Pedali, Pedoni e Pendolari uniti per la prima Critical Mass a piedi della storia.
Sarà il 4 maggio a Milano la manifestazione indetta dalla rete per la Mobilità Nuova, un’alleanza di cittadini e associazioni che chiedono che le politiche di trasporto mettano al centro i bisogni delle persone e non più soltanto il diritto all’uso dell’automobile privata.Obiettivo della manifestazione: indicare “ l’esigenza di rivedere la destinazione delle risorse economiche pubbliche sul sistema trasporti, al momento distribuite senza tenere conto delle reali esigenze di chi si sposta in Italia”.Mentre il 97,2% della popolazione italiana si sposta al’interno delle aree urbane e per brevi tragitti, lo stato destina il 75% delle risorse pubbliche al soddisfacimento della domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 km) [fonte Legambiente].
Promotori della manifestazione e della Rete per la Mobilità Nuova sono blogger e attivisti della campagna/movimento #salvaiciclisti che lo scorso 28 aprile convocarono ai Fori Imperiali 50 mila persone, dando vita ad una bicifestazione in contemporanea con Parigi, Londra ed Edimburgo. Anche quest’anno si seguirà lo stesso schema già adottato dalla campagna #salvaiciclisti: un’intensa attività di evangelizzazione attraverso Twitter (hashtag di riferimento #mobilitanuova) e Facebook.“La forte esperienza di coinvolgimento civico che l’esperienza #salvaiciclisti è riuscita a risvegliare, e la parallela totale assenza del tema della mobilità nella campagna elettorale appena trascorsa hanno dimostrato l’esigenza di tornare in piazza per dimostrare che le politiche dei trasporti non sono degli aspetti secondari nella gestione della cosa pubblica”, fanno sapere i promotori.Il corteo del 4 maggio prenderà il via dopo un concentramento in Piazza duca d’Aosta di fronte alla Stazione Centrale a Milano, un luogo estremamente simbolico ed evocativo, per poi altrettanto simbolicamente riprendersi le strade della città attraverso una “critical mass” a piedi. La rievocazione del concetto di massa critica, cara ai movimenti del ciclismo urbano, non è casuale: i cittadini che in Italia si spostano utilizzando le proprie gambe, i mezzi pubblici o la bicicletta sono una maggioranza non consapevole di esserlo. Solamente se queste categorie riusciranno a creare una massa critica, dimostrando consapevolezza di sé, potranno riuscire a modificare l’attuale, obsoleto sistema di trasporti.
LA MOBILITÀ NUOVA
“La Mobilità Nuova – si legge nel manifesto presente sul sito – è un paradigma di gestione dei flussi che ridefinisce i criteri di efficienza e le priorità, assegnando un peso maggiore a indicatori come la sicurezza, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l’equità sociale, la salvaguardia del territorio”. E ancora: “La Mobilità Nuova sostituisce un sistema caotico, casuale e diseconomico, quello autocentrico, con uno ad alta intermodalità in grado di generare un considerevole risparmio sia per i singolo cittadino che per la comunità. Spostamenti rapidi e coordinati, una minore incidentalità e una migliore qualità della vita hanno ricadute positive a ogni livello, dall’economia familiare fino alla spesa pubblica”. Che il momento sia maturo per un forte cambiamento modale è rivelato anche dalla costante picchiata delle vendite di automobili, ormai stabilmente intorno al -20% in Europa: secondo i promotori della Rete “non si tratta solo di crisi economica ma anche di crisi affettiva e di senso: è ormai evidente che l’auto privata non sia più l’aiuto che fu negli anni ‘60 del secolo scorso, e si è trasformata in un problema occupazionale e sociale”.
LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
A partire dal giorno successivo alla manifestazione del 4 maggio, obiettivo della Rete per la Mobilità Nuova sarà la raccolta di un milione di firme per modificare l’allocazione delle risorse pubbliche destinate alla mobilità attraverso una legge di iniziativa popolare.
Per contatti e informazioni:
Alberto Fiorillo: tel. 349.4597846
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