Nei prossimi dieci anni le donazioni di sangue potrebbero subire un drastico calo, mentre aumenterà il fabbisogno di trasfusioni ed emoderivati. “Nel 2020 si potrebbe avere una riduzione dei donatori fino all'8,7% e delle donazioni fino all'8,8%. A fronte di un aumento dell'età media dei cittadini, quindi dei pazienti che più usufruiscono di trasfusione. E questo proprio per una riduzione del numero dei giovani tra i 30 e i 55 anni, ovvero i potenziali donatori, che saranno circa un milione in meno”. L'allarme è del presidente della Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas), Aldo Ozino Caligaris, durante l'incontro al Senato in cui sono stati presentati i primi dati di un'indagine demografica realizzata dal Censis.
Dopo i 65 anni il numero dei donatori cala, sia per motivi fisiologici che per motivi clinici, visto che spesso devono affrontare malattie ed è proprio in questa fascia d'età che cresce il fabbisogno di terapie trasfusionali. L'equilibrio raggiunto è piuttosto fragile perché poggia in gran parte sui donatori delle regioni settentrionali e su quelli occasionali; “sarà fondamentale diffondere la cultura della donazione e coinvolgere le fasce di popolazione che finora non si sono impegnate molto su questo fronte, cioè i giovani, le donne e gli immigrati. La maggioranza dei donatori ha 40-45 anni e risiede nelle regioni settentrionali e le donne sono solo un quarto della popolazione dei donatori e questo non perché siano poco disponibili ma perché sono poco informate”. L'associazione lancia un appello in vista dell'estate, periodo sempre critico su questo fronte: “Invitiamo tutti, soprattutto i donatori abituali, a dare il loro sangue prima di partire per le vacanze. Ogni giorno ci sono oltre 9mila trasfusioni di globuli rossi e senza sangue si bloccano le operazioni d'urgenza, i trapianti e altri interventi utili alla salute di tutti.”
È possibile fare anche una donazione solo di plasma, attraverso apparecchiature che separano il sangue, restituendo al donatore i globuli rossi e le piastrine. Questo consente un minore impegno fisiologico a chi dona e una ripresa più rapida. Ma anche una maggiore resa, perché se ne può donare di più.
Sono donatore da oltre 15 anni e molti altri sportivi lo sono. Donare è un gesto che non costa assolutamente nulla se non un po’ di tempo; si può donare anche nel fine settimana e non ci sono particolari requisiti per iniziare.
E’ sufficiente essere in buona salute e non utilizzare farmaci particolari; comunque prima della donazione si viene sottoposti ad un’accurata visita medica.
Vi invito ad informarvi e, se possibile, anche a donare. Potete trovare tutte le informazioni necessarie sui siti delle associazioni AVIS, FRATES, FIDAS, informatevi direttamente presso il centro trasfusionale dell’ospedale più vicino a voi oppure chiedete ad un corridore dei gruppi podistici AVIS, non sarà difficile incrociarne uno ad ogni gara cui parteciperete!!
1 commento:
Ben fatto Claudio: questo appello deve raggiungere quanta più gente possibile, specialmente chi fa sport.
Se non ti offendi te lo rubo e lo ripubblico su running forum.
Ciao.
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