Brescia No Limits è una gara contro se stessi e contro i propri limiti. È una corsa in montagna a ostacoli sia artificiali sia naturali da correre in totale autosufficienza che si estende per quasi 20 Km tra le Prealpi bresciane della Val Carobbio, del monte Maddalena e del monte Cidneo. È un percorso unico per entrare in contatto con i quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria.
Si tratta di un evento che permette a chi partecipa di passare dalla corsa su strada al trail più impegnativo dove abilità e resistenza fisica vengono messe a dura prova e, se non vi spaventa la fatica, il divertimento è assicurato!
Il prossimo 3 luglio si svolgerà la terza edizione che, negli intenti degli organizzatori, vuole essere una sintesi con l'unione del meglio della prima e della seconda edizione.
Il percorso è immutato rispetto allo scorso anno, con l’affascinante passaggio tra le mura del Castello di Brescia dove si dovrà conquistare (letteralmente!!) l'antico bastione medioevale passando per gallerie e salite millenarie. Poi ci si dirigerà verso gli angoli più selvaggi del Parco Ducos 1 incantevole riserva naturale della città incontaminata, con flora e fauna lacustri, che sarà attrezzato con ponti tib
etani e passi del ghepardo. Le prove si terranno alla presenza di centinaia di tartarughe e oche selvatiche sotto la protezione e lo sguardo severo di sequoie centenarie.
Si passerà poi al parco Ducos 2, dove ci saranno le prove con le canoe, per poi dirigersi verso l'arrivo, che quest'anno, venendo incontro alle richieste dei partecipanti alle precedenti edizioni, prevederà alcune novità... diciamo solo che ci si rinfrescherà bene, molto bene...
L'organizzazione sta preparando la manifestazione cercando di soddisfare tanto gli amanti delle gare dure, impegnative e avventurose quanto quelli delle manifestazioni ludiche, il cui scopo è divertirsi facendo sport.
Saranno triplicati gli ostacoli alla partenza, i ponti tibetani saranno disposti in maniera nuova, così come per le canoe, l'arrivo è stato modificato con prove nuove per concludere degnamente questa gara unica nel suo genere.
Forti dell’esperienza prime due edizioni, gli organizzatori sono certi di essersi superati per offrire “la corsa più pazza d'Italia”.
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