Siamo ormai giunti alla 6° edizione del Trofeo Montestella, gara che rientra tra le classiche meneghine d’autunno. Anno dopo anno questa competizione si arricchisce e cresce sia nel numero dei partecipanti sia (cosa a mio avviso più importante) nell’organizzazione.
La gara fa parte del circuito “Corrimilano”, una serie di corse su varie distanze che prevedono un meccanismo a punti per le società che vi partecipano basato sui risultati degli atleti in gara; inoltre è valida quale 4a prova Campionato Provinciale Master su strada e Criterium Amatori Fidal.
L’albo d’oro del Trofeo vede i seguenti vincitori (donne/uomini):
2007: Margaret Okayo (34'58”) / Kimurer Kemboi (29'24”)
2006: Elisa Desco / F. Mascheroni
2005: F. Andreucci / M. Pegoretto
2004: E. Kurko / A. Elhaim
2003: Jepchumba / Kimutai
Prima di passare alla cronaca della gara, una breve lezione di storia milanese. Il “Montestella” nel paesaggio pianeggiante della città è l'unica altura di rilievo, ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una formazione naturale. È invece una collina artificiale, formata inizialmente con l'accumulo di macerie provocate dalle bombe della II Guerra Mondiale e con materiale proveniente dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, spianati dopo il 1945. Ideatore del parco fu l'architetto Piero Bottoni, che lo dedicò alla moglie Stella, da cui appunto prende il nome. Secondo il progetto originario, la montagnetta avrebbe dovuto essere ancora più alta, ma per ragioni di sicurezza dei vicini edifici, fu limitata agli attuali 170 metri.
Chiusa la parentesi culturale, eccovi la cronaca della mattinata...
La partenza della gara è fissata alle 9.30, con ritrovo dalle 8.00 per il ritiro pettorale e pacco gara. Arrivo tranquillo vicino al quartier generale della gara, c’è un ampio parcheggio, ma si riempie in un baleno. Per fortuna sono in moto… È la prima volta che partecipo al Trofeo e non ho mai corso mai qui perché è distante da casa; mi cambio e lascio la borsa al deposito dopo aver salutato il gruppo Road intento a distribuire pettorali. Il pacco gara è discreto, a fronte degli €8 di costo ci si ritrova tra le mani:
* Maglia tecnica Diadora
* Una copia di Runner’s World (media partner della manifestazione)
* Barattolo di bicarbonato (per i pediluvi di Lucky73)
* Bottiglietta di integratore + bottiglietta d’acqua
Si sfrutta una scuola per la logistica e ci sono ampi spogliatoi, una zona ritiro pettorali altrettanto ampia e il deposito borse. Uniche note stonate i bagni (almeno quello maschile: la puzza è da svenimento e i lavandini sono senza acqua. No comment).
Dopo un po’ di riscaldamento e di stretching ci si prepara alla partenza. Inizialmente Silvio Omodeo, speaker dell’evento, comunica che si deve passare sotto il gonfiabile per attivare il chip; peccato che la zona partenza sia una strada molto larga e il gonfiabile sia strettissimo. In realtà poi ai lati si riesce a passare lo stesso sul tappeto per attivare il chip e tutto fila abbastanza liscio.
Con ancora nelle gambe il lungo di ieri mattina (25 Km. a ritmo gara), me la prendo molto comoda e inizio a correre senza preoccuparmi di quanti mi sorpassano. Alla fine mi accodo al gruppetto Road, col buon Bico a fare da lepre. Peccato che la nostra lepre scoppia al 3° Km. (trasformandosi seduta stante in una lepre… in salmì) e il suo posto viene inizialmente preso dal segretario Elio “Segrelio” Pravettoni. A metà gara aumento un po’ il passo, visto che le gambe promettevano bene e non ero per nulla stanco. Stabilmente intorno ai 5’/Km. ho chiuso la gara in 54’44” RT con una media di 5’28” e 776 su quasi 900 partenti. Non un risultato da incorniciare, lo so, ma meglio di quanto previsto e, anzi, con un pizzico di rammarico per aver fatto metà gara col freno a mano tirato.
Bello l’arrivo interno alla scuola, con un passaggio su fondo sterrato ma molto compatto; peccato per la curva quasi a 180° da fare… All’arrivo il secondo piccolo neo della gara: un ristoro certo non all’altezza delle gare precedenti (soprattutto la “Corrilambro”). Io avevo mio papà che mi ha portato una banana e avevo con me il beverone per il recupero (Enervit R2). Anche qui niente medaglia per i finisher, ma la maglietta è davvero una bella maglia anche se il colore è un po’ come dire… particolare!
Per dovere di cronaca i primi tre donne/uomini:
1 Daniela Peterlini (Calcestruzzi Corradini Excels.) 35’04”
2 Siham Laaraichi (B.R.C. Castiglione d’Adda) 36’00”
3 Claudia Gelsomino (Onda Verde Athletic Team) 37’29”
1 Rachid Amor (Pro Sesto Atletica) 30’20”
2 Rachid Jarmouni (Atletica Gavardo ‘90) 30’30”
3 Fabrizio Sutti (G.S. Fiamme Oro Padova) 30’40”
Tra i Road al traguardo (72 in totale) da segnalare:
* Donatella Vinci 147° generale, 4° donna e 1° di categoria MF35
* Lorenzo Bernardini 37° generale 3° di categoria TM
* Giorgio Baracchi 549° generale e 2° di categoria MM65
La gara fa parte del circuito “Corrimilano”, una serie di corse su varie distanze che prevedono un meccanismo a punti per le società che vi partecipano basato sui risultati degli atleti in gara; inoltre è valida quale 4a prova Campionato Provinciale Master su strada e Criterium Amatori Fidal.
L’albo d’oro del Trofeo vede i seguenti vincitori (donne/uomini):
2007: Margaret Okayo (34'58”) / Kimurer Kemboi (29'24”)
2006: Elisa Desco / F. Mascheroni
2005: F. Andreucci / M. Pegoretto
2004: E. Kurko / A. Elhaim
2003: Jepchumba / Kimutai
Prima di passare alla cronaca della gara, una breve lezione di storia milanese. Il “Montestella” nel paesaggio pianeggiante della città è l'unica altura di rilievo, ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una formazione naturale. È invece una collina artificiale, formata inizialmente con l'accumulo di macerie provocate dalle bombe della II Guerra Mondiale e con materiale proveniente dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, spianati dopo il 1945. Ideatore del parco fu l'architetto Piero Bottoni, che lo dedicò alla moglie Stella, da cui appunto prende il nome. Secondo il progetto originario, la montagnetta avrebbe dovuto essere ancora più alta, ma per ragioni di sicurezza dei vicini edifici, fu limitata agli attuali 170 metri.
Chiusa la parentesi culturale, eccovi la cronaca della mattinata...
La partenza della gara è fissata alle 9.30, con ritrovo dalle 8.00 per il ritiro pettorale e pacco gara. Arrivo tranquillo vicino al quartier generale della gara, c’è un ampio parcheggio, ma si riempie in un baleno. Per fortuna sono in moto… È la prima volta che partecipo al Trofeo e non ho mai corso mai qui perché è distante da casa; mi cambio e lascio la borsa al deposito dopo aver salutato il gruppo Road intento a distribuire pettorali. Il pacco gara è discreto, a fronte degli €8 di costo ci si ritrova tra le mani:
* Maglia tecnica Diadora
* Una copia di Runner’s World (media partner della manifestazione)
* Barattolo di bicarbonato (per i pediluvi di Lucky73)
* Bottiglietta di integratore + bottiglietta d’acqua
Si sfrutta una scuola per la logistica e ci sono ampi spogliatoi, una zona ritiro pettorali altrettanto ampia e il deposito borse. Uniche note stonate i bagni (almeno quello maschile: la puzza è da svenimento e i lavandini sono senza acqua. No comment).
Dopo un po’ di riscaldamento e di stretching ci si prepara alla partenza. Inizialmente Silvio Omodeo, speaker dell’evento, comunica che si deve passare sotto il gonfiabile per attivare il chip; peccato che la zona partenza sia una strada molto larga e il gonfiabile sia strettissimo. In realtà poi ai lati si riesce a passare lo stesso sul tappeto per attivare il chip e tutto fila abbastanza liscio.
Con ancora nelle gambe il lungo di ieri mattina (25 Km. a ritmo gara), me la prendo molto comoda e inizio a correre senza preoccuparmi di quanti mi sorpassano. Alla fine mi accodo al gruppetto Road, col buon Bico a fare da lepre. Peccato che la nostra lepre scoppia al 3° Km. (trasformandosi seduta stante in una lepre… in salmì) e il suo posto viene inizialmente preso dal segretario Elio “Segrelio” Pravettoni. A metà gara aumento un po’ il passo, visto che le gambe promettevano bene e non ero per nulla stanco. Stabilmente intorno ai 5’/Km. ho chiuso la gara in 54’44” RT con una media di 5’28” e 776 su quasi 900 partenti. Non un risultato da incorniciare, lo so, ma meglio di quanto previsto e, anzi, con un pizzico di rammarico per aver fatto metà gara col freno a mano tirato.
Bello l’arrivo interno alla scuola, con un passaggio su fondo sterrato ma molto compatto; peccato per la curva quasi a 180° da fare… All’arrivo il secondo piccolo neo della gara: un ristoro certo non all’altezza delle gare precedenti (soprattutto la “Corrilambro”). Io avevo mio papà che mi ha portato una banana e avevo con me il beverone per il recupero (Enervit R2). Anche qui niente medaglia per i finisher, ma la maglietta è davvero una bella maglia anche se il colore è un po’ come dire… particolare!
Per dovere di cronaca i primi tre donne/uomini:
1 Daniela Peterlini (Calcestruzzi Corradini Excels.) 35’04”
2 Siham Laaraichi (B.R.C. Castiglione d’Adda) 36’00”
3 Claudia Gelsomino (Onda Verde Athletic Team) 37’29”
1 Rachid Amor (Pro Sesto Atletica) 30’20”
2 Rachid Jarmouni (Atletica Gavardo ‘90) 30’30”
3 Fabrizio Sutti (G.S. Fiamme Oro Padova) 30’40”
Tra i Road al traguardo (72 in totale) da segnalare:
* Donatella Vinci 147° generale, 4° donna e 1° di categoria MF35
* Lorenzo Bernardini 37° generale 3° di categoria TM
* Giorgio Baracchi 549° generale e 2° di categoria MM65
Col mio papà dopo la gara...!
3 commenti:
Ora finalmente ho collegato, ci siamo salutati due volte senza capire chi eravamo :-)))
Sul pacco gara a me han dato anche 750g di bicarbonato Solvay (utilissimo per i pediluvi).
La maglietta invece è carina, ma lontana da quella dello scorso anno molto più bella e invernale.
Povero Bico era pieno di dolori alle gambe :-)). l'ho beccato all'arrivo.
Ottima cronaca, per me un'ottima gara!
Alla prossima!
P.S. Argh! Hai riportato l'errore del sito che non correggono mai...Margaret Huckaio...la bravissima e bellissima Margaret si chiama Okayo :-)))
@Lucky: la gara non mi è spiaciuta, ma a confermato il mio giudizio solo parzialmente positivo sul circuito. il prossimo anno ci sarò solo se necessario come allenamento.
Ciao! (correggo gli errori)
Passo a salutare i presenti di ieri… la prossima volta però dobbiamo fare un mini blogpoint… Buona gara, mi sembra fatta più o meno come volevi…
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