Hey, I put some new shoes on,
and suddenly everything is right,
I said, hey, I put some new shoes on and everybody's smiling,
it so inviting…
Paolo Nutini – New Shoes
Ero alla ricerca di un nuovo paio di scarpe da affiancare alle attuali ASICS 2140, che stanno per arrivare a fine corsa. Avendo preso un anno sabbatico dalla maratona, ho pensato fosse una buona idea prendere due scarpe, un paio per allenamenti e corse lunghe, l’altro più leggero per le gare brevi e le ripetute.
Quanto al primo modello, la scelta è caduta infine sulle New Balance MR760ST, per il modello “light” ho invece optato per le Nike LunarGlide+ 2.
Per le New Balance, ho colto al volo l'occasione di una visita di lavoro al New Balance Store di Roma per provare i modelli della casa inglese. Dopo tanti anni sono tornato ad assaporare la calzata avvolgente e fasciante, ma comoda di New Balance. Una calzata che mi ha sempre dato grande confort, ma che a causa di un certo scadimento della qualità delle ultime collezioni NB avevo lasciato da parte.
Il primo test su strada (e, in parte, su pista) è stato al Trofeo Sempione. Ottimo feeling, reattività molto buona nonostante si tratti di un modello A4 (stabile) e rullata davvero intuitiva. Il peso dichiarato è di 350 gr. che sulla bilancia di casa sono poi risultati essere 356 gr. reali (misura 44,5).
La tomaia è in mesh e pelle sintetica, molto traspirante, mentre l’inteno è in tessuto “Phantom Liner” senza cuciture con rivestimento “Lightning dry” per una rapida asciugatura. L'intersuola è realizzata in ABZORB accoppiata alla nuova tecnologia “N-ERGY” posta sotto tutto il piano d'appoggio. Classica la mescola del battistrada realizzata in gomma mista dura, morbida e al carbonio.
New Balance consiglia la 760 per il runner con appoggio in leggera e moderata pronazione e per le lunghe e lunghissime distanze.
In effetti, per le distanze sotto la mezza maratona, sto seriamente valutando l’acquisto di una calzatura più leggera per quanto protettiva; mentre per la mezza e gli allenamenti ho sicuramente trovato un modello che riesce a coniugare al meglio tecnica, qualità e prezzo.
Sempre una visita di lavoro mi ha portato da C.R. Sport a Milano per affidarmi ai consigli di Marta. Avevo già in mente di provare le LunarGlide incuriosito dal concetto innovativo e molto promettente del Dynamic Support. Ho avuto modo di poterle provare durante la prima uscita di Run for Fun a Milano e il feeling è stato immediato.
Trovare una scarpa che riesca ad unire leggerezza e supporto (dato che sono un pronatore) non è facile ma la casa di Beaverton è riuscita nell’impresa.
Nike ha creato una nuova piattaforma, denominata “Dynamic Support”, che ha utilizzato per la prima volta proprio sulla LunarGlide+.
Il Dynamic Support permette ai modelli nei quali è integrato (LunarGlide+, LunarElite+ e LunarSwift+) di fornire un livello di sostegno adatto sia per i supinatori sia per i moderati pronatori. Il sistema si adatta istantaneamente alle modalità con cui il piede tocca il terreno per offrire maggiore sostegno quando più serve, ad esempio alla fine di una lunga corsa. Si adatta anche alle esigenze di ogni singolo piede; di conseguenza non si dovrà più scegliere tra il sostegno e ammortizzazione.
La tomaia è realizzata in “Flywire” molto leggero e resistente e, combinata alla tecnologia “LunarLite”, offre ammortizzazione e capacità di reazione per tutto il piede.
La struttura della scarpa è stata semplificata, adottando una talloniera esterna sagomata, per un maggiore livello di calzabilità, e il sistema “Nike Natural Motion Engineering” all’intersuola, che favorisce il movimento naturale del piede. Infine, coste in microfibra sintetica sono state applicate solo dove necessario e saldate tramite ultrasuoni per eliminare anche la più remota possibilità di irritazione del piede.
Fin qui la teoria e i comunicati stampa, ma nella vita reale le promesse sono mantenute? Ebbene si, devo ammettere che sono riusciti a stupirmi (in positivo). La scarpa sulla bilancia fa registrare 299 gr. sfiorando quindi la quota psicologica dei 3 etti, ma mantiene le virtù promesse.
Il primo test in allenamento sono state una serie di ripetute (10x400 a 4’/Km + 10x300 a 3’45”/Km), in gara penso che il debutto sarà ad aprile al Trofeo città di Seveso.
and suddenly everything is right,
I said, hey, I put some new shoes on and everybody's smiling,
it so inviting…
Paolo Nutini – New Shoes
Ero alla ricerca di un nuovo paio di scarpe da affiancare alle attuali ASICS 2140, che stanno per arrivare a fine corsa. Avendo preso un anno sabbatico dalla maratona, ho pensato fosse una buona idea prendere due scarpe, un paio per allenamenti e corse lunghe, l’altro più leggero per le gare brevi e le ripetute.
Quanto al primo modello, la scelta è caduta infine sulle New Balance MR760ST, per il modello “light” ho invece optato per le Nike LunarGlide+ 2.
Per le New Balance, ho colto al volo l'occasione di una visita di lavoro al New Balance Store di Roma per provare i modelli della casa inglese. Dopo tanti anni sono tornato ad assaporare la calzata avvolgente e fasciante, ma comoda di New Balance. Una calzata che mi ha sempre dato grande confort, ma che a causa di un certo scadimento della qualità delle ultime collezioni NB avevo lasciato da parte.
Il primo test su strada (e, in parte, su pista) è stato al Trofeo Sempione. Ottimo feeling, reattività molto buona nonostante si tratti di un modello A4 (stabile) e rullata davvero intuitiva. Il peso dichiarato è di 350 gr. che sulla bilancia di casa sono poi risultati essere 356 gr. reali (misura 44,5).
La tomaia è in mesh e pelle sintetica, molto traspirante, mentre l’inteno è in tessuto “Phantom Liner” senza cuciture con rivestimento “Lightning dry” per una rapida asciugatura. L'intersuola è realizzata in ABZORB accoppiata alla nuova tecnologia “N-ERGY” posta sotto tutto il piano d'appoggio. Classica la mescola del battistrada realizzata in gomma mista dura, morbida e al carbonio.
New Balance consiglia la 760 per il runner con appoggio in leggera e moderata pronazione e per le lunghe e lunghissime distanze.
In effetti, per le distanze sotto la mezza maratona, sto seriamente valutando l’acquisto di una calzatura più leggera per quanto protettiva; mentre per la mezza e gli allenamenti ho sicuramente trovato un modello che riesce a coniugare al meglio tecnica, qualità e prezzo.
Sempre una visita di lavoro mi ha portato da C.R. Sport a Milano per affidarmi ai consigli di Marta. Avevo già in mente di provare le LunarGlide incuriosito dal concetto innovativo e molto promettente del Dynamic Support. Ho avuto modo di poterle provare durante la prima uscita di Run for Fun a Milano e il feeling è stato immediato.
Trovare una scarpa che riesca ad unire leggerezza e supporto (dato che sono un pronatore) non è facile ma la casa di Beaverton è riuscita nell’impresa.
Nike ha creato una nuova piattaforma, denominata “Dynamic Support”, che ha utilizzato per la prima volta proprio sulla LunarGlide+.
Il Dynamic Support permette ai modelli nei quali è integrato (LunarGlide+, LunarElite+ e LunarSwift+) di fornire un livello di sostegno adatto sia per i supinatori sia per i moderati pronatori. Il sistema si adatta istantaneamente alle modalità con cui il piede tocca il terreno per offrire maggiore sostegno quando più serve, ad esempio alla fine di una lunga corsa. Si adatta anche alle esigenze di ogni singolo piede; di conseguenza non si dovrà più scegliere tra il sostegno e ammortizzazione.
La tomaia è realizzata in “Flywire” molto leggero e resistente e, combinata alla tecnologia “LunarLite”, offre ammortizzazione e capacità di reazione per tutto il piede.
La struttura della scarpa è stata semplificata, adottando una talloniera esterna sagomata, per un maggiore livello di calzabilità, e il sistema “Nike Natural Motion Engineering” all’intersuola, che favorisce il movimento naturale del piede. Infine, coste in microfibra sintetica sono state applicate solo dove necessario e saldate tramite ultrasuoni per eliminare anche la più remota possibilità di irritazione del piede.
Fin qui la teoria e i comunicati stampa, ma nella vita reale le promesse sono mantenute? Ebbene si, devo ammettere che sono riusciti a stupirmi (in positivo). La scarpa sulla bilancia fa registrare 299 gr. sfiorando quindi la quota psicologica dei 3 etti, ma mantiene le virtù promesse.
Il primo test in allenamento sono state una serie di ripetute (10x400 a 4’/Km + 10x300 a 3’45”/Km), in gara penso che il debutto sarà ad aprile al Trofeo città di Seveso.
1 commento:
Anch'io nel week end ho fatto acquisti...per la mara e gli allenamenti lunghi mi sono preso le mizuno wave rider 12, domani sarà "la loro prima volta"
Vanno ad affiancare le wave ultima, speriam in bene.
Per le ripetute utilizzo da un centinaio di km le Nike Skylon, come dicono tutti, sono davvero ottime.
ps: che lavoro fai di bello?
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