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2 ottobre 2008

Brooks Adrenaline GTS 8 – l’analisi

Dovendo pensionare per raggiunti limiti chilometrici le Asics Kayano 13, dopo un po’ di ricerca la scelta, come ho scritto in precedenza, è caduta sulle Brooks GTS 8. Dopo averci corso circa 150 Km, le sensazioni sono buone; il sistema antipronazione è davvero ottimale per le mie caratteristiche, mentre reputo un po’ duro il plantare interno. Forse perché mi ero abituato alle pantofole di casa Asics…
Veniamo ora alla disamina della scarpa, parte per parte, iniziando con una piccola premessa.
La scelta delle calzature per correre deve essere ponderata e, possibilmente, coadiuvata dal consiglio di un esperto. Valutare l’appoggio del piede è un fattore importante, visto che influenza la scelta della scarpa, e conoscere la scarpa ci permette di poter scegliere con maggiore competenza.
TOMAIA
La tomaia è la struttura della scarpa. Le caratteristiche fondamentali sono forma, materiali e composizione. Nella GTS la tomaia è realizzata in Element™, un tessuto mesh che favorisce la dispersione di calore e umidità favorendo la ventilazione. Consente una buona libertà di movimento, pur contenendo in maniera efficace tutto il piede; l’allacciatura segue in maniera naturale il collo del piede, permettendo diverse regolazioni soprattutto nelle ultime asole.
INTERSUOLA
L'intersuola è la parte della scarpa tra tomaia e battistrada, da cui deriva il passaggio del carico tra piede e suola e la risposta dal terreno al piede. Il materiale utilizzato da Brooks è il “MoGo”, una mescola composta da una struttura a polimeri che garantisce durata più elevata rispetto alla tradizionale EVA. La bassa densità della mescola, rende il MoGo più leggero e anche meno suscettibile alla variazione di temperatura uniformandone il comportamento in condizioni di grande caldo o freddo con una differenza massima di soli 0.15 pa. Recentemente Brooks ha sviluppato una nuova versione della mescola, denominata “Bio MoGo”, che risulta essere molto più biodegradabile rispetto alla precedente. Mi auguro che le future versioni della GTS (e tutta la gamma Brooks) ne siano dotate presto.
Per quanto riguarda i sistemi anti-pronazione, la GTS è dotata del sistema PDRB™ (Progressive Diagonal Rollbar) definito da Brooks come “Il sistema antipronazione più evoluto al mondo”. È costituito da un inserto a doppia densità, posizionato nella zona mediale interna dell’intersuola, studiato per controllare la velocità di pronazione, che viene ridotta gradualmente consentendo un movimento di ammortizzamento biomeccanicanicamente corretto.
SUOLA
La suola è la parte a diretto contatto col terreno ed è sottoposta a varie sollecitazioni quali abrasione, flessione e trazione.
Per la suola Brooks ha utilizzato l’HPR (High Performance Rubber), gomma ad altissima densità in grado di fornire la massima trazione e durata; ad essa è stata accoppiata una gomma ad alta resistenza all’abrasione nelle zone di maggiore usura.
Inoltre, nella costruzione della suola, è stato utilizzato il sistema denominato “Pod Tec” che consente il movimento naturale del piede e la giusta stabilità attraverso lo studio delle linee di flessione e delle forme dell’intersuola.
AMMORTIZZAMENTO
L’ammortizzazione è il cuore della scarpa. I vari sistemi adottati sono posizionati all'interno dell'intersuola, formando la componente indispensabile dei modelli da corsa.
Le GTS sono dotate del sistema Hydroflow®, posizionato nel tallone e nell’avampiede. Le linee di flessione consentono alla scarpa di seguire il naturale movimento del piede dalla fase di contatto alla fase propulsiva. In quest’ultima fase il sistema anteriore e l’intersuola forniscono massimo ammortizzamento ed elevata reattività. Attraverso la pressione della camera centrale l’olio siliconico (si veda l'illustrazione accanto) viene compresso nei canali radiali e sospinto nell’anello esterno che una volta gonfiato funge da stabilizzatore del tallone. Sollevato il tallone l’involucro plastico del serbatoio centrale riprende la sua forma riempiendosi d’olio, pronto per l’impatto successivo. All’avampiede il runner impatta sul suolo accumulando energia utile per la successiva fase propulsiva; le linee di flessione permettono al piede di muoversi anatomicamente senza disperdere la propria energia elastica mentre il sistema HydroFlow® e l’intersuola consentono l’appropriato assorbimento dell’impatto.
Un inserto termoplastico posizionato nella zona mediale della suola (DRB Accel™) assicura il controllo della torsione del piede. È composto da due parti separate e differenti per rigidità. Il materiale interno è, quindi, più rigido ed aiuta a stabilizzare l’appoggio mentre all’esterno è più morbido per non compromettere l’ammortizzamento.
COMMENTO FINALE
Bene, bravo, 7+ (cit.) Sono davvero soddisfatto delle GTS, speravo di potermi permettere un modello A3, o un A4 un po’ più leggero ma l’analisi del piede è stata impietosa. Comunque sia, calzano veramente comode, non stringono e sono miracolosamente spariti tutti quei piccoli dolorini che l’usura delle Kayano 13 aveva fatto apparire. Come scritto, le trovo un filo troppo rigide rispetto alle giapponesi, ma la comparazione è fatta con scarpe con quasi 900 Km. sulle scarpe rispetto ad un paio nuovo di zecca o quasi…
Per il futuro sto seguendo da vicino le novità di Saucony, ultimamente molto attiva, e la nuova categoria “guidance” di Brooks. Ma è ancora presto per parlarne, credo non prima di febbraio (in vista delle maratone di primavera a Roma e Londra).
NOTA: Segnalo un articolo di Giorgio Rondelli su Top Training relativo alla scelta delle scarpe e il sito Brooks USA per ulteriori approfondimenti.

5 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Dieci anni fa le Brooks te le tiravano dietro per poche lire.
E nessuno le comprava perchè costavano troppo poco. Sono sempre state al livello delle altre. Oggi vanno per la maggiore.
Spero che ti ci trovi OK

Ribichesu Davide ha detto...

Wow..devo ancora imparare tanto in fatto di scarpe..ciao

Mic ha detto...

Ho sempre sentito parlare bene delle brooks in generale e delle adrenaline in particolare, anche se non le ho mai avute. Provandole in negozio mi sono sembrate però abbastanza pesanti e con un supporto che da grande stabilità, ma la rende poco flessibili. Anche se è un'opinione fatta in 5 minuti. La rivista scarpe la indica con un peso piuttosto leggero, ma sarei curioso di verificare: infatti mi pare che i pesi indicati siano in granparte sballati. Così, giusto x curiosità indico i pesi riporatti da scarpe di qualche scarpa A4 e poi quelli misurati da me. Scarpe misura il numero 9, o 9,5 mentre io il 10,5, ma gli errori sono lampanti lo stesso!: Asics GT2120, mizuno w inspire4: 340 e 318 di scarpe contro i miei 341,346g. Tutto questo solo per dire che credo che le adrenaline siano + stabili e pesanti di altre A4, tipo asics GT, nike strukture, ecc. e quindi adatte a atleti con difetti di iperpronazione evidenti.

Claudio ha detto...

@Mic le mie pesano esattamente 372 gr. (misura 11)

Simone ha detto...

Bel post, molto utile!!!

Ho le Adrenaline GTS 8, da 150km e le trovo ottime come comoditá. Ho il destro pronatore e per ora erano le uniche provate che lo sistemavano.
Per ora non ho avuto sensazioni di "pesantezza", vabbé che ho sempre corso con A3, solo qualche maratona con A2!

Le mie numero 43 europeo pesano poco piú di 300 grammi, sui 320-330 (la mia bilancia purtroppo non é precisissima)