianti sportivi simbolo della città (lo stadio “G. Meazza”, gli ippodromi, il Lido). Proprio il l’Ippodromo del Galoppo ospita la logistica della corsa, variazione dell’ultima ora rispetto al previsto Lido (a causa edlla concomitante festa del centrodestra al Palalido).
Si tratta di un ritorno alle origini, la prima edizione ebbe la medesima location, peccato perché il Lido è molto più comodo da raggiungere coi mezzi rispetto all’ippodromo, visto che le fermate sono davvero vicinissime.
Una gara che si è trasformata in evento, occupando tutto il week-end. Sabato 4 ottobre, alle 10, c’è stata l’inaugurazione del “Deejay Village”; volontari pronti per distribuire i pettorali e standiste varie altrettanto pronte negli spazi dei vari espositori, a tutto ciò fa da contorno l’animazione della radio, con musica a tutto volume. Da notare che il ritiro pettorali è stato aperto, con orario continuato dalle 10 alle 20 (molte gare ben più blasonate dovrebbero imparare qualcosa...).
Una menzione, personale ma anche da cliente, per Loretta. Loretta è la mamma di tutto il villaggio; l’insostituibile punto di riferimento per chiunque lavori per l’organizzazione. È ovunque nei due giorni della gara ed è sempre (sottolineo l’avverbio di tempo: s-e-m-p-r-e) presente e pronta a risolvere qualsivoglia problema. Ma soprattutto è una persona straordinaria, disponibile, gentilissima e unica; sono davvero fortunato ad averla conosciuta!
Proprio per avere un po’ di tempo per il cazzeggio spinto e per godermi un po’ il villaggio senza troppa folla, sabato ho fatto un giro al Lido e salutato vecchie conoscenze.
Veniamo alla cronaca della corsa. Tuta di rappresentanza Road Runners e zaino in spalla, all’arrivo noto già un po’ di fermento, come è naturale che sia in gare molto partecipate. La vicinanza con lo stadio e la chiusura di alcune vie intorno alla zona partenza hanno creato qualche piccolo ingorgo, ma nulla di insormontabile.
Secondo il calcolatore di Runner’s World inserendo il risultato della Mezza di Monza (depurato della fermata con chiacchierata all’ultimo ristoro...) mi dà una previsione sulla distanza di 54’26” pari a 5’26”/Km. Visto che arrivo dalla brutta esperienza di Pavia e che sono in settimana di scarico proverò comunque a correre intorno a quella velocità, godendomi un po’ l’atmosfera della gara e pensando solo a far girare tranquille le gambe.
Arrivo parzialmente vestito per depositare la borsa senza patemi e proprio lì incontro Cristiano e Tom. Finalmente un Blogpoint riuscito!! Mi giro e sono spariti… cerco un po’ in giro e non li vedo, penso già ad una maledizione. Ci rivediamo durante il riscaldamento, Tom ha scattato anche una bella foto di gruppo col cellulare.
La partenza è concitata, prevedo di non avere campo libero per almeno un chilometro e non mi sbaglio di molto. Piccolo ingorgo per un passaggio stretto con curva a sinistra mal segnalata, poco dopo il via, ma poi la gara scorre tranquilla.
Pochissima gente lungo la strada, ma soprattutto zero incivili in auto che suonano il clacson; non se per uno strano impeto di intelligenza o perché la zona è ancora un po’ assonnata la mattina presto…
Il percorso è abbastanza veloce, trovo presto il mio passo e corro fregandomene del cronometro. Il cardio segnala battiti costanti a 165, quindi sono tranquillo. Intorno al 7° vengo passato dall’onnipresente Presidente dei Road, che si sta preparando per la maratona di Venezia e si vede che va alla grande…! Inizio ad incrociare anche qualche altra faccia nota, soprattutto una ragazza della Canottieri Milano con la quale corriamo più o meno allo stesso passo e che ho già incrociato a Monza e Pavia.
A 2 Km. dal traguardo aumento un po’ il passo e mi preparo ad una mini-volata finale; mi frega il gonfiabile Nike+ che mi fa sembrare l’arrivo più vicino della realtà e, quindi, parto un po’ troppo presto. Quando me ne accorgo è tardi e ormai tiro; a conti fatti ho tirato una volata a 4’15” per 800 metri circa anziché 500, praticamente una ripetuta :-)
I cronometri sull’arrivo erano girati in senso opposto alla direzione d’arrivo, credo abbiano modificato il giro vista la rivoluzione della logistica, dopo essermi ripreso ed evitato un po’ di runner inginocchiati per togliere il chip ho dato un’occhiata e segnava 53’ alto, controllando sul sito ho letto 53’07”, con un REAL TIME di 51’40” il mio personale sulla distanza!!!!!
Visto quanto perso in partenza e come ho tirato il freno dopo la Milano-Pavia sono assolutamente soddisfatto del rientro.
Per la cronaca segnalo i vincitori:

Donne:
1) Mercy Kibarus (KEN) 32’33” (16ma assoluta)
2) Margaret Okayo (KEN) 32’45”
3) Emma Quaglia (ITA) 33’22”

Uomini:
1) Jackson Kirwa (KEN) 27’50”
2) Wilson Kebenei (KEN) 28’28”
3) Gabriele De Nard (ITA) 29’13”

I VIP all’arrivo:
677° Marco Marchei (42’52”)
985° Linus (43’32”)
1477° Aldo Rock (45’56”)


1505° Nicola Savino (46’04”)



Eccomi all'arrivo

Prima della partenza con Cristiano e Tom

La medaglia dei finisher

2 ottobre 2008

Brooks Adrenaline GTS 8 – l’analisi

Dovendo pensionare per raggiunti limiti chilometrici le Asics Kayano 13, dopo un po’ di ricerca la scelta, come ho scritto in precedenza, è caduta sulle Brooks GTS 8. Dopo averci corso circa 150 Km, le sensazioni sono buone; il sistema antipronazione è davvero ottimale per le mie caratteristiche, mentre reputo un po’ duro il plantare interno. Forse perché mi ero abituato alle pantofole di casa Asics…
Veniamo ora alla disamina della scarpa, parte per parte, iniziando con una piccola premessa.
La scelta delle calzature per correre deve essere ponderata e, possibilmente, coadiuvata dal consiglio di un esperto. Valutare l’appoggio del piede è un fattore importante, visto che influenza la scelta della scarpa, e conoscere la scarpa ci permette di poter scegliere con maggiore competenza.
TOMAIA
La tomaia è la struttura della scarpa. Le caratteristiche fondamentali sono forma, materiali e composizione. Nella GTS la tomaia è realizzata in Element™, un tessuto mesh che favorisce la dispersione di calore e umidità favorendo la ventilazione. Consente una buona libertà di movimento, pur contenendo in maniera efficace tutto il piede; l’allacciatura segue in maniera naturale il collo del piede, permettendo diverse regolazioni soprattutto nelle ultime asole.
INTERSUOLA
L'intersuola è la parte della scarpa tra tomaia e battistrada, da cui deriva il passaggio del carico tra piede e suola e la risposta dal terreno al piede. Il materiale utilizzato da Brooks è il “MoGo”, una mescola composta da una struttura a polimeri che garantisce durata più elevata rispetto alla tradizionale EVA. La bassa densità della mescola, rende il MoGo più leggero e anche meno suscettibile alla variazione di temperatura uniformandone il comportamento in condizioni di grande caldo o freddo con una differenza massima di soli 0.15 pa. Recentemente Brooks ha sviluppato una nuova versione della mescola, denominata “Bio MoGo”, che risulta essere molto più biodegradabile rispetto alla precedente. Mi auguro che le future versioni della GTS (e tutta la gamma Brooks) ne siano dotate presto.
Per quanto riguarda i sistemi anti-pronazione, la GTS è dotata del sistema PDRB™ (Progressive Diagonal Rollbar) definito da Brooks come “Il sistema antipronazione più evoluto al mondo”. È costituito da un inserto a doppia densità, posizionato nella zona mediale interna dell’intersuola, studiato per controllare la velocità di pronazione, che viene ridotta gradualmente consentendo un movimento di ammortizzamento biomeccanicanicamente corretto.
SUOLA
La suola è la parte a diretto contatto col terreno ed è sottoposta a varie sollecitazioni quali abrasione, flessione e trazione.
Per la suola Brooks ha utilizzato l’HPR (High Performance Rubber), gomma ad altissima densità in grado di fornire la massima trazione e durata; ad essa è stata accoppiata una gomma ad alta resistenza all’abrasione nelle zone di maggiore usura.
Inoltre, nella costruzione della suola, è stato utilizzato il sistema denominato “Pod Tec” che consente il movimento naturale del piede e la giusta stabilità attraverso lo studio delle linee di flessione e delle forme dell’intersuola.
AMMORTIZZAMENTO
L’ammortizzazione è il cuore della scarpa. I vari sistemi adottati sono posizionati all'interno dell'intersuola, formando la componente indispensabile dei modelli da corsa.
Le GTS sono dotate del sistema Hydroflow®, posizionato nel tallone e nell’avampiede. Le linee di flessione consentono alla scarpa di seguire il naturale movimento del piede dalla fase di contatto alla fase propulsiva. In quest’ultima fase il sistema anteriore e l’intersuola forniscono massimo ammortizzamento ed elevata reattività. Attraverso la pressione della camera centrale l’olio siliconico (si veda l'illustrazione accanto) viene compresso nei canali radiali e sospinto nell’anello esterno che una volta gonfiato funge da stabilizzatore del tallone. Sollevato il tallone l’involucro plastico del serbatoio centrale riprende la sua forma riempiendosi d’olio, pronto per l’impatto successivo. All’avampiede il runner impatta sul suolo accumulando energia utile per la successiva fase propulsiva; le linee di flessione permettono al piede di muoversi anatomicamente senza disperdere la propria energia elastica mentre il sistema HydroFlow® e l’intersuola consentono l’appropriato assorbimento dell’impatto.
Un inserto termoplastico posizionato nella zona mediale della suola (DRB Accel™) assicura il controllo della torsione del piede. È composto da due parti separate e differenti per rigidità. Il materiale interno è, quindi, più rigido ed aiuta a stabilizzare l’appoggio mentre all’esterno è più morbido per non compromettere l’ammortizzamento.
COMMENTO FINALE
Bene, bravo, 7+ (cit.) Sono davvero soddisfatto delle GTS, speravo di potermi permettere un modello A3, o un A4 un po’ più leggero ma l’analisi del piede è stata impietosa. Comunque sia, calzano veramente comode, non stringono e sono miracolosamente spariti tutti quei piccoli dolorini che l’usura delle Kayano 13 aveva fatto apparire. Come scritto, le trovo un filo troppo rigide rispetto alle giapponesi, ma la comparazione è fatta con scarpe con quasi 900 Km. sulle scarpe rispetto ad un paio nuovo di zecca o quasi…
Per il futuro sto seguendo da vicino le novità di Saucony, ultimamente molto attiva, e la nuova categoria “guidance” di Brooks. Ma è ancora presto per parlarne, credo non prima di febbraio (in vista delle maratone di primavera a Roma e Londra).
NOTA: Segnalo un articolo di Giorgio Rondelli su Top Training relativo alla scelta delle scarpe e il sito Brooks USA per ulteriori approfondimenti.