TomTom #GETGOING

TomTom #GETGOING
La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

29 aprile 2009

Cross Training e ritorno alle gare

Questa è la prima settimana, dallo scorso dicembre, senza un singolo allenamento. Il recupero dalla maratona di Padova prevede solo tre uscite in bicicletta di un’oretta circa, che ho sfruttato come occasione per andare in ufficio in bici anziché in moto.
Ho recuperato la mia vecchia MTB (l’avevo presa per andare in università nel ’94...!) dal box di papà e all’inizio ero assolutamente impacciato visto che da quasi un decennio non ci pedalavo più... ma alla fine tutto bene. Anzi è stato un modo per rilassare non solo le gambe, ma anche la testa (e i miei carissimi Blogtrotter sanno bene che ne avevo davvero bisogno!).
Ma la settimana di cross training non si esaurisce con la bici: domani sarà giornata speciale, per due motivi: innanzitutto festeggerò il 4° anniversario di matrimonio con Paola e, la mattina, faremo l’ennesima ecografia a Federico. Ah già! Non l’avevo ancora detto... al 99,9% il nostro cucciolo si chiamerà Federico!!
A seguire, inserirò la “Variante Ducotone” nel programma di allenamento. Di cosa si tratta? Imbiancatura e arredamento della cameretta of course! Sono davvero su di giri, molto eccitato e contento di iniziare a fare qualcosa di esclusivamente mio per mio figlio.

Panta rei os potamòs (cit.) come, pare, scrisse Eraclito e quindi domenica tornerò a indossare le scarpe da corsa per l’undicesima edizione della “Corrilambro”. È la seconda gara del circuito Corrimilano, organizzata dall’Atletica Lambro di Fabio Maderna (che sicuramente conoscete per gli interventi su Podisti.net di cui è una delle anime). La corsa prevede due giri, di circa 4 Km. ciascuno, all’interno del Parco Lambro. Organizzazione impeccabile, ristoro finale ricco e per tutti, pacco gara con maglia tecnica e vari omaggi. Una corsetta davvero da non mancare. Lo scorso anno fu la prima gara vera dopo l’operazione e a metà sono quasi scoppiato (non immaginavo che 4 mesi di immobilità totale potessero avere un effetto così forte sul fiato e sul fisico); quest’anno punto a correre per divertirmi e per riprendere dopo Padova. In più ci sono sempre diversi amici che partecipano, di certo ho già visto tra gli iscritti Cristiano e diversi altri del club.
P.S. A proposito di corsa, gare e maratone: giusto per scacciare qualsiasi forma di sano autolesionismo mi sono iscritto alla Maratona di Firenze - pettorale 8061!

28 aprile 2009

Appuntamenti e Segnalazioni

Vi segnalo alcuni appuntamenti nei prossimi giorni che potrebbero interessarvi. Purtroppo per chi non gravita in zona Milano sono un po' scomodi...

Lucilla Andreucci al Road Runners Club
Una tra le migliori maratonete italiane, Lucilla Andreucci, sarà presente lunedì 4 maggio alle ore 21 per parlare di maratona, corsa femminile e curiosità sul mondo della corsa.
È una delle migliori occasioni per saperne di più, per fare domande, per ascoltare i consigli di una professionista. Vi aspettiamo presso la nostra sede, in Via Canonica 23 a Milano.

Impariamo a correre coi migliori
Giovedì 7 maggio dalle 20.00 una serata speciale organizzata da Sergio Longoni e Renzo Barbugian presso il negozio DF Sport Specialist di Lissone
Interverranno alla serata il dottor Gabriele Rosa, il dottor Huber Rossi e Aldo Rock. Con gli ospiti si parlerà di vari temi legati al mondo della corsa:
* il Test di valutazione funzionale
* l’allenamento a soglia del dottor Rosa
* gli stage in altura
Durante l’incontro saranno proiettati filmati degli atleti del Team Rosa, del “Discover Kenya” e dello stage all’Alpe di Siusi. Per tutti i partecipanti buffet gratuito offerto da Longoni; inoltre, il negozio prolungherà l’orario di apertura sino alle 22.00.

Conferenza “Sovraccarico e infortuni: riconoscerli e prevenirli”
Giovedì 14 maggio presso il negozio Runner Store - infoline al nr. 02/48376605 - dalle 20.30 conferenza di Stefano Orlandi (consulente tecnico dello Studio SMA del dottor Luca Speciani), che tratterà i seguenti temi:
* Fisiologia del lavoro muscolare
* Cause di sovraccarico
* Sovraccarico e infortuni muscolari
* Sovraccarico e tendinopatie* Come riconoscere il sovraccarico e gestirlo

Infine una segnalazione per gli amici toscani:
Oscar Pistorius, vincitore dell'oro paraolimpico nei 100 metri a Pechino 2008, ha scelto infatti Grosseto, che nei prossimi mesi ospiterà diverse competizioni nazionali, come base per il suo allenamento.
Arriverà il primo giugno e si fermerà in Toscana per tutta la stagione estiva. Obiettivo di Pistorius i Campionati del mondo di atletica leggera che si terranno ad agosto a Berlino.

27 aprile 2009

Il personal best del mona

E' ufficiale, sono un mona (come direbbero a Padova). Ieri altra occasione sprecata e non se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Onestamente in questo momento sono un po' più pessimista che ottimista, ma veniamo ai fatti.

Inizio come al solito coi ringraziamenti.

GRAZIE a Fabrizio, una persona che ho conosciuto da poco e che ogni giorno che passa scopro essere sempre più bella dentro (per quanto bello sia "fuori" rivolgetevi alla compagna...). Anche ieri sera ha trovato il tempo di un'amil di incoraggiamento dopo aver visto i miei tempi, grazie a lui oggi splende il sole anche se sta diluviando.

GRAZIE a Franca e Cristina, conosciute solamente in partenza dopo che non ci siamo incontrati il sabato all'expo. Due ragazze simpaticissime e molto belle, un vero e proprio doping legale :-)

GRAZIE a Fulvio, Claudia e i pacer che mi hanno permesso di allenarmi e arrivare in fondo a questa maratona.

GRAZIE a mia moglie, che sopporta oltre al piccolino in pancia che scalcia come un ossesso, un marito in preda a crisi mistiche post gara.

GRAZIE a mamma e papà, perché subito dopo l'arrivo mi hanno mandato un sms per dirmi che comunque sia sono sempre il numero 1.

Ma torniamo a Padova. Sabato pomeriggio passato all'Expo, in compagnia di Fulvio e Claudia allo stand dei pacer; la giornata era caldissima e c'era un caldo soffocante là dentro. La sera, purtroppo, non ho potuto andare a cenza con Bat-Franca e Robin-Cry, quindi ho cenato tranquillo in albergo.
La mattina della gara sveglia ad un orario mostruoso (5.45), colazione e poi via con la navetta verso Vedelago.
Buona la gestione della partenza, con file chilometriche ai bagni (anche per via della temperatura bassina) e ottima la gestione del deposito borse. Un anota: finalmente un contrassegno che si attacca anche alla borse e non si stacca!
Depositato il tutto vado verso la mia gabbia e incrocio un altro dinamico duo d'eccezione: Gianni Poli e Massimo Magnani. Un breve saluto, un paio di battute e li lascio ai loro discorsi sullo stato degli atleti italiani.
Le gabbie sono ben presidiate, ti controllano, ma volendo si può passare avanti tranquillamente. Io mi piazzo accanto ai pacer delle 4h30', dovrei fare con loro tutta la gara. (il condizionale è d'obbligo e capirete il perché).
Scorgo da dietro un cespuglio di ricci corvini con una canotta di Pistoia: che sia Franca, mi chiedo? E' lei, insieme a Cristina. Rapido scambio di battute, un in bocca al lupo e poi le saluto e torno indietro.
Si parte, finalmente, e per i primi 3Km. tengo il passo dei pacer. Ma faccio stranamente fatica, nel senso che le gambe vorrebbero girare più veloci e il movimento non è fluido come dovrebbe.
Mi stacco un po' e vado che è un piacere, praticamente senza accorgemene vado intorno ai 6'/km. con punto di 5'30'. Troppo veloce per il mio obiettivo e tiro il freno. Scorgo poco davanti i pacer delle 4h15' e li tengo a distanza come riferimento. Passo la mezza ad una media di 6'08"/Km. e sono ancora sufficientemente fresco e tranquillo.
Ma freno un po' ancora perché ormai sono convinto di sapermi gestire. Passo al 30° in media perfetta col finale previsto e poi il crack.
Non nel senso di droga, ma a quel punto i polpacci iniziano a farmi un male che non sopporto. Come se improvvisamente fossero gofiati da dentro e volessero uscire dalla pelle. Devo camminare un po'... Poco male, mi dico, sono comunque in media e amen!!
Da lì inizia il calvario, riprendo a correre, ma al ritmo maratona ho un'autonomia iniziale di un chilometro che poi scende alla metà. Mi superano d'un botto i pacer delle 4h30' e arrivano quelli delle 4h45'. Mi prendono con loro e andiamo per 3/4 Km. poi le gambe si rifiutano di fare ciò che la testa dice loro di fare e li lascio andare. Ormai sono entrato in Padova, mi accodo per un po' all'amico William Govi, alla sua 710ma maratona (si, avete letto bene...!!) e poi lo lascio andare. Faccio un chilometro insieme ad un signore che ha un ginocchio gonfio come un melone, ma che stringe i denti pur avendo un'andatura tanto dinoccolata che un marciatore se la sogna.
Alla fine stringo i denti e dolore o no corro comunque gli ultimi metri. Il crono finale segna 4h57'19", ho fatto il mio personale e sono contento, ma la rabbia per aver mancato un'occasione unica è tanta.
Ieri era una giornata pressocché perfetta: il tempo era giusto, la temperatura anche, l'umidità forse un po' altina ma gestibile. Allenato ero allenato, pur avendo saltato qualche lungo negli ultimi tempi.
Il percorso è praticamente un'autostrada, ci saranno state al massimo 5 curve in tutto.
Col senno di poi, se avessi tenuto il passo dei pacer avrei fatto probabilmente le 4h30'; come ho avuto modo di discutere con Pizzolato all'arrivo forse ho tirato un po' troppo per troppo tempo. Peccato davvero!
Subito dopo l'arrivo ho recuprato la borsa e sono quasi scappato. Aveva iniziato a piovere e lo scoramento stava salendo.
Fabrizio chiedeva di me via sms, io pensavo solo ad appendere le scarpe al chiodo...
Il primo pensiero è andato a mia moglie e a mio figlio che sta per arrivare. Il secondo a tutti gli amici e poi ho davvero riflettuto sull'opportunità di proseguire a correre maratone.
Fa male al morale correre sempre nelle retrovie insieme a persone che hanno 20 anni più di te o 20 chili in più nel girovita.
Mi sono chiesto se davvero la maratona sia la mia distanza, se non fosse il caso di puntare solo a gare più corte e ho anche davvero pensato di smettere e di lasciare che la Playstation avesse il sopravvento.
Ma la bestia si è svegliata, alla fine la voglia di passare l'ostacolo è più forte. Adesso ho davanti a me 7 mesi per preparare come si deve la prossima maratona. A Firenze quest'anno farò davvero tesoro di tutti gli errori commessi.
So già che avrò l'aiuto di un doping specialissimo, perché Franca e Cristina saranno in gara :-) e, spero, anche altri. Magari proveremo ad organizzare meglio il blogpoint, così finalmente riuscirò ad incontrare tutti quanti...
Presto aggiungerò qualche foto e il resto, adesso mi tocca tornare al lavoro.

24 aprile 2009

A Padova per Michela Rossi

Oggi ultime fatiche in ufficio prima di dedicarsi anima e corpo alla Maratona S. Antonio. Ieri sera ho iniziato a preparare la tenuta da gara con un occhio al meteo e uno al look. Il risultato lo vedete qui accanto ed è il completo che mi hanno regalato le mie colleghe l’altro giorno.
Rovistando tra la montagna di magliette (ma quante ne ho!?!) mi è capitato in mano il pettorale dei Podisti da Marte e, una frazione di secondo dopo, mi è venuta in mente la foto di Michela Rossi alla quale abbiamo dedicato l’ultima nostra uscita di gruppo.
Lei domenica avrebbe corso a Londra, ho deciso di portare un po’ del suo spirito con me in Veneto. Ho stampato una piccola scritta “Corro per Michela Rossi” e una sua foto presa dal sito dell’amico Antonio Capasso.
Nessuna ipocrisia, nessun intento di commuovere chicchessia, di cercare facile pubblicità o di strumentalizzare un dramma umano prima ancora che sportivo.
Sia chiaro.
Molto semplicemente è un modo per dire ancora una volta ciao ad una ragazza che probabilmente negli anni a venire avrei potuto incrociare in gara e ammirare perché correva forte.

23 aprile 2009

Cartelli stradali intelligenti

A Milano arrivano i cartelli stradali “intelligenti”; la trovata è della nota azienda olandese TomTom, famosa per la produzione di navigatori satellitari, che per un giorno ha piazzato in diversi punti della città cartelli con indicazioni speciali.
In pratica sui cartelli era indicata, oltre alla direzione, il tempo previsto di percorrenza in base all’orario e la distanza; per ogni destinazione due percorsi indicati in due giorni differenti (uno feriale e uno festivo).
Una simpatica idea utilizzata per promuovere il nuovo sistema esclusivo “IQ Routes™”; ho visto qualcuno di questi cartelli e, da milanese che corre a Milano ho subito pensato alla Stramilano e alla Maratona... pensate se mettessero i cartelli per tempo indicando agli automobilisti un percorso alternativo così da poter schivare il serpentone di noi podisti.Ma forse sarebbe un po’ troppo intelligente come idea, vero?

22 aprile 2009

Maratona di Padova: ancora più veloce

Prosegue l’avvicinamento alla Maratona S. Antonio, sale un po’ la tensione per la gara e “l’ansia da prestazione” (senza alcun doppio senso, maliziosi!).
La macchina organizzativa lavora a pieno ritmo e si susseguono i comunicati stampa. Di seguito trovate l’ultimo, che enfatizza la scorrevolezza de percorso.

Che fosse un percorso adatto a realizzare grandi prestazioni, già si sapeva. Per questa decima edizione sono state però introdotte alcune piccole modifiche che rendono il tracciato della Maratona S.Antonio, come sempre chiuso al traffico automobilistico per otto ore, ancora più veloce. Tanto per cominciare la linea di partenza, a Vedelago, si troverà mezzo chilometro più avanti rispetto alle precedenti nove edizioni, all’altezza degli impianti sportivi comunali. I metri guadagnati saranno persi una volta giunti a Castelfranco Veneto (circa all’ottavo Km.), perché il tragitto si farà più suggestivo, seguendo il giro delle splendide mura cittadine.
Rimanendo a Castelfranco, ma spostandosi alla rotonda di Borgo Padova, il cammino si semplifica, perché gli atleti potranno proseguire dritti imboccando il rondò contromano, senza dover seguire la curva abitualmente percorsa nelle scorse stagioni. Lo stesso accadrà anche a Resana, all’altezza del 14mo Km: anche in questo caso, di fatto, “sparirà” una curva.
Insomma, gambe permettendo, ci sono gli ingredienti per una Maratona da primato, attraverso la quale i favoriti per la vittoria potranno attaccare il record della manifestazione, senza dimenticare, tra gli italiani, Fabrizio Cosi con una preparazione “marziana” e Claudio Grassi che cercherà finalmente di battere il proprio personale. Tra le italiane, invece, da seguire il dinamico duo Francarun e Robyncri che percorreranno i 42195 metri della gara come se sorvolassero Gotham City inseguendo Joker :-)
A rendere più caldo il clima della corsa, come di consueto, penserà l’entusiasmo del pubblico che, da Vedelago a Padova, attraverso i nove comuni attraversati (passando Castelfranco, Resana, Loreggia, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Campodarsego e Cadoneghe), inciterà tutti gli atleti al via, dal primo all’ultimo. Molte le iniziative previste per animare la festa.
“Proprio nell’ultima stagione abbiamo salutato la nascita del “Maratona Club Resana”, gruppo podistico che parteciperà a questa decima edizione: è un’ulteriore testimonianza di quanto questo evento sia sentito – racconta ad esempio Mario Frasson, sindaco per l’appunto di Resana – Non solo, tre band musicali, poste una all’ingresso del comune, una davanti al Municipio e una a sud del paese, offriranno il proprio contributo al clima di festa”. “A Camposampiero attendiamo domenica 26 aprile con trepidazione particolare – aggiunge il primo cittadino Marcello Volpato – perché siamo onorati di ospitare anche la partenza della grande novità di questa edizione, la mezza maratona, che ripercorre il tragitto compiuto da Sant’Antonio. Sarà una festa nella festa”.
“Cadoneghe non è da meno – sottolinea Mirco Gastaldon – e accoglierà i maratoneti con un grande accompagnamento musicale sul ponte del Muson, per cercare di rendere loro più lieve la fatica della gara”. Tante altre iniziative sorgeranno però spontaneamente nel corso della giornata anche a Castelfranco, Loreggia, San Giorgio delle Pertiche e Campodarsego e molte vedranno per protagonisti i ragazzi delle scuole elementari e medie incontrati dallo staff di Assindustria e da Antonella Munaro nelle scorse settimane: un’iniziativa nata per promuovere l’attività fisica tra i più giovani.

[Sito ufficiale della manifestazione: http://www.maratonasantantonio.com/]

21 aprile 2009

Corse in rosa

Inizio ringraziando di cuore tutti i Podisti da Marte che domenica scorsa hanno sfidato Giove Pluvio e si sono sciroppati 10 Km. lungo le vie del centro di Milano. E' stata una domenica particolare, dedicata a Michela Rossi e, ma questo l'abbiamo saputo dopo, al papà di un neomarziano.
Il Comandante Cosi ha scritto un post molto bello su Podisti.net che vi invito a leggere; c'è anche la foto gallery online!




Alla fine del giretto, tutti in gruppo con lo striscione per Michela

Vi segnalo, inoltre, una bella manifestazione in rosa, ma aperta a tutti, la "Race for the Cure". La Race for the Cure, evento simbolo della Susan G. Komen Italia, è una mini-maratona di raccolta fondi che si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l'opinione pubblica sull' importanza della prevenzione.
È una manifestazione unica, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale; una breve gara podistica di 5 km oppure una camminata di 2 Km. aperta a tutti per poter partecipare con la propria famiglia.
Negli Stati Uniti, dove è nata nel 1982 ed è oggi svolta in più di cento città, la Race coinvolge ogni anno oltre un milione e mezzo di partecipanti e tanti personaggi pubblici.
In Italia e più precisamente a Roma, il 17 maggio 2009 si terrà la 10ma edizione della Race for the Cure, che solo nel 2008 ha visto partecipare quasi 50.000 persone tra Roma, Bari e Bologna, unite dal solo scopo di supportare la lotta contro il tumore al seno.
Chi non se la sente di correre per 5 Km, ha la possibilità di passeggiare tra le vie più belle del centro o semplicemente di trascorrere una piacevole mattinata nel villaggio della Race, tra musica dal vivo, esibizioni di danza e fitness e tanti divertimenti per i più piccoli.
La Race si svolge in un week end, ma ha effetti benefici che durano molto più a lungo. I fondi raccolti sostengono ogni anno progetti concreti nella lotta ai tumori del seno, sia della Komen Italia che di altre associazioni. Un bell'esempio è il Villaggio della Prevenzione, che offre gratuitamente visite senologiche, ecografie e mammografie in particolare a donne disagiate.
Tra gli altri progetti:
* corsi di aggiornamento per operatori sanitari coinvolti nella cura delle patologie del seno e risorse informative per le pazienti e i loro familiari;
* programmi di educazione alla prevenzione per donne sane e studenti;
* servizi clinici per il recupero del benessere psico-fisico delle donne operate per tumore del seno;
* acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura dei tumori del seno

LE DATE DELLE RACE FOR THE CURE 2009:
- 17 maggio: Roma, Terme di Caracalla
- 24 maggio: Bari, Piazza Prefettura
- 27 settembre: Bologna, Giardini Margherita


New Balance, storico partner della Race for the Cure, ha deciso di avviare un importante progetto di marketing sociale a favore della Susan G. Komen Italia. In alcuni punti vendita di articoli sportivi in tutta Italia, nei New Balance Store di Roma e Lecce e agli stand di New Balance presenti a grandi eventi podistici sarà possibile acquistare i capi della linea sportiva “Lace Up For The Cure” oltre a calzature prodotte in esclusiva per Susan G. Komen Italia. Il 15% del ricavato della vendita di questi prodotti sarà destinata ai progetti dell'Associazione nella lotta ai tumori del seno.

17 aprile 2009

Maratona S. Antonio: ecco i protagonisti

A poco più di una settimana dal via si definisce il cast della Maratona S. Antonio che domenica 26 aprile festeggerà la sua decima edizione. In campo maschile si preannuncia un duello tra Kenya ed Etiopia, mentre nel settore femminile, spiccano i nomi di due azzurre come Deborah Toniolo e Ivana Iozzia, alla ricerca di un posto per i Mondiali di Berlino in cartellone ad agosto.

Tra gli uomini, vanno tenuti d’occhio i keniani Douglas Rono, Ben Chebet Kipruto e Serem Noah Kiplagat, con l’etiope Siyoum Lemma a provare a rovinare la festa agli atleti dell’altipiano: a loro toccherà provare a migliorare il record della corsa, attualmente in comproprietà proprio fra un etiope (Dawit Trfe, 2003) e un keniano (Paul Kogo, 2007) con 2h10’38”. Quello di Rono è un ritorno, ha infatti già fatto sua la gara del 2002, quando bloccò il cronometro dopo 2h11’01”: potrebbe dunque essere il primo atleta a vincere due edizioni della corsa su strada padovana. Fratello dell’ex primatista mondiale Paul Tergat, ha realizzato il suo personale (2h10’48”) a Eindhoven, nello stesso anno dell’affermazione colta in Prato della Valle. Può vantare lo stesso rilievo cronometrico anche Lemma, vincitore, nel 2008, della maratona di Marrakech, mentre Chebet Kipruto ha un personale di 2h10’50” realizzato lo scorso ottobre, quando ha tagliato per primo il traguardo della Maratona d’Italia, a Carpi, cogliendo il secondo successo del suo 2008, dopo esserci già imposto in Grecia, a Thessaloníki. Attenzione anche a Serem Noah Kiplagat, che a Carpi si impose nel 2007 e che a dicembre ha vinto la 42 chilometri di Dallas mentre il keniano Julius Choge indosserà i panni dell’outsider.
Tra gli italiani in gara segnaliamo Fabrizio Cosi, che torna a gareggiare nella maratona patavina dopo diversi anni e che vanta un personale di tutto rispetto. Altro italiano da tenere d’occhio è il blogger Claudio Grassi del Road Runners Club Milano che cercherà proprio a Padova di migliorare il personale sulla distanza seguito dal fidato allenatore Fulvio Massini di ritorno dalla presenza alla maratona di Boston. Entrambi godranno del supporto morale di tutti i “marziani” e mostreranno orgogliosi la provenienza aliena con un pettorale dedicato.

Sprazzi d’azzurro in campo femminile, lì dove il tempo da battere risale addirittura alla prima edizione (2h30’20”, di Franca Fiacconi). Fra le atlete più attese c’è la vicentina (di Schio) Deborah Toniolo, alla ricerca di una prestazione di livello in chiave Mondiali. È la vincitrice della Treviso Marathon del 2006 (nell’occasione firmò il suo personale: 2h28’31”), nel 2005 è stata la migliore della squadra italiana ai Mondiali di mezza maratona di Edmonton mentre nel 2007 ha vestito la maglia della Nazionale ai Mondiali di Osaka. Prima di fare l’atleta professionista, ha lavorato anche come impiegata in una falegnameria e in una ditta tessile. E’ passata alla Forestale nel febbraio 2005 ma, a differenza delle sue colleghe di club, non porta la divisa perché appartiene ai ruoli ministeriali civili (qualifica di operatore forestale). Curioso il suo approccio alla maratona: nel 2003 ha vinto un viaggio premio a New York alla Fiera del Fitness e poi ha corso la gara nella Grande Mela, badando soprattutto ad arrivare al traguardo (19^ con un tranquillo 2h45’08”). Il suo vero esordio agonistico da maratoneta è stato comunque molto positivo: terza a Milano nel 2004. Ha quindi completato la “conversione” a stradista dopo il fidanzamento con Giovanni Ruggiero, già azzurro del settore.La comasca Ivana Iozzia (2h34’07” di personale) ha invece già gareggiato a Padova imponendosi nell’edizione del 2005, vittoria che le consegnò anche il titolo italiano. Per lei, che quando ha iniziato a correre lavorava come operaia in un’industria tessile, è stata la consacrazione dopo aver frequentato per anni i circuiti amatoriali. Sulla strada delle due azzurre ci sarà anche l’etiope Meseret Legesse (2h35’34”), data in grandi condizioni e pronta ad attaccare il muro delle 2 ore e 30’.
[Tratto e adattato dal Comunicato Ufficiale presente sul sito della manifestazione]

16 aprile 2009

Da Marte per Michela

Copio e incollo il testo del post inserito da Fabrizio Cosi per la prossima uscita dei Podisti da Marte, prevista per domenica.
Domenica 19 aprile i Podisti da Marte correranno in memoria di Michela Rossi, la podista e duathleta del team SBR3 tragicamente scomparsa lunedì 6 aprile, e di tutte le altre vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo.
Ho letto gli interventi di Massimo Cianchi, presidente della SBR3, e di Enrico Vedilei, che chiedeva suggerimenti per poter ricordare Michela durante la maratona di Londra. Per Londra non saprei, ma per Milano ho qualche idea.
Non conoscevo Michela, ma è impossibile non sentirsi toccati dal suo ritratto. Una runner piena di entusiasmo e passione; una come noi, appunto. Non posso che unirmi a tutti coloro che hanno espresso il loro cordoglio ed il loro affetto, ai suoi familiari ed ai suoi amici.
C'è un particolare della sua storia che mi ha colpito profondamente, ed è la ragione per la quale sto scrivendo.
Michela ha dedicato le ultime ore della sua vita ad una gara che si corre nelle strade di Milano. Il 22 marzo aveva corso la maratona di Roma, ed aveva inserito la Stramilano nella sua preparazione specifica per la maratona di Londra. Roma, Milano, Londra. Una runner reatina che viveva per lavoro in Abruzzo, e che in Abruzzo è purtroppo tornata giusto in tempo per morirci, poteva correre una mezza maratona vicino a casa sua. Ha invece dedicato tempo, energie e denaro per venire a correre a Milano. Magari voleva solo partecipare ad una gara in grado di darle emozioni e stimoli (partecipazione, pubblico, percorso) simili a quelle di Londra, la maratona che avrebbe corso di lì a poco. Forse è così, oppure no.
Comunque sia stato, la mia riflessione è questa. Milano, intesa come noi runners milanesi, dovrebbe pensare un po' di più a lei e a tutti quelli che, nonostante i noti ed irrisolti problemi delle nostre gare podistiche (sappiamo bene quali), affrontano sacrifici piccoli e grandi per venire a correre qui.
Noi, qui, ci viviamo. Partecipare alla maratona o alla Stramilano è quasi una scelta obbligata. Una scelta non sempre entusiasta, ma comunque comoda. Non è così per tutti gli altri, quei laziali, calabresi, siciliani, abruzzesi, friulani, toscani che incastrano lavoro ed affetti per una domenica mattina di turismo podistico, a centinaia di chilometri da casa. Anche noi, d'altronde, sappiamo cosa significa. Tante volte ci siamo buttati dal letto all'alba per andare a correre a Salsomaggiore, a Firenze o a Venezia.
Per noi runners di Milano, la mattina dopo, c'è l'usuale rito della lamentazione: organizzazione, pacco gara, automobilisti. Dispiace, certo; ma finisce lì. E la volta successiva, malgrado il pianto antico dell'anno prima, ci iscriviamo di nuovo. Scelta comoda, dicevo, anche se non sempre entusiasta. Tanto, alla fin fine, Milano è sempre qui. Ed anche noi.
Ma ci sono anche "gli altri", i turisti della corsa come Michela. Subiscono come noi gli stessi disagi, eppure vengono e (magia!!!) ritornano a Milano. E' la vittoria della speranza sull'esperienza. Non mi dilungo oltre, ma credo che ogni tanto dovremmo ricordarci di chi aiuta le manifestazioni podistiche milanesi a essere e restare tra i grandi appuntamenti dell'anno. La fatica di questi emigranti della corsa (è un emigrante vero che ve lo dice), è maggiore di quella di noi residenti, ed è spesso ricambiata con clacson ed improperi. La cosa veramente eccezionale è che loro, e non sono pochi, sopportano tutto ciò per poter vivere l'emozione di una gara a Milano.
Dovremmo ricordarli ogni tanto, dicevo. Oggi, non c'è momento migliore per ricordarci di Michela e per dirle grazie.
Nel mio piccolo, ho pensato a due cose. Una dipende da me, quindi la faccio subito; l'altra, non dipendendo da me, mi limito a proporla.
Per la prossima missione milanese, i Podisti da Marte avevano già programmato di regalare ai passanti un fiore accompagnato da un biglietto con un pensiero personale. Io porto i fiori; gli altri, il loro pensiero. È il nostro "messaggio nella bottiglia", lanciato nell'oceano urbano di Milano.
Domenica 19 aprile, in ricordo di Michela, tutti i fiori saranno accoppiati ad un biglietto che io preparerò per l'occasione: "Oggi corriamo per la podista Michela Rossi e per tutte le altre vittime del terremoto in Abruzzo".
Invito comunque tutti i partecipanti a scrivere altri biglietti con i loro pensieri. Li semineremo lungo il nostro percorso, nel centro di Milano.
Quello che non posso fare e che, quindi, propongo è di intitolare a Michela il premio di categoria MF35 della Stramilano. La sua categoria.La Stramilano esiste dal 1972. Sono passati 37 anni, praticamente gli stessi anni che aveva Michela. Se tra 37 anni, nel 2046, la Stramilano esisterà ancora, quel premio di categoria “Michela Rossi” ci permetterà di ricordare che nel 2009 lei ha corso insieme a noi; e che, insieme a lei, 294 persone ci hanno lasciati anzitempo.

14 aprile 2009

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. E Pasquetta di corsa!

A pasquetta si è soliti fare una gita fuori porta, magari un pic-nic con tanto di plaid scozzese in un bel pratone al sole tiepido della primavera.
Io solitamente vado al mercato di S. Angelo, a Milano; un mercato nel centro città dedicato prevalentemente ai fiori, anche se ultimamente ci si può trovare un po’ di tutto quasi come in un suk.
Quest’anno, oltre al giro al mercato per comprare i fiori per abbellire un balcone che da tempo è grigio e spoglio come il cielo di Milano, ho fatto una splendida non competitiva la “Marcia dei Ciliegi in Fiore”. Un plauso al caro Compa per le sue scelte. Lui che ormai da tante primavere corre, conosce tantissime di queste gare che nulla hanno da invidiare a gare patinate e famose (su tutti la Stramilano, ad esempio), che brillano per genuinità, paesaggi e, nonostante siano non competitive, per passione e agonismo.
Quindi, dopo i bagordi del pranzo di pasqua sulle rive del Lago Maggiore, non distante dal percorso della scorsa Lago Maggiore Half Marathon, mi sono recato a Casterno, amena frazione di Robecco sul Naviglio, paese a ovest di Milano
per correre i 21 chilometri previsti per il percorso più lungo (altre distanze disponibili: 6 e 13).
Ritrovo prestino, come ormai classico nelle non competitive, alle 8.15 e partenza libera alle 9; il percorso si snoda interamente all’interno del Parco del Ticino, con passaggio dalla riserva della Fagiana e attraverso sentieri nei boschi e lungo il fiume, lungo ponticelli di legno, lanche e cascine.
La riserva naturale orientata “La Fagiana” (vedi foto a lato) è un’area estremamente importante che rappresenta tutti gli ambienti tipici della valle del Ticino: bosco planiziale, bosco ripariale, boscaglie, radure, sponde del fiume e suoi rami naturali. La fauna è estremamente varia e comprende caprioli, volpi, roditori, molte specie di uccelli, rettili, anfibi e insetti.
Le lanche sono specchi d'acqua che oggi il fiume invade nei periodi di piena, ma che non molto tempo fa costituivano, a volte, dei rami secondari del fiume se non addirittura il corso principale.
Il percorso, manco a dirlo, è per la quasi totalità sterrato, ma non eccessivamente dissestato e discretamente scorrevole. Ero indeciso se mettere le scarpe da trail (belle ma un po’ strette, che mi hanno fatto venire un’unghia nera) o le mie solite. Alla fine le ho portate entrambe e poi ho deciso per le trail.
Scelta abbastanza azzeccata, nel senso che mi hanno dato la giusta trazione, ma che hanno fatto tornare a galla il problema all’unghia dell’alluce. Pazienza!
Tanto sono stati scarsi e miseri pacco gara e ristoro alla Stramilano, tanto erano magnifici entrambi qui. Per l’enorme cifra di 4 Euro (si, avete capito bene), c’erano tavoli ristori imbanditi con liquidi e solidi da fare invidia a banchetti, per non parlare dell’arrivo.
Il pacco gara è un bel sacchetto contente:
* 1Kg. di Pasta
* 500 gr. di farina
* un brick di latte
* un latta di pelati
* un panino col salame
Ho percorso i 21 Km. ad una media di 6’/Km., completamente immerso nei miei pensieri, con le gambe finalmente leggere e con l’idea solo di godermi paesaggio e compagni di corsa. È stata una corsa liberatoria, avevo necessità di staccare la testa dalle gare in vista dell’ultima gara seria (Padova) e ci sono riuscito. Quest’anno ho tirato un po’ troppo la corda, oltre ad aver aumentato di molto l’intensità degli allenamenti (ho quasi raddoppiato il chilometraggio mensile, ormai arrivato a quota 200) l’arrivo del piccolo e il caos sul lavoro mi hanno davvero prosciugato molto energie, soprattutto mentali. Ho capito che non potevo essere schiavo del cronometro, certo la prestazione cronometrica vuole comunque il suo spazio ed è giusto che sia un parametro di giudizio, ma non deve prendere il sopravvento sulle sensazioni che la corsa può dare. Pazienza se un muro sarà abbattuto un po’ più in là o se non verrà abbattuto. Non mi rende certo un runner peggiore di altri.

Il Gruppo Road (quasi) al completo

10 aprile 2009

10 aprile 2009 - ore 11.00: fermiamoci!


Questa mattina alle 11.00, quando inizieranno a l'Aquila i funerali di Stato per le vittime del terremoto che lunedì scorso ha colpito l'Abruzzo, il sindaco di Milano ha chiesto che la città si fermi per cinque minuti. Il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, propone ai milanesi "cinque minuti di silenzio e di sospensione delle attività" e ha scritto una lettera al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, rivolta anche ai colleghi di tutti i Comuni colpiti dal sisma.


I minuti di raccoglimento dell'intera città sono il simbolo della nostra solidarietà, del nostro affetto, del nostro abbraccio.

I funerali di Stato a l'Aquila saranno concelebrati dal segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone. Vi prenderà parte anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita in Abruzzo per rendersi conto di persona della situazione e per incontrare i parenti delle vittime e le istituzioni locali.

6 aprile 2009

Tabella 2.0!

Archiviata la Stramilano, con un crono finale che brucia come i miei poveri capezzoli (mannaggia al caldo e alla maglia tecnica che mi ha scartavetrato!), inizia il secondo ciclo di allenamenti con la nuova tabella appena preparata dal professor Massini. Obiettivo la Maratona S. Antonio da fare finalmente entro le 4h30’.
Sono stanco nel fisico e nella testa, me ne sono reso conto ieri e ho deciso che dopo Padova si tirano i remi in barca e di gare serie non ne farò più fino alla Milano-Pavia. L’unica eccezione sarà la Corrilambro del 3 maggio, per amicizia con gli organizzatori e con il presidentissimo Fabio Maderna; poi tutte non competitive e allenamenti.
Da qui a fine aprile, i fine settimana saranno comunque impegnati dalla corsa: il lunedì di pasquetta smaltirò il pranzo di Pasqua ad una non competitiva, la “Marcia dei Ciliegi in Fiore”. Seguirà, domenica 19 il 3° appuntamento coi Marziani e, quindi, Padova.
La tabella che mi ha cucito addosso Fulvio prevede diversi lavori a ritmo maratona, con una seduta di ripetute a settimana e un ultimo lungo da 25K.

Il programma di questa settimana sarà:
* martedì: 8K ritmo maratona + 5 allunghi
* mercoledì: 10K ritmo maratona + 5 allunghi
* giovedì: ripetute 3 x 2K (VR -15”) con 1 Km di recupero a ritmo maratona* Pasquetta: 25K progressivi (10+10+5) aumentando di 10”/Km a scaglione

5 aprile 2009

Stramilano: niente PB ma tanta felicità

Atto 1 scena 1 – casa Grassi, cameretta – sabato sera
Emozione forte, fortissima. Il cuore batte come se il colpo di cannone sia già stato sparato. Invece è sabato e sto solo preparando la borsa. Per fortuna mi preparo sempre l’elenco di cose da portare con me, altrimenti oggi dimenticherei qualcosa... il pettorale l’ho già attaccato alla canotta da due giorni, ho fatto prove su prove per vedere quale abbigliamento mettermi. Sembro un adolescente al primo appuntamento galante. La voglia di fare bene è molta sia per la prestazione in sé, sia perché stavolta a fare un po’ di tifo ci saranno mia moglie, il mio più caro amico e i miei genitori. So già che reggerò poco quando li vedrò sulle tribune dell’Arena e mi salirà il groppo in gola.
Sistemo tutto, non dovrei aver dimenticato nulla. Ripercorro mentalmente il percorso ancora una volta, sono carico e convinto dopo la buona prova di domenica scorsa a Vigevano, nonostante la pioggia abbia flagellato anche i miei allenamenti settimanali. Le previsioni per la gara danno qualche nuvola e una temperatura massima intorno ai 19°C, con l’orario di partenza alle 11, speriamo non faccia il caldo dello scorso anno...
Un sms a Vittorio Nava (vicedirettore di Runner’s World) che esordirà sulla distanza, un ultimo sms anche al mio allenatore, Fulvio Massini e sono pronto a gettarmi tra le braccia di Morfeo.

Atto 2 scena 1 – casa Grassi, cameretta – domenica mattina
Sveglia ad un orario umano, doccia e colazione energetica ma non troppo abbondante. Il rito della vestizione un bacio alla moglie e uno al pancione e via, sono pronto ad andare!
Visto che in zona Arena è difficile parcheggiare (ed è anche a pagamento), vado con la metropolitana, così sono anche un eco-runner. Come lo scorso anno, trovo tanti altri atleti in metro, non siamo difficile da individuare: tute sociali, spesso dai colori tanto sgargianti quanto improbabili, borsone che sembra stiamo facendo un trasloco e discorsi che girano intorno ad un unico tema: “che tempo prevedi di fare?”.
Cerco di mettermi da parte, sono già un po’ teso di mio e poi non è proprio il massimo andare orgogliosi di un tempo intorno alle 2 ore sulla mezza... certo per molti è comunque un buon tempo, ma qui si parla di gente che corre su passi che io sul Garmin non ho mai visto neanche in discesa col vento a favore.

Atto 2 scena 2 – Milano, zona partenza – domenica mattina
Il tempo sembra volgere al brutto, arriva qualche goccia d'acqua che mette tutti di cattivo umore. Poi smette ed esce il sole: perfetto! Un caldo umido ideale per correre... Arrivo alla fontana per il previsto Blogpoint, ma poi si materializzeranno solo Cristiano e Andrea. Saluto lo speaker ufficiale, ancora una volta l’inossidabile Silvio Omodeo, sbircio tra le griglie per cercare volti noti e tapascioni e poi vado verso il mio settore per un po’ di stretching e per concentrarmi. Dall’iPod escono le note di “Born to be wild” degli Steppenwolf e di “Tutta mia la città” nella versione di Giuliano Palma mentre altri atleti iniziano ad accalcarsi.
Finalmente il colpo di cannone e via, si parte!
Come a Vigevano cerco di tenere il ritmo stabilito da subito, senza farmi prendere dalla foga della partenza. Schivo qualche partecipante, vengo superato dai soliti Speedy Gonzales che partono da dietro e vogliono fare il record, ma riesco nell’intento.
Il gruppo inizia a sgranarsi e i metri passano veloci. Lasciatoci alle spalle il Castello, transitiamo accanto all’Arena e poi verso Corso Sempione (spesso definiti gli Champs-Élysées di Milano), da percorre per ben tre volte quest’anno. In breve arrivo al primo ristoro, che solitamente salto, ma quest’anno so di trovare persone speciali, anzi persone più speciali degli “speciali” volontari che normalmente presidiano i ristori. Ci saranno i miei compagni di club e il nostro blogtrotter Luciano aka Lucky che ha promesso tifo indiavolato. Spero che non abbiano in mente, come al solito, di farci un bel gavettone...
Passato indenne il “RistoRoad”, si va in direzione della circonvallazione, con un’altra modifica rispetto alle scorse edizioni: non più il breve cavalcavia dell’ex zoo, ma il passaggio lungo Viale Tunisia, un breve tratto di Corso Buenos Aires e poi si imboccherà la cosiddetta circonvallazione interna che seguiremo per almeno una decina di chilometri fino ad arrivare all’altezza del carcere di S. Vittore. Vedo Cristiano che cammina, mi affianco e riproviamo a correre insieme per un po’ facciamo insieme quasi un chilometro, poi incrocio Vittorio Nava, che si sta per ritirare, per problemi al ginocchio, prova a riprendere, ma il dolore è forte. Peccato, stavolta avrebbe fatto il tampone all’esordio e mi avrebbe battuto. Arriva anche Corrado Montrasi e corriamo insieme un po’ prima che lui si involi nel tentativo di stare nelle 2 ore.
Passo e mi fermo brevemente al ristoro dei 15K, giusto il tempo di agguantare una bottiglia d’acqua. Controllo il Garmin e so di essere fuori media ma mi sono fermato un po’ di più e sono comunque contento che sia Vittorio sia Cristiano stiano bene. Mi preparo per affrontare per l’ultima volta Corso Sempione, spero che i miei nonni siano lì a vedermi, mi farebbe tanto tanto piacere!!
Non ci sono, e allora tiro dritto per gli ultimi metri. All’arrivo sono cotto, ma mi affianco ad un altro socio, Dario Necchi, e andiamo insieme al traguardo che tagliamo a mani alzate.
Mi fa arrabbiare aver mancato ancora una volta l’obiettivo, ma me ne infischio. Il Garmin ha fatto i capricci oggi, segnadomi una media certamente fasulla rispetto a quella tenuta effettivamente in gara. Stando al GPS tenevo la giusta media di 5’45”, mentre ho poi visto di aver fatto i primi 5K a oltre 6’/Km. Non è la prima volta che va un po’ nel pallone coi tempi. Peccato!

Atto 2 scena 3– casa Grassi, cameretta – domenica sera
Le gambe sono ancora un po’ indolenzite, la cameretta sembra un rifugio per profughi, tanto è il caos e le cose ammassate. Abbiamo scelto il colore per quando imbiancheremo, manca solo da trovare il bordo giusto e sarà una bellissima cameretta per il mio piccolo.
Sono felice e non potrebbe fregarmene di meno del tempo!

3 aprile 2009

Pacco, doppio pacco e contropaccotto!

Ieri ho sfruttato la pausa pranzo per ritirare il pettorale della Stramilano. Arrivo e un gentilissimo signore mi accoglie, gli passo la lettera di conferma e faccio notare che sono stato inserito nella categoria MF35. immediatamente si reca alla postazione TDS lì accanto e mi ha fatto tornare tra i maschietti.
Poi mi porta la busta col pettorale (bello, coi suoi colori rossoneri...!) e mi chiede la taglia per tshirt tecnica:
“Media” dico io
“Ghe n’è minga” dice lui
“Ma come, alla una e un quarto sono già finite?”
“Ma nooooo, non le hanno mica consegnate! Son qui che 'speti el camion...”
Ah beh, allora tutto in regola :-/ scelgoo la Large e mi dà il pacco gara.
Butto tutto sotto la sella dello scooter e mi rituffo nel traffico e nella pioggia di questo uggioso giovedì meneghino. Arrivo in ufficio e, orgoglioso, mi metto a controllare il pacco gara cercando di farmi vedere da tutti i poltroni coi quali lavoro.
Dunque... maglietta, pettorale, magazine ufficiale, un pezzetto di grana, un cerotto per vesciche con allegato manuale sulla corsa con Linus testimonial (che si fa per campare!), tanta pubblicità, una spilla di Spongebob e un catarifrangente Skoda, identico a quello dello scorso anno.
Infilo la testa nel sacco e, sorpresa, è vuoto.
Ma come, sedici-euri-sedici per una tshirt (tecnica, d'accordo, ma di qualità bassina) e tanta pubblicità? Ma come, in gare molto meno quotate ci scappa molto ma molto di più!
Tanto per dire, per 3,50 Euro alle Marmotte ho portato a casa un buonissimo cotechino. A Motta Visconti una bottiglia di ottimo barbera dell’Oltrepò pavese, a Vigevano (per la stessa cifra) mezzo chilo di riso, una latta di caffè, una tshirt e un ristoro che mi sogno ancora oggi... Non faccio poi, il paragone con la Maratona di Padova dove, per soli 4 Euro in più, ho ricevuto il tutto comodamente a casa.
Per carità, non che mi iscriva alle gare per avere il pacco gara, però visto che lo danno, almeno dagi sponsor le cose fatevele dare.

2 aprile 2009

Campionati Europei di Ginnastica Artistica

Da oggi al “Mediolanum Forum” di Assago (MI) si entra nel vivo della 3a edizione dei Campionati d’Europa Individuali di Ginnastica Artistica. Si parte con le qualificazioni femminili; nella prima suddivisione, alle 10.30, Emily Army e Paola Galante partono dal volteggio. Nella terza suddivisione, a partire dalle 15.45 saranno di scena Vanessa Ferrari e Lia Parolari alle parallele. Proprio tra i due staggi si giocano le ambizioni delle ragazze bresciane. Purtroppo, tra Paola, Lia e Vany, nella migliore delle ipotesi, ne potremo vedere in finale soltanto due.
La stessa sfida si riproporrà per l’accesso tra le migliori 24, riservato soltanto a due ginnaste per nazione. La Parolari e la Ferrari puntano anche alla trave di domenica, mentre nessuna delle italiane proverà il secondo salto per la finale al volteggio.


Ecco nel dettaglio il programma della manifestazione.

Giovedì 2 Aprile
10:30 - 12:30 Qualificazioni Donne CI 1^ Suddivisione
13:30 - 15:30 Qualificazioni Donne CI 2^ Suddivisione
15:45 – 17:45 Qualificazioni Donne CI 3^ Suddivisione
18:00 – 20:00 Qualificazioni Donne CI 4^ Suddivisione

Venerdì 3 Aprile
10:00 - 13:00 Qualificazioni Uomini CI 1^ Suddivisione
14:00 – 17:00 Qualificazioni Uomini CI 2^ Suddivisione
17:30 – 20:30 Qualificazioni Uomini CI 3^ Suddivisione
Sabato 4 Aprile
13:00 – 15:00 Finali All Around Donne CII
15:30 - 18:00 Finali All Around Uomini CII
18:15 Cerimonia di Premiazione Donne CII e Uomini CII

Domenica 5 Aprile
10:30 - 13:30 Finali per Attrezzo CIII 1^ Sessione
UOMINI: corpo libero, cavallo con maniglie e anelli
DONNE: volteggio e parallele assimmetriche
13:15 Cerimonia di Premiazione CIII 1^ Sessione
15:00 – 17:30 Finali per Attrezzo CIII 2^ Sessione
UOMINI: volteggio, parallele e sbarra
DONNE: trave e corpo libero
17:45 Cerimonia di Premiazione CIII 2^ Sessione
18:15 Cerimonia di Chiusura
IN TV Finali in diretta, con telecronaca di Enrico Cattaneo e commento tecnico di Jury Chechi e Carmine Luppino su RAI Sport Più.