C’è un connubio
forte tra cosa rappresenta questa medaglia e il tuo essere maratoneta. Si parla
di strade, di viaggi, di posizioni strategiche, di piazze e reticolati. Cardo e
Decumano sono due assi viari principali di Verona, dove potrai correre il prossimo
15 Novembre.
Ti sembrerà di
correre nella storia romana dove Verona è stata artefice principale. Da qui la
nostra medaglia celebrativa: per la tua fatica, per il tuo sorriso, per la tua
soddisfazione.
La storia
di Verona, fin dalle sue origini, è stata indissolubilmente legata alle strade.
I romani scelsero il luogo dove sarebbe poi sorta la città proprio per la sua
posizione strategica lungo la linea pedemontana e la Val d'Adige. Lì si sarebbe
intersecata la rete di vie che collegavano il nord della penisola italiana. Al centro ci sarebbe stata Verona.
La via
Postumia collegava Aquileia con Genova e letteralmente attraversava
Verona, diventandone decumano massimo. La via Gallica collegava Mediolanum (l'attuale
Milano) con Verona, intersecandosi con la via Postumia all'altezza
dell'Arco dei Gavi.Infine Verona era lambita dalla via Claudio-Augusta che,
lungo la Val d'Adige, collegava i valichi alpini con Ostiglia. Dal II secolo
a.C fino ai giorni nostri Verona ha così mantenuto il suo ruolo centrale come
snodo per le vie di comunicazione est-ovest e nord-sud oggi rappresentate dalle
autostrade: la Milano Venezia e la Modena Brennero.
Oltre
alle strade che collegavano Verona con le altre città romane che nei secoli le
erano sorte attorno, vi erano poi le vie cittadine. Come tutte le città romane,
anche Verona era stata realizzata attraverso un piano urbanistico rigoroso.
Tracciati i due assi viari principali, Cardo Massimo e Decumano Massimo,
nel punto dove questi si incrociavano perpendicolarmente lì sorgeva il Foro,
oggi Piazza delle Erbe. Il resto della città era poi diviso in cardi e
decumani minori che paralleli tra loro e perpendicolari, formavano un reticolo,
una scacchiera in cui erano divisi gli isolati cittadini.
Ancora oggi, guardando le fotografie aeree di Verona
si rimane stupiti dalla grande regolarità con cui il centro storico è suddiviso
in quadrati.
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