TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

29 marzo 2010

Domenica Marziana e non solo

Domenica mattina “stesso luogo – stessa ora di sempre”, si sono ritrovati i Podisti da Marte per correre l’ormai classico appuntamento mensile.
Insieme al deus ex machina dei Marziani, l’amico Fabrizio, abbiamo deciso di “occupare podisticamente” lo spazio lasciato libero dallo spostamento della StraMilano, per un’edizione straordinaria delle missioni marziane. L’abbiamo battezzata “Stramarziano” ed è stata inserita nel calendario Road come tapasciata del mese.
Molti di voi già conoscono ed hanno partecipato alle uscite mensili dei “Podisti da Marte”; chi non ne avesse mai sentito parlare può trovare tutte le informazioni che vuole sul sito e iscriversi al gruppo facebook.
Questo mese abbiamo corso per e con VIVI DOWN ONLUS; presenza molto nutrita di soci Road (che già normalmente sono presenti in forze agli appuntamenti marziani) e solito serpentone colorato e caciarone lungo le vie del centro di Milano. All’arrivo, foto di gruppo e ristoro post corsa presso la sede del club a due passi dall’Arena.
Nel pomeriggio, ho fatto presenza alla seconda edizione della “Sempre di Corsa”, manifestazione organizzata dai ragazzi de L’Orma per raccogliere fondi a favore del reparto pediatria dell'Ospedale dei bambini “Vittore Buzzi” di Milano.
La manifestazione è durata tutta la giornata, dalle 9 alle 18 e si è svolta presso il parco di Trenno. All'interno del CAM Gorlini è stata allestita un'area per tutti i partecipanti e i cittadini, con un punto di ristoro, corner destinati ai partner dell'iniziativa (tra cui esosport) e aree di informazione per gli amanti della corsa.
Il percorso era un anello di circa 1 Km internamente al parco; ogni partecipante era libero di scegliere quanti giri fare. Al termine sono stati calcolati e registrati i giri e, quindi, i Km percorsi da ciascuno. In base ai giri effettuati ogni partecipante ha versato 1 € a Km percorso.

25 marzo 2010

Acido Lattico

L'acido lattico (acido 2-idrossipropanoico) è un acido carbossilico, un composto chimico che svolge un ruolo rilevante in diversi processi biochimici.
È quella sostanza che da al latte vecchio il tipico gusto acido, ma è anche un sottoprodotto dell'attività anaerobica dei muscoli: da questi esso normalmente si riversa nel sangue, attraverso il quale raggiunge cuore, fegato e muscoli inattivi, dove viene riconvertito in glucosio. Tuttavia, durante un esercizio fisico intenso e prolungato, può accadere che i muscoli producano nel tempo più acido lattico di quanto gli organi sopra detti ed i restanti muscoli inattivi riescano a metabolizzare; in questo caso, la concentrazione di acido lattico nel sangue aumenta fino al punto in cui non è più possibile che venga smaltito a livello dei muscoli attivi. Ecco che si presentano i noti effetti di affaticamento e successiva incapacità locale allo sforzo, talvolta accompagnati da bruciore. Ad ogni modo, per via del suo ciclo metabolico, una volta che i muscoli hanno ripreso la loro normale attività aerobica, e che il livello in circolo nel sangue è sceso sotto la soglia critica di concentrazione, l'acido lattico viene immediatamente eliminato dal circolo sanguigno (nel giro di qualche decina di secondi o di pochi minuti), e larga parte di quanto se n'era accumulato nei muscoli attivi viene rapidamente smaltito, tutt'al più entro un'ora circa dall'attività fisica.
Solo una piccola parte permane all'interno del muscolo, sempre a seguito di attività anaerobica, ed è nota come "scoria naturale della contrazione muscolare".
Fin qui la teoria tratta da Wikipedia, la pratica noi runner la conosciamo molto bene perché è un “nemico” col quale combattiamo ad ogni uscita.
Sabato scorso ho fatto il test del lattato per scoprire così le soglie aerobica e anaerobica di riferimento. In base alle soglie, infatti, si ricavano le velocità per ciascuna distanza e per pianificare di conseguenza al meglio gli allenamenti nonché le gare. Il test consiste in una corsa su tapis roulant con velocità incrementale; ogni 4 minuti viene presa una goccia di sangue dal dito e si misura la percentuale di acido lattico presente. Incrociando i risultati col battito cardiaco si ottengono i dati ricercati.
Sapevo, in tutta onestà, di non essere in forma; inoltre da sempre ho valori bassi di soglia e un cuore che parte a 55/60, ma che nel giro di un paio di Km. sale già a 140 per poi stabilizzarsi intorno ai 175 e lì rimane fino alla fine della corsa.
Nonostante le premesse, comunque, è stato come compiere 40 anni con due anni di anticipo. I risultati non sono certo dei migliori e le velocità relative, nonché i tempi finali previsti sono alti (seppure in linea con le mie ultime prestazioni). Certo molto dipende dal fatto che da 9 mesi a questa parte mi sto allenando poco e male, senza riuscire a seguire come si deve la tabella stilata dal mio guru e senza riuscire anche a portare a termine alcune gare. Mi accorgo già in allenamento che non va bene; l’autonomia è scarsa e la velocità e fluidità di corsa ne risentono.
Adesso è il caso, forse, di ripensare un po’ la tabella e per quello ho già mandato tutto al coach. Per il resto devo tornare alle origini, nel senso di tornare a correre molti fondi lenti e medi per cercare di alzare la soglia anaerobica.
Stasera primo fondo lento (12K), domenica lungo da 18K spezzato tra i 10K della missione marziana e altri 8/10 che farò al Parco di Trenno.

23 marzo 2010

New shoes

Hey, I put some new shoes on,
and suddenly everything is right,
I said, hey, I put some new shoes on and everybody's smiling,
it so inviting…


Paolo Nutini – New Shoes

Ero alla ricerca di un nuovo paio di scarpe da affiancare alle attuali ASICS 2140, che stanno per arrivare a fine corsa. Avendo preso un anno sabbatico dalla maratona, ho pensato fosse una buona idea prendere due scarpe, un paio per allenamenti e corse lunghe, l’altro più leggero per le gare brevi e le ripetute.
Quanto al primo modello, la scelta è caduta infine sulle New Balance MR760ST, per il modello “light” ho invece optato per le Nike LunarGlide+ 2.
Per le New Balance, ho colto al volo l'occasione di una visita di lavoro al New Balance Store di Roma per provare i modelli della casa inglese. Dopo tanti anni sono tornato ad assaporare la calzata avvolgente e fasciante, ma comoda di New Balance. Una calzata che mi ha sempre dato grande confort, ma che a causa
di un certo scadimento della qualità delle ultime collezioni NB avevo lasciato da parte.
Il primo test su strada (e, in parte, su pista) è stato al Trofeo Sempione. Ottimo feeling, reattività molto buona nonostante si tratti di un modello A4 (stabile) e rullata davvero intuitiva. Il peso dichiarato è di 350 gr. che sulla bilancia di casa sono poi risultati essere 356 gr. reali (misura 44,5).

La tomaia è in mesh e pelle sintetica, molto traspirante, mentre l’inteno è in tessuto “Phantom Liner” senza cuciture con rivestimento “Lightning dry” per una rapida asciugatura. L'intersuola è realizzata in ABZORB accoppiata alla nuova tecnologia “N-ERGY” posta sotto tutto il piano d'appoggio. Classica la mescola del battistrada realizzata in gomma mista dura, morbida e al carbonio.
New Balance consiglia la 760 per il runner con appoggio in leggera e moderata pronazione e per le lunghe e lunghissime distanze.
In effetti, per le distanze sotto la mezza maratona, sto seriamente valutando l’acquisto di una calzatura più leggera per quanto protettiva; mentre per la mezza e gli allenamenti ho sicuramente trovato un modello che riesce a coniugare al meglio tecnica, qualità e prezzo.

Sempre una visita di lavoro mi ha portato da C.R. Sport a Milano per affidarmi ai consigli di Marta. Avevo già in mente di provare le LunarGlide incuriosito dal concetto innovativo e molto promettente del Dynamic Support. Ho avuto modo di poterle provare durante la prima uscita di Run for Fun a Milano e il feeling è stato immediato.
Trovare una scarpa che riesca ad unire leggerezza e supporto (dato che sono un pronatore) non è facile ma la casa di Beaverton è riuscita nell’impresa.
Nike ha creato una nuova piattaforma, denominata “Dynamic Support”, che ha utilizzato per la prima volta proprio sulla LunarGlide+.

Il Dynamic Support permette ai modelli nei quali è integrato (LunarGlide+, LunarElite+ e LunarSwift+) di fornire un livello di sostegno adatto sia per i supinatori sia per i moderati pronatori. Il sistema si adatta istantaneamente alle modalità con cui il piede tocca il terreno per offrire maggiore sostegno quando più serve, ad esempio alla fine di una lunga corsa. Si adatta anche alle esigenze di ogni singolo piede; di conseguenza non si dovrà più scegliere tra il sostegno e ammortizzazione.
La tomaia è realizzata in “Flywire” molto leggero e resistente e, combinata alla tecnologia “LunarLite”, offre ammortizzazione e capacità di reazione per tutto il piede.
La struttura della scarpa è stata semplificata, adottando una talloniera esterna sagomata, per un maggiore livello di calzabilità, e il sistema “Nike Natural Motion Engineering” all’intersuola, che favorisce il movimento naturale del piede. Infine, coste in microfibra sintetica sono state applicate solo dove necessario e saldate tramite ultrasuoni per eliminare anche la più remota possibilità di irritazione del piede.
Fin qui la teoria e i comunicati stampa, ma nella vita reale le promesse sono mantenute? Ebbene si, devo ammettere che sono riusciti a stupirmi (in positivo). La scarpa sulla bilancia fa registrare 299 gr. sfiorando quindi la quota psicologica dei 3 etti, ma mantiene le virtù promesse.
Il primo test in allenamento sono state una serie di ripetute (10x400 a 4’/Km + 10x300 a 3’45”/Km), in gara penso che il debutto sarà ad aprile al Trofeo città di Seveso.

22 marzo 2010

IV Scarpa d’Oro Half Marathon

Eliana Patelli e Mehdi Khelifi firmano un'edizione da record

Pioggia sì, ma soprattutto di record per la IV edizione della Scarpa d’Oro Half Marathon di Vigevano. Dopo aver segnato nei giorni scorsi il nuovo primato di iscritti (1552), la gara che si è disputata quest’oggi non ha tradito le attese grazie ad una competizione partecipata, emozionante e soprattutto di ottimo livello tecnico.
Tra le donne, Eliana Patelli (Atletica Valle Brembana) fare gara a sé sin dalle prime battute, chiudendo alla fine con un ottimo 1h19’43”. Più staccate, ma comunque al traguardo con buoni riscontri, anche le altre atlete: Paola Testa (Italgest Athletic Club) seconda in 1h21’30” e Donatella Vinci (Road Runners Club Milano) che ha chiuso terza in 1h21’50”, soffiando il podio per un solo secondo a Simona Stefania Baracetti (N. Atl. Varese) quarta in 1h21’51”.
Diverso ma ugualmente emozionante l’andamento della gara maschile, dove si è aggiudicato la prova il tunisino Mehdi Khelifi, segnando il nuovo record della corsa in 1h06’52” e battendo il compagno di fuga Lahcen Mokrai (1h06’54”) dopo un’intensa quanto bellissima volata finale che ha visto infiammare il pubblico dello stadio “Dante Merlo”. A completare un tris tutto africano si è piazzato terzo il tunisino Ridha Chihaoui (1h08’29”), che ha relegato fuori dal podio il vincitore della passata edizione Corrado Mortillaro (1h08’32”), ed a seguire il vincitore dell’edizione 2006 Marco Brambilla (1h08’33”) ed il sempreverde Davide Milesi (1h08’37”).
Il vostro Trop Runner, sfiancato dal duro lavoro di montare lo stand di Runner's World e di essere in ballo dalle 5:30 del mattino (!) si è ritirato al 15° Km. non avendo più una singola goccia di energia in corpo.


Si chiude dunque alla grande anche questa edizione della Scarpa d’Oro Half Marathon. Anche questa volta i numerosi partecipanti hanno dimostrato di apprezzare il suggestivo percorso di gara e soprattutto la perfetta organizzazione dell’evento, che non ha per nulla sofferto della fine pioggia caduta durante tutta la mattinata. Basti pensare che, su 1439 partenti ufficiali, hanno chiuso la loro gara ben 1416.

19 marzo 2010

Dow Live Earth Run for Water

Una corsa per l’acqua: da Milano a New York, da Buenos Aires a Singapore, da Città del Capo a Los Angeles, da Hong Kong a Londra. Sono solo alcune delle città che, nei cinque continenti, ospiteranno l’evento “Dow Live Earth Run for Water”, un progetto lanciato da Live Earth, la società fondata da Kevin Wall in collaborazione con Al Gore, per realizzare la più vasta iniziativa mai registrata prima, a livello mondiale, per contribuire a combattere la crisi idrica globale.
Una coalizione di 20 organizzazioni non governative, tra le quali la LVIA è l’unica italiana, sostenute da celebrità di tutto il mondo, si occuperà dell’organizzazione dell’evento, fissato per il 18 aprile 2010, che consiste in una serie di corse e camminate di 6 Km (la distanza media che donne e bambini percorrono quotidianamente per andare a prendere l’acqua), che si svolgeranno nell’arco di 24 ore in 192 Paesi, parallelamente a concerti ed attività educative sull’acqua per stimolare la formazione di un movimento globale che aiuti a risolvere la crisi idrica.
Sandro Bobba, Presidente LVIA spiega: “LVIA partecipa e sostiene l’iniziativa perché crediamo che l’acqua sia il primo dei diritti umani. Questo è il primo dei settori in cui la LVIA si è adoperata fin dall’inizio in Africa e con le popolazioni africane, dal 1966. La crisi idrica è una questione globale la cui risoluzione non può essere solo delegata ad altri. Dipende da ognuno di noi”. LVIA insieme a Live Earth esorta a iniziare a risolvere il problema oggi, correndo in una corsa del programma Dow Live Earth Run for Water, risparmiarmiando acqua, donando fondi per sostenere progetti volti al diritto di accesso all'acqua potabile e prendendo posizione firmando la petizione di Live Earth.
Per l’Italia il Dow Live Earth Run For Water si svolgerà il prossimo 18 aprile all'Idroscalo di Milano, lungo il percorso di 6 Km che si sviluppa attorno al bacino artificiale. L'obiettivo è di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla scarsità d'acqua nel mondo e spingere le persone a supportare questa causa. Partecipando alla 6 Km agonistica o alla non competitiva (sulla medesima distanza) ci si potrà rendere conto di quanto difficile sia per le persone che vivono nei paesi senz'acqua reperire questa risorsa fondamentale.
Potete trovare tutte le informazioni sul sito Live Earth, le iscrizioni si possono effettuare online sul sito Active al costo di 10 Euro (medesimo prezzo per entrambe le corse).
Le quote di iscrizione in Italia contribuiranno a sostenere il progetto LVIA in Kenya per garantire a 15.000 persone la possibilità di avere accesso all’acqua pulita e potabile nel proprio villaggio. Le attività prevedono la realizzazione di una rete idrica attraverso il prolungamento di due acquedotti, ma anche la costruzione di serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana e piccoli bacini in grado di raccogliere e riutilizzare l’acqua che scorre a bordo strada durante la stagione delle piogge. Il progetto, che vede la collaborazione del Water Program Coordination Office della Diocesi di Meru, ha ricevuto un cofinanziamento dell’Unione Europea. Ora, per continuare i lavori, sono necessari ulteriori fondi e contributi della società civile.

16 marzo 2010

Changes

I still don't know what I was waiting for
And my time was running wild
A million dead-end streets
Every time I thought I'd got it made
It seemed the taste
was not so sweet.
So I turned myself to face me
But I've never caught a glimpse
Of how the others must see the faker
I'm much too fast to take that test.


D. Bowie – Changes (1971)

Changes, ovvero cambiamenti. E’ stato e, in parte lo è ancora, un periodo particolarmente travagliato della mia vita.
Ci sono momenti in cui la vita ti presenta il conto e volente o nolente devi passare alla cassa e pagare. Non accetta carte di credito, solo contanti e se sei un po’ a corto… beh puoi anche provare a chiedere un prestito ma poi ci saranno gli interessi.
La mia vita è stata rivoluzionata, ho dovuto cambiare lavoro e sono stato fortunato ad aver trovato una persona speciale che mi ha accolto e dato fiducia e mezzi per poter ripartire. Gli impegni sono tanti e gravosi, si susseguono veloci e alle volte manca il tempo per rifiatare, ma la scarica di adrenalina che ne deriva è sufficiente per arrivare fino in fondo.
Ci sono e ci saranno rinunce da fare e compromessi cui sottostare, ma ho scelto di scommettere su me stesso e spero di vincere.
La salute adesso si è (quasi) sistemata: sembrava un bruttissimo orco uscito da un libro di Tolkien mentre, per fortuna, si è rivelato essere un piccolo quanto fastidioso esserino da eliinare. Sperando che non ritorni a farmi visita…
La notizia mi ha sconvolto, ho faticato a riprendermi dallo choc ma poi ho deciso di dare una svolta alla mia vita e via, sono ripartito da zero. Adesso le cose si sono rimesse in moto, fortunatamente tutto gira per il verso giusto e io sono più tranquillo e in pace con me stesso e col mondo.
Presto tornerò anche ad essere un po’ più attivo sul blog e nel segnalarvi novità dal mondo del running e non solo. Tra l’altro ho avuto la fortuna sfacciata di poter coniugare lavoro e passione.

Vi segnalo, in chiusura di questo post un po’ criptico, che domenica sarò a Vigevano per la Scarpa d’Oro Half Marathon, poi il il 28 l’appuntamento marziano con la Stra-Marziana, in preparazione della Milano City Marathon, che quest’anno promette molto e spero inizi ad essere apprezzata dai miei concittadini (io correrò la mezza).
A prestissimo, dunque, più forte e pimpante che mai. Almeno spero :-)
Il vostro Claudio “Trop Runner”

15 marzo 2010

(quasi) buona la prima

Si è svolta ieri la prima tappa del circuito Corrimilano, che come al solito è stata inaugurata dal Trofeo Sempione.
E’ una 10K che si corre all’interno del Parco Sempione di Milano, uno dei principali polmoni verdi della città e terreno di allenamento di moltissimi runner meneghini.
Il percorso è variato rispetto alla scorsa edizione, partenza fuori dall’Arena e lancio lungo la strada; peccato per l’imbuto provocato dal passaggio attraverso il cancello di ingresso al parco: dopo 200 metri ingorgo totale e qualche mugugno soprattutto nelle retrovie. Passato il collo di bottiglia del cancello, il percorso si è snodato attorno all’Arena per rientrare nel parco e svilupparsi al suo interno con numerose curve e controcurve e saliscendi. Non è certo un percorso adatto al proprio personale, ma impegnativo e ottimo come allenamento veloce.
Il mio crono finale, in 55’, è buono o quasi tenendo presente che non mi sto assolutamente allenando bene e con continuità e pensando al percorso. Diciamo che vale tranquillamente un risultato intorno ai 50’ su un percorso scorrevole e, in quest’ottica, l’obiettivo di stare sotto i 45’ a fine anno (Trofeo Montestella).
A correre il Trofeo Sempione, tra gli altri, c’erano diversi V.I.P. (Very Important Podisti) da Fabio Maderna a Fabrizio Cosi, da Fulvio Massini a Antonio Capasso, Manuela dell’organizzazione Scarpa d’Oro scorata dal fidanzato. Per la cronaca hanno vinto Anna Maria Mazzetti (Friesian Team – 35’44”) e Abdellah Haidane (Nuova Atletica Fanfulla Lodigiana – 30’48”).
Sempre presenti al Corrimilano, di cui sono media partner, Marco Marchei e Vittorio Nava di Runner’s World con gazebo stracarico di guide e volantini (anche di esosport grazie al sottoscritto). Buono il ristoro finale, adeguato alla gara e al numero dei partecipanti (circa 1100).
Prossima tappa del circuito il 25 aprile a Seveso col Trofeo omonimo.