“The sun is high enough to start the day” come dicevano gli indiani (d’America), cioè il sole è alto abbastanza per iniziare la giornata. Potrebbe essere questa la frase che riassume la seconda edizione della non competitiva organizzata dalla Fondazione Coca Cola e pensata per chi bazzica nel variegato mondo della comunicazione. Questa primavera meneghina ci ha regalato prima temporali tropicali e poi caldo “africano” come si dice in questi casi; infatti il termometro è arrivato tranquillamente oltre i 30° e a beneficiarne sono stati tutti i partecipanti a questa gara partita alle 11, per una partenza “fresca”.
Una gara un po’ patinata, questa Media Running Challenge, con molti sponsor e una partecipazione abbastanza importante. La cornice era quella dell’Arena, un tempio dell’atletica che ultimamente (per fortuna) sempre più spesso viene prestato per le gare.
Molto buona l’organizzazione, puntuale e senza sbavature, merito probabilmente del patron della Pro-Sport Magnani. Solo un paio di segnalazioni per gli organizzatori per il prossimo anno: visto che si tocca sempre quota 1000 iscritti, sarebbe meglio prevedere almeno un banco extra per il ritiro pettorali e un ristoro logisticamente più ordinato. Ma sono davvero dettagli in una giornata davvero ben riuscita.
Ritiro il pettorale (numero basso, 21: credo che siano assegnati in ordine di iscrizione…) e mi danno una bella maglietta tecnica Adidas. Bianca e tappezzata di sponsor sul retro, mentre davanti c’è il logo dell’evento. Attacco subito il pettorale davanti e quello dei Podisti da Marte sulla schiena. Il caldo umido mi impone di iniziare a bere e prendo una bottiglietta ad uno degli stand. Ottima idea, sia perché l’acqua era fresca sia perché allo stand tutte le ragazze erano davvero meritevoli di più di uno sguardo…!
Scorgo la pagoda degli amici di Runner’s World e vado a vedere chi c’è. Incrocio il vicedirettore, Vittorio Nava, che mi dice che sarà in gara. Sono contento perché la schiena non gli aveva lasciato scampo alla Stramilano ed era parecchio abbacchiato. A poco a poco arrivano tutti gli altri della combriccola, da Magda Maiocchi a Corrado, dal Desert-man Dario “Daddo” Nardone (con uno splendido pantaloncino muccato), a Lino Garbellini e Simone Busetto, mentre Giulia presidia lo stand distribuendo copie omaggio.
Tanti i volti noti che incrocio sul prato dell’Arena: poco dopo arriva Manlio Gasparotto, alle prese con la sistemazione del logo del Gazzetta Running Team, c’è la redazione di podisti.net capitanata dalla strana coppia Lollini – Maderna (non chiedetemi chi fa Walter Matthau e chi Jack Lemmon...) e col fido Mandelli armato di digitale (ma come farà a sopportare questo caldo?) pronto a immortalare ogni dettaglio. Infine ritrovo il marziano Fabrizio con la venusiana Ilaria al seguito che completano il parterre de roi della gara.
Non competitiva si, ma fino ad un certo punto, perché si sa che comunque sia c’è sempre gusto a battere l’amico o il collega e i premi previsti per le varie categorie attirano non poco.
Personalmente, sapendo di non avere la benché minima chance di aggiudicarmi un premio, ho dirottato tutte le attenzioni alla madrina di quest’anno, Hellen Hidding e alle ragazze dello stand Powerade :-)
L’idea era di correre una gara tirata, cercando il personale e sfruttando una delle poche occasioni che avrò di correre una gara per il gusto di farlo. Il caldo, però, ha scombinato i piani. La partenza caotica, con moltissimi lenti davanti, mi ha fatto impiegare più del previsto per prendere il tempo. A poco a poco sono riuscito a prendere il ritmo desiderato, ma come detto il caldo ha avuto la meglio e ho dovuto rallentare. Alla fine il crono si è fermato a 25’21” di real time, che non è proprio quello che avevo preventivato, ma sono comunque contentissimo perché ho chiuso 173° su 800 arrivati (163° su 526 in categoria) e, comunque, ho fatto il mio personale.
All’arrivo medaglia e pacco gara per tutti. Non male il pacco, con una radio piccolina firmata “Radio Kiss Kiss”, un integratore, un pacchetto di biscotti, un po’ di carta varia. La borsa che conteneva il tutto era firmata Carpisa, sponsor della corsa.
Per la cronaca, in campo femminile la vittoria è andata a Monica Bonfanti (19'06"), seguita da Paola Felletti (Road Runners Club Milano! 20'05") e da Claudia Lucati (20'26"). Tra gli uomini, vittoria a Pietro Marzano (17'39"), seguito da Simone Busetto (Runner's World -17'57") e da Giovanni Grecchi (18'15"). Il Lollini ha battuto nettamente Maderna di quasi 6', Fabrizio Cosi ha chiuso con un ottimo 20’52” giungendo 35° al traguardo.
Una gara un po’ patinata, questa Media Running Challenge, con molti sponsor e una partecipazione abbastanza importante. La cornice era quella dell’Arena, un tempio dell’atletica che ultimamente (per fortuna) sempre più spesso viene prestato per le gare.
Molto buona l’organizzazione, puntuale e senza sbavature, merito probabilmente del patron della Pro-Sport Magnani. Solo un paio di segnalazioni per gli organizzatori per il prossimo anno: visto che si tocca sempre quota 1000 iscritti, sarebbe meglio prevedere almeno un banco extra per il ritiro pettorali e un ristoro logisticamente più ordinato. Ma sono davvero dettagli in una giornata davvero ben riuscita.
Ritiro il pettorale (numero basso, 21: credo che siano assegnati in ordine di iscrizione…) e mi danno una bella maglietta tecnica Adidas. Bianca e tappezzata di sponsor sul retro, mentre davanti c’è il logo dell’evento. Attacco subito il pettorale davanti e quello dei Podisti da Marte sulla schiena. Il caldo umido mi impone di iniziare a bere e prendo una bottiglietta ad uno degli stand. Ottima idea, sia perché l’acqua era fresca sia perché allo stand tutte le ragazze erano davvero meritevoli di più di uno sguardo…!
Scorgo la pagoda degli amici di Runner’s World e vado a vedere chi c’è. Incrocio il vicedirettore, Vittorio Nava, che mi dice che sarà in gara. Sono contento perché la schiena non gli aveva lasciato scampo alla Stramilano ed era parecchio abbacchiato. A poco a poco arrivano tutti gli altri della combriccola, da Magda Maiocchi a Corrado, dal Desert-man Dario “Daddo” Nardone (con uno splendido pantaloncino muccato), a Lino Garbellini e Simone Busetto, mentre Giulia presidia lo stand distribuendo copie omaggio.
Tanti i volti noti che incrocio sul prato dell’Arena: poco dopo arriva Manlio Gasparotto, alle prese con la sistemazione del logo del Gazzetta Running Team, c’è la redazione di podisti.net capitanata dalla strana coppia Lollini – Maderna (non chiedetemi chi fa Walter Matthau e chi Jack Lemmon...) e col fido Mandelli armato di digitale (ma come farà a sopportare questo caldo?) pronto a immortalare ogni dettaglio. Infine ritrovo il marziano Fabrizio con la venusiana Ilaria al seguito che completano il parterre de roi della gara.
Non competitiva si, ma fino ad un certo punto, perché si sa che comunque sia c’è sempre gusto a battere l’amico o il collega e i premi previsti per le varie categorie attirano non poco.
Personalmente, sapendo di non avere la benché minima chance di aggiudicarmi un premio, ho dirottato tutte le attenzioni alla madrina di quest’anno, Hellen Hidding e alle ragazze dello stand Powerade :-)
L’idea era di correre una gara tirata, cercando il personale e sfruttando una delle poche occasioni che avrò di correre una gara per il gusto di farlo. Il caldo, però, ha scombinato i piani. La partenza caotica, con moltissimi lenti davanti, mi ha fatto impiegare più del previsto per prendere il tempo. A poco a poco sono riuscito a prendere il ritmo desiderato, ma come detto il caldo ha avuto la meglio e ho dovuto rallentare. Alla fine il crono si è fermato a 25’21” di real time, che non è proprio quello che avevo preventivato, ma sono comunque contentissimo perché ho chiuso 173° su 800 arrivati (163° su 526 in categoria) e, comunque, ho fatto il mio personale.
All’arrivo medaglia e pacco gara per tutti. Non male il pacco, con una radio piccolina firmata “Radio Kiss Kiss”, un integratore, un pacchetto di biscotti, un po’ di carta varia. La borsa che conteneva il tutto era firmata Carpisa, sponsor della corsa.
Per la cronaca, in campo femminile la vittoria è andata a Monica Bonfanti (19'06"), seguita da Paola Felletti (Road Runners Club Milano! 20'05") e da Claudia Lucati (20'26"). Tra gli uomini, vittoria a Pietro Marzano (17'39"), seguito da Simone Busetto (Runner's World -17'57") e da Giovanni Grecchi (18'15"). Il Lollini ha battuto nettamente Maderna di quasi 6', Fabrizio Cosi ha chiuso con un ottimo 20’52” giungendo 35° al traguardo.
Un grazie di cuore a Roberto Mandelli, fotografo eccezionale che riesce sempre a riprendere chiunque alle gare, per le foto che allego.
Oggi seduta di potenziamento con gli elastici, da martedì si ricomincia con gli allenamenti che prevedono:
* martedì: fondo lento 10K + allunghi (with Lino Garbellini)
* mercoledì: 20 ripetute in salita + 5K fondo lento
* venerdì: 12K (8+4) + allunghi* domenica: 14 ripetute (200m.) in salita con recupero di 2’
* martedì: fondo lento 10K + allunghi (with Lino Garbellini)
* mercoledì: 20 ripetute in salita + 5K fondo lento
* venerdì: 12K (8+4) + allunghi* domenica: 14 ripetute (200m.) in salita con recupero di 2’
1 commento:
Ciao Claudio,
non ti ho visto ieri. Domani forse potrei farti compagnia sui 10k, a che ore vai?
Lino
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