Andrea Trabuio - photo by Antonio Capasso |
Il direttore della Milano City Marathon ha rivoluzionato la formula di una gara che era diventata “antipatica”. Quest'anno non ci saranno nemmeno le auto.
Andrea Trabuio, classe 1964, già direttore della maratona di Venezia, è diventato il motore della rivoluzione di quella milanese. Dal 2007 “firma” la manifestazione (ma precisa: «quell'anno l'avevo presa in mano solo da un mese»). Da allora questa gara - che aveva fatto storcere il naso ai podisti per la cattiva organizzazione e registrato un drastico calo di presenze – ha cominciato a essere vista sotto una nuova luce. Ma nel quartier generale della Rcs non si dorme sugli allori. E quest'anno la corsa promette di essere ancora meglio.
Cominciamo dalla notizia principale: quest'anno Milano sarà chiusa al traffico nel giorno della maratona...
"Da due anni ci stavamo provando. Le giunte precedenti si erano limitate a grandi promesse. Questa ha capito le potenzialità – in termini di turismo e di immagine – della maratona. E ci ha dato l'ok. Non solo: noi abbiamo fatto da apripista ad altre manifestazioni, infatti anche il Giro d'Italia e la Stramilano si terranno in giornate senza auto".
Già il percorso, in ogni caso, era stato studiato in modo da non bloccare completamente la circolazione. Niente più anello intorno alla città.
"Sì, sul percorso abbiamo studiato molto, insieme alla polizia municipale. Lo volevamo compatibile con le esigenze degli atleti – sia per caratteristiche tecniche, che panoramicamente -, ma non troppo invadente per i cittadini. Nel 2010 per la prima volta c'è stata la partenza da Rho, ma il meccanismo non era ancora ben oliato. Lo scorso anno è filato tutto perfettamente. Quest'anno, poi, le partenze degli staffettisti saranno ritardate di un'ora. Così chi corre tutta la maratona non si troverà in mezzo ai “colli di bottiglia” dei punti di cambio".
A proposito di staffette: lo scorso anno c'erano 1.300 squadre da 4 persone. Vale a dire oltre 5.000 runner. E quest'anno come butta?
"Abbiamo fissato un numero chiuso di 1.500 squadre. E per continuare a parlare di numeri, al momento gli iscritti – in totale – sono oltre 8.000. L'obiettivo? Superare i 10.000 dell'anno scorso. L'ideale? Arrivare a quota 12.000."
L'introduzione delle staffette Charity ha in pratica raddoppiato la partecipazione alla maratona...
"È un modello che abbiamo importato da Londra, e al momento in Italia nessuno organizza maratone con questa formula. Quest'anno, tutti quelli che si iscrivono – indipendentemente dal fatto che corrano la staffetta o i 42 km – devono scegliere una Charity. Abbiamo innestato un meccanismo virtuoso, destinato ad allargare sempre di più il bacino di questa iniziativa."
Parliamo di volontari, animazione e marathon village.
"I volontari lungo il percorso saranno 1.200. Oltre alle forze dell'ordine e ai medici. In totale, circa 1.700 persone. Lo scorso anno i punti di animazione erano cinque. Quest'anno non abbiamo ancora deciso, ma hanno già aderito 24 band. In quanto la marathon village, non sarà più davanti al Castello, ma sotto il palazzo della Regione. Aprirà giovedì 12 e chiuderà sabato 14 aprile."
E davanti al Castello?
"Verranno allestiti domenica tutti gli stand delle associazioni charity. Un modo per farsi conoscere dai cittadini e far capire che cos'è la Milano Marathon."
Quale canale media seguirà la Barclays Milano City Marathon? Ancora la Rai?
"Basta con la Rai. Quest'anno l'evento sarà seguito da Sportitalia. Che non si limiterà a riprendere la testa della gara, ma si occuperà anche delle retrovie. E poi metterà in piedi altri programmi collegati."
Domenica 15 aprile che programmi ha Andrea Trabuio?
"Sarò come sempre verso alle 6 del mattino alla partenza, per controllare che tutto sia in ordine. Poi aspetterò il via, e una volta che gli atleti saranno partiti filerò in moto al traguardo ad accogliere i primi arrivati."
Quanto costa organizzare la maratona di Milano?
"Che domandona! Diciamo oltre un milione di euro."
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