Questa mattina S. Vittore Olona ha visto andare in scena l’ottantesima edizione del “Cross più bello del mondo” ovvero la Cinque Mulini. Una gara dal fascino particolare, che mette addosso a chi la corre brividi ed emozione. Questa è stata la mia seconda volta ed ero determinato a fare meglio dell’esordio; una prima volta dai toni agrodolci, che mi ha visto riuscire nell’imprese di non farmi superare da nessuno, ma solo perché sono partito ultimo e arrivato ultimo…
Una lieve quanto fastidiosa pioggerellina è scesa fino a circa mezz’ora dall’inizio della mia batteria, rendendo l’aria frizzante. Non la folla che mi aspettavo, ma la concorrenza era agguerrita oggi (Maratona di Roma, Scarpa d’Oro, Trofeo Sempione…) tuttavia i sei chilometri di fatica vera, su terreni sempre diversi con avvallamenti improvvisi e budelli la rendevano un perfetto allenamento in vista della Stramilano di domenica prossima. Dopotutto la Cinque Mulini è l’università del cross mondiale…
Sempre presente il fido Antonio Capasso a capeggiare il folto schieramento di fotografi (tra gli altri saluto il papà di Luciano “Lucky” Alvazzi) pronto a dispensare sorrisi, incitamenti e battute.
Il percorso è l’ormai collaudato giro da circa 2 Km da ripetersi per 3 volte, con un primo giro “alto” e 2 successivi che prevedono il passaggio nei famosi mulini (oggi solo 2 e non più cinque); un percorso ovviamente tutto sterrato, con tratti sconnessi ma ben corribili e con 3 strappi davvero importanti che schiantano i quadricipiti.
Buona l’organizzazione, con un ritiro pettorali senza code e lungaggini, solerti e attenti giuduci che non si sono fatti sfuggire un solo concorrente e un buon pacco gara con canotta tecnica Syprem (con colori a scelta!) e alcuni gadget dagli sponsor principali.
In settimana, sul mio profilo Facebook metterò le foto di Antonio Capasso. Per la cronaca, ho migliorato rispetto allo scorso anno: sono arrivato penultimo di un soffio, correndo però a 5’20” di media.
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