TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

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19/11/2016 Podisti da Marte

26 aprile 2013

Mezza Maratona dei Mille Città di Bergamo

La città di Bergamo torna ad ospitare un grande evento di atletica. Si tratta della prima edizione della Mezza Maratona dei Mille “Città di Bergamo” che si pone come obiettivo quello di riportare la città orobica tra i più importanti scenari delle grandi competizioni internazionali nel mondo del podismo.
Il progetto nasce dalla passione sportiva di un gruppo di amici che operano nel settore da tempo e che, con grande entusiasmo e anche con una giusta dose di coraggio, vogliono riportare a Bergamo una competizione podistica di alto livello, degna delle passate esperienze che hanno visto sfilare sulle nostre strade cittadine i nomi dei più importanti maratoneti di tutto il mondo e di tutti i tempi.
La società sportiva Sport & Wellness e l’Associazione Sportiva Promoeventi Sport lavoreranno insieme per dare una solida struttura organizzativa a questo evento, sotto l’autorevole supervisione e direzione del campionissimo Migidio Bourifa che in prima persona ha collaborato nella realizzazione, sul territorio bergamasco, di questo impegnativo progetto.
Un grande nome dell’atletica internazionale a garanzia di un appuntamento sportivo che vuole diventare al più presto internazionale !!

La mission sulla quale si svilupperà il lavoro degli organizzatori è quella di “promuovere il rispetto dell’ambiente attraverso l’evento sportivo”.
Per questo motivo oltre all’aspetto prettamente sportivo ed agonistico, legato alle qualità tecniche della gara e del suo percorso e, non ultimo, alle prestazioni agonistiche degli atleti che la animeranno, sarà presente quello di abbinare all’evento sportivo della mezza maratona uno spirito di promozione di una cultura della tutela ambientale, con il quale sensibilizzare la popolazione e tutti i fruitori della manifestazione (pubblico e concorrenti) ad un approccio più consapevole dell’attività sportiva intesa come benessere psicofisico della persona da realizzare nel rispetto del territorio, dell’ambiente naturale e della città in cui si svolge.

La Mezza Maratona dei Mille si svolgerà naturalmente sulla classica distanza di 21,095 Km. gara riconosciuta e inserita nel calendario ufficiale FIDAL dell’anno 2013, aperta a tutte le categorie assolute e amatori master, regolarmente tesserati o con idoneità sportiva valida e obbligatoria.
Farà da contorno alla competizione ufficiale, una corsa stracittadina non competitiva di 5 Km aperta a tutti, sempre nell’intento di dare maggiore risalto alla promozione sportiva e alla fruibilità ecosostenibile dell’ambiente e del territorio che la ospita.
Caratteristica fondamentale e peculiare di questo evento sarà proprio la suggestività e la rivisitazione del percorso rispetto ai tracciati podistici che avevano dato vita alle precedenti Maratone di Bergamo. La linea virtuale che traccerà la progressiva distribuzione dei 21 Km di corsa, toccherà gli angoli e gli scorci più importanti di Bergamo Bassa e, naturalmente, quelli della Città Alta, famosa in tutto il mondo per le sue mura e la sua storicità artistica.
La partenza è prevista proprio dalla Fara per andare poi ad inoltrarsi nelle vie e sulle pietre della città vecchia, percorrendo la sommità delle mura e proseguendo sulle strade asfaltate scorrevoli e veloci della Città ” bassa” per giungere al traguardo nel salotto del centro città, il “Sentierone”. Un percorso particolare, veloce e tecnico, per dare modo anche ai runners più meticolosi di poter conseguire una prestazione di alto livello. Mentre per la stracittadina partenza sempre dalla Fara con arrivo in Viale Papa Giovanni XIII, sulla distanza di 5km.
La promozione del territorio, della sostenibilità ambientale ed in particolar modo la valorizzazione della bellissima città di Bergamo vogliono essere alcuni dei punti cardine della manifestazione; il sito web dedicato alla promozione e alle informazioni tecniche e logistiche sulla corsa, diventerà anche lo strumento attraverso il quale il visitatore potrà accedere a tutte le informazioni turistiche, a quelle sul territorio bergamasco, oltre che naturalmente a quelle legate in modo specifico alla città; sarà realizzato un cd promozionale sulla città e tutte le sue bellezze che verrà inserito in tutti i pacchi gara e recapitato a tutte le testate giornalistiche più importanti d’Italia. Ampia rilevanza all’evento ed alla sua valenza di promozione sportiva e benessere della persona, sarà dato attraverso una serie di partnership con reti televisive locali e nazionali, spazi pubblicitari su riviste di settore e ampia promozione attraverso le varie piattaforme web e di social network.

Gli organizzatori credono fortemente che un evento sportivo, quale quello della Mezza Maratona dei Mille, debba essere organizzato e si debba svolgere nel pieno rispetto dei principi della sostenibilità ecoambientale.
In tutti gli aspetti logistici ed organizzativi saranno adottate azioni per ridurre al minimo l’impatto che la manifestazione avrà sull’ambiente e sulla stessa città, in termini di consumi, inquinamento e disagi per gli abitanti.
Particolare attenzione si avrà per:
1 La sostenibilità dei materiali utilizzati;
2 La riutilizzabilità delle strutture;
3 La riduzione degli sprechi (carta, alimenti, energia, acqua);
4 L’ utilizzo di prodotti “ecologici” o a “km zero”;
5 L’ eco-mobility;
6 La gestione differenziata dei rifiuti;
7 La sensibilizzazione del territorio interessato alle tematiche ambientali.

Obiettivo dell’organizzazione è coinvolgere atleti, fornitori, partner, volontari e tutto il pubblico in un processo di rispetto di questi valori e principi contribuendo così a conseguire tutti gli obiettivi prefissati. In Piazza della Libertà sarà allestita l’expo dedicato a tutte le attività legate al mondo running, senza trascurare l’importanza dell’aspetto enogastronomico del territorio testimoniato dalla presenza di prodotti tipici.

Charity Program
La Mezza Maratona di Bergamo lavora per essere non solo un grande evento sportivo, ma anche un importante momento di solidarietà, sostenendo con una donazione l'operato di alcune organizzazioni no-profit. Il progetto offre a tutti i runners l'opportunità di sostenere direttamente una delle organizzazioni no-profit aderenti al Charity Program (NEUROTHON, ADMO, AIMFT, ITALIAN AMALA) diventando così il loro ambasciatore e aggiungendo al piacere dello sport quello di fare del bene.
Grazie al sodalizio con Retedeldono, il portale del personal fundraising, i runners potranno coinvolgere gli amici nella loro impresa sportiva e invitarli a donare. Con Retedeldono sostenere la causa è semplice e veloce: basta registrarsi sulla piattaforma Retedeldono.it, scegliere l'organizzazione no-profit che si intende sostenere e pubblicare una pagina personale di raccolta fondi attraverso la quale è possibile invitare i propri amici a donare.

25 aprile 2013

Trop Test Saucony Guide 6

Dopo le innumerevoli modofiche apportate alla 5 serie della linea Guide, Saucony ha deciso di non presentare molte novità sula nuova serie. Il differenziale è immutato a 8 mm. ma le novità riguardano principalmente una maggiore flessibilità e un crash pad ridisegnato.


Prime impressioni
Dopo aver percorso circa 700 Km. con le Guide 5 ero curioso di vedere come si comport ail nuovo modello. A livello estetico i cambiamenti sono minimali, anche se ad un esame più attento si notano cambiamenti nella zona mediale della tomaia. Ma anche la suola ha ricevuto qualche aggiornamento, con nuovi intagli per migliorare la flessibilità e inserti triangolari simili a quelli visti sulle Kinvara. Appena indossate ho avuto un feeling immediate, con una calzata molto simile al modello precedente ma leggermente più confortevole e avvolgente.


Suola
Saucony ha trovato qualcosa che davvero funziona, guardando (e provando) la suola delle Guide 6. In pratica, come accennato prima, i cambiamenti sono pochi, lasciando quanto di buono già presente sul medello precedente; il sistema di ammortizzamento ProGrid assorbe l'impatto, dissipando lo shock e fornendo una transizione omogenea nella fase di rullata. Il differenziale di 8 mm. aiuta molto nella rullata e combinato al ProGrid forma una coppia ottima.
L’intersuola è stata riallineata rispetto alla Guide 5 il che, unito ai nuovi intagli della suola, rendono l’avampiede flessibile e reattivo.
La suola è stata aggiornata coi nuovi pad "+IBR" di forma triangolare, integrati con scanalature più profonde nell'avampiede per una migliore flessibilità e reattività.


Tomaia
La tomaia della Guide 6 è uno dei cambiamenti un po’ controversi. La ricerca verso una calzata più avvolgente e sicura ha portato a modifiche nella tomaia e nella tecnologia Arch-Lock. Lo spazio in punta si è leggermente ridotto e questo potrebbe causare qualche problema a quanti avevano uno spazio appena sufficiente nel modello precedente.
Ottimo, come sempre, il mesh utilizzato per la tomaia; la soletta interna risulta morbida quanto basta e confortevole.

Conclusioni
I cambiamenti rispetto al modello precedente sono, a mio avviso, ottimi per la suola e l’intersuola e un po’ meno per la tomaia.
Non ho avuto un generale immediato feeling come per il modello precedente e resto un po’ perplesso in generale. La Guide 6 rimane, tuttavia, un’ottima scarpa per i leggeri pronatori alla ricerca di un modello molto comfortevole e ben ammortizzato per gli allenamenti medio-lunghi e per le gare lunghe.

10 aprile 2013

Trop Test Brooks Ravenna 4

Inserite da Brooks nella linea “Guidance”, ovvero una linea a metà tra stabili e neutre, le Ravenna sono giunte alla quarta edizione con un discreto successo presso i runner.
Ho provato e successivamente acquistato il primo modello della serie e ho solo provato gli altri due; le mie attuali Mizuno Wave Elixir sono ormai arrivate al capolinea e sto cercando una scarpa da affiancare alle Saucony Guide. Viste le grosse novità rispetto al primo modello e il rapporto qualità/prezzo da sempre ottimale di Brooks ho deciso di dare un’ulteriore chance alle Ravenna.
Nei miei Trop Test ho analizzato i seguenti modelli:

Prime impressioni
Grazie alla collaborazione di Paolo Fossati del negozio Verde Pisello ho potuto calzare le Ravenna. Il look è tradizionale, un po’ come tutta la gamma Brooks; niente eccessi e fronzoli inutile. Quest’anno la colorazione è a base verde, con stringhe giallo fluo e dettagli neri. Non appariscente né il modello che altri runner si girano a guardare, ma una colorazio

ne sobria e poco appariscente. In mano si sente tutto il peso delle scarpe, nel senso buono del termine. Non sono certo dei pesi piuma, ma il peso è giusto e non sembra appesantire troppo.
Una volta calzate ho ritrovato il grande comfort Brooks; rispetto alla primissima serie si sente il soffice inserto in DNA (http://brooksrunning.eu/dna/it/index.php) che garantisce un appoggio soffice ma fermo. Buono lo spazio in punta, spazioso il giusto per le mie dita, e ottima la fasciatura del piede della tomaia.

Suola
La suola delle Ravenna 4 è sostanzialmente identica al modello precedente; costruita come una tradizionale scarpa stabile, all’intersuola troviamo la tecnologia proprietaria Brooks BioMoGo (http://brooksrunning.it/396122/1067/it/BIOMOGO.html) a doppia densità (nella parte interna centrale più rigida per correggere leggermente la pronazione).
Il tallone è diviso in due parti: una che si estende esternamente di lato e una che include il retro e la parte mediale interna. Quando il piede impatta il terreno, tende naturalmente a collassare sul lato interno, ma l’ammortizzatore previene tale movimento. L’inserto anti-pro
nazione completa il lavoro andando ad indirizzare il piede per una rullata più corretta.
Lo shank in material plastico che abbraccia la scarpa sotto la pianta è solido e sostanziale garantendo un’ottima stabilità torsionale. L’avampiede è altrettanto rigido, ma la forma verso l’alto della punta porta ad avanzare ulteriormente il piede contribuendo ad una falcate ampia.
Sono molto godibili e rispondono velocemente alle sollecitazioni, risultando più veloci di quello che in effetti sono.

Tomaia
Look a parte, la costruzione è abbastanza tradizionale, come detto, con la parte posteriore che abbraccia fermamente il tallone. Una banda fascia Il piede nella parte centrale per garantirne la stabilità.

Conclusioni
Mi sono davvero piaciute, un grosso passo avanti rispetto alla prima versione merito soprattutto della tecnologia DNA. Paragonate alle Elixir, le ho trovate molto più stabili e un pizzico meno estreme, quindi molto più sfruttabili e godibili. Per essere perfette avrebbero bisogno di un look meno austero e di una parte anteriore più ammortizzata.

9 aprile 2013

Trop Test: Mizuno Wave Inspire 9

Dopo quasi 10 anni dalla presentazione, Mizuno apporta lievi modifiche alla serie Wave Inspire. Visto il successo della precedente versione, i cambiamenti non sono stati tanti ma quei pochi apportati sono mirati. Suola e intersuola sono praticamente identici al modello precedente e ci si è focalizzati sulla tomaia e la parte superiore della scarpa.

Prime impressioni
Ho utilizzato le Inspire 8 per circa 800 Km. e quindi ho un termine di paragon fresco. Mizuno ha spesso avuto un look non eccessivo per le sue scarpe, con alcune eccezioni. Ultimamente i designer giapponesi si sono molto sbizzarriti (vedi le nuove Elixir con un look molto anni ’80); le Inspire hanno sempre avuto colori “normali” e poco appariscenti, tranne per la versione Osaka (quella da me acquistata). Quest’anno abbiamo due colorazioni molto belle e non troppo appariscenti. Una con una base di un bel blu elettrico, l’altra di un giallo lime tipico Mizuno.

Suola
Mizuno ha saggiamente deciso di riproporre la medesima intersuola della Inspire 8 sulla Inspire 9. Non avevo mai calzato Mizuno e da subito con le 8 ho avuto ottime impressioni, cosa che si è immediatamente verificata anche con le Inspire 9. La tecnologia Wave agisce come le sospensioni dell’autovettura, mantenendo centrato il piede durante la corsa.
Nelle Inspire 9 la placca a onde inizia praticamente sotto il tallone e si estende fin sotto la pianta del piede lasciando libero l’avampiede per una maggiore flessibilità. I cambiamenti introdotti sono la sostituzione della gomma VS-1 nel tallone con la nuova “SR Touch” più leggera e ammortizzante. Sono sempre presenti l’intersuola in AP+ e gli intaglia Smooth Ride.
La suola è realizzata con la mescola in gomma e carbonio X-10 per una maggiore durata e resistenza nelle aree di impatto.

Tomaia
A livello di design la scarpa è molto più filante, slanciata e moderna, pur ricordando il precedente modello. Gli occhielli delle stringhe sono stati riposizionati per un’allacciatura più confortevole e ferma. Il mesh utilizzato per la tomaia è uno dei più leggeri che io abbia mai provato, con ampi “buchi” tanto che sembrano climatizzate.

Conclusioni
Ancora una volta Mizuno ha fatto centro con questo modello. Le ultime due versioni mi avevano impressionato favorevolmente per stabilità e progressione unite ad un ottima ammortizzazione.
Il mesh molto leggero e aerato è forse non ottimale in inverno/primavera, ma coi primi caldi aiuterà moltissimo a mantenere freschi i piedi. In pratica è una scarpa per leggeri pronatori, con un ottimo rapporto qualità/prezzo/prestazioni.

8 aprile 2013

Tweetday per la Mobilità Nuova

Oggi sciopero del trasporto pubblico, domani Tweetday per la Mobilità Nuova

Mentre gli italiani si preparano a un’altra giornata di disagi e arrabbiature a causa dello sciopero di quattro ore del trasporto pubblico indetto dall’Usb (Unione sindacale di base), domani a partire dalle 14:30 e utilizzando l’hashtag #mobilitànuova, la Rete per la Mobilità Nuova spiegherà in 140 caratteri perché è arrivato il momento di cambiare il modo in cui ci spostiamo, perché dobbiamo rimettere al centro delle politiche dei trasporti le persone e non più solo il profitto di gigantesche aziende che possono contare su amicizie importanti nei palazzi della politica.
Utilizzando l’hashtag #mobilitànuova chiederemo meno finanziamenti per le grandi opere che stanno distruggendo il paesaggio e le casse dello stato italiano e più soldi per il trasporto pubblico locale e le reti di trasporto ferroviario regionale.
Se avete un account di Twitter domani utilizzate l’hashtag #mobilitànuova per dire cosa non vi piace del vostro modo di spostarvi e quello che, invece, vi augurate per il futuro.
Domani sarà l’occasione per annunciare a pedoni, pendolari, pedalatori e forzati dell’automobile che la loro condizione di discriminati ed emarginati della mobilità italiana ha una data di scadenza: il 4 maggio 2013.
Il 4 maggio a Milano si terrà, infatti, la manifestazione nazionale della Rete per la Mobilità Nuova, un momento per dire tutti insieme che trascorrere la vita in coda, ad aspettare un autobus sporco, stracolmo e in ritardo, oppure con l’eterno terrore di essere investiti da qualcuno che ha troppa fretta, non è quello che vogliamo.

6 aprile 2013

Trop Test ASICS GT 2000

Grandi cambiamenti per una delle stabili più vendute: meglio o peggio?

Look
La linea GT è stata un best-seller fin dalla fine degli anni '90; ASICS è una casa che punta su piccoli affinamenti piuttosto che radicali cambiamenti, anche perché i modelli che escono sono ultra testati. Quest’anno le novità sono davvero tante e rilevanti.
Il “Guidance Trusstic System” sostituisce il precedente “Space Trusstic System”; questo superbo arco di supporto combinato con lo strategico posizionamento dell’inserto duo-max sono stati la ragione del successo della linea GT2xxx per tutti questi anni. A mio avviso il nuovo sistema sembra permettere un po’ più di torsione rispetto al precedente; Asics ha, inoltre, aumentato la quantità di gel sia nell’avampiede sia nel tallone. La tomaia mi è sembrata più morbid rispetto alle ultime due edizioni, cosa che ho apprezzato molto; nelle ultime versioni la tomaia si era progressivamente “ristretta” e per me che ho il collo del piede un po’ alto era scomoda.
Mi è sembrata anche più leggera dei vecchi modelli anche calzandola, non solo sulla bilancia, a occhio mi sembrava di avere ai piedi la DS trainer, ma più stabile. Il peso è stato ridotto togliendo un po’ di spazio alle dita, tuttavia, non sacrificando l’ammortizzazione.

Calzata
Uno dei punti di forza delle precedent GT2xxx, per me, era la calzabilità e anche questo nuovo modello è molto comodo e ammortizzato. Rispetto alle precedenti versioni la scarpa è molto più avvolgente in punta (come spiegato prima), ma la morbidezza del mesh aiuta a non costringere il piede fasciandolo tanto delicatamente quanto fermamente.
Anche la rullata rimane molto morbida e progressiva, ricordando certamente i modelli passati, e il piede non “balla” all’interno della scarpa. Il tallone è ben avvolto e non costretto, senza che si muova eccessivamente. Mi piacerebbe sapere come prosegue, visto che uno dei problemi che mi hanno sempre dato le Asics è proprio il progressivo allargamento della zona del tallone.

Le corse

Allenamento progressivo
Direttamente dalla scatola mi sono sparato 12 Km. (due giri del Parco dell’Idroscalo). Terreno prevalentemente piatto e asfaltato con un tratto di circa 1Km. Di sterrato compatto e sassoso.
Sono rimasto subito molto impressionato dal comfort generale e dall’immediata confidenza che mi hanno dato. Ho corso più per testare le scarpe che altro, ma rispettando la tabella di coach Tito.

Ripetute in salita
Doppia session di rieptute in salita alla Montagnetta e al Parco Lambro durante le quali ho potuto verificare l’ottima tenuta del piede e del tallone delle GT2000. Molto buona l’ammortizzazione anche su sterrato.

Conclusioni
Concludendo sono ancora molto soddisfatto di queste GT. La stabilità è molto buona e pressoché equivalente ai modelli precedenti. La leggerezza la rende un po’ più veloce, cosa buona, ma non fondamentale visto il target di utenti cui è indirizzata. L’allacciatura molto avvolgente e regolabile, unita alla tomaia “morbida” compensa bene la piccola perdita di spazio in punta; personalmente preferisco scarpe un po’ più spaziose in punta, ma queste Asics si sono rivelate comunque molto comode.
Un’ottima scarpa da allenamento e per leggeri pronatori in gare lunghe.