Detto, fatto: una gara il sabato sera e l’altra la domenica mattina (prestissimo!); in più ci mettiamo pure il viaggio per raggiungere la gara di domenica (quasi 120 Km. in totale). Eccovi i resoconti, scritti e pensati con quel poco di lucidità ed energia che ancora mi restano.
Secondo “Un giro da paura” sabato 13.09.08
Secondo appuntamento per la gara “Un giro da paura”, organizzata dall’Atletica da Paura all’interno dell’Idropark Fila, meglio noto a tutti i milanesi come Idroscalo, quest’anno posticipata al mese di settembre.
Il deus ex machina della gara è Simone Busetto, collaboratore di Runner’s World, nonché tesoriere (senza portafoglio) della società e neo papà.
La gara ha caratteristiche differenti dalle classiche: si svolge di sabato sera, la distanza è di 6K ed è totalmente dedicata alla beneficenza e fa parte del circuito Corrimilano.
Sono stato assolutamente sorpreso dall’organizzazione: solo qualche coda per il ritiro del pettorale, ma nulla di biblico (se penso a certe gare…) e poi tantissimi partecipanti con famiglia al seguito, tanti amici del Road Runners Club, la cornice insolita dell’Idroscalo la sera, uno speaker d’eccezione come Silvio Omodeo.
Nel cinema spesso il sequel non è all’altezza dell’originale, in questo caso posso sin d’ora affermare che è andata ancora meglio! BRAVI!!!
Il ritrovo era fissato all’ingresso “Tribune”, comodo perché dotato di parcheggio (gratis e scusate se è poco a Milano!); inoltre è l’ingresso più vicino a casa mia rispetto agli altri, ma credo che questo gli organizzatori non lo sappiano.
L’orario non è cambiato rispetto alla scorsa edizione: ritrovo alle 18 e partenza della gara alle 19:30. La gara adulti è preceduta da un minigiro per ragazzi nati dal 1996 in poi, è bellissimo vedere l’impegno e la voglia di correre che ci mettono quei cuccioli.
Nel pacco gara, griffato anche quest’anno da quei prezzemolini di Runner’s World, trovano spazio una copia della rivista, volantini vari e una bella maglia Adidas, arancione con logo della gara sulla manica. Un balzo in avanti rispetto alla già bella maglietta di cotone della scorsa edizione (che ho esibito orgoglione quest’anno in spiaggia e, ovviamente indossavo prima della partenza).
Fissato a mo’ di piercing sulla canotta ufficiale RRCM il pettorale, ho legato il chip alle stringhe, preparato l’iPod e selezionato la playlist creata ad hoc per la gara sperando fungesse da doping.
Nota: i brani con l’asterisco sono mie scelte, gli altri sono della mia collega Claudia (aka “Culo di Marmo”) [titolo – artista]
- Panzermensch – And One
- My Apocalypse – Metallica*
- Burn – Hanin Elias
- Given up – Linkin Park*
- Beast of blood – Malice Mizer
- Weisses Fleisch – Rammstein
- Woman – Wolfmother*
- Exit – UnterArt
- All summer long – Kid Rock* (per il riposo post-gara)
Mollo la borsa al deposito e inizio a far finta di riscaldarmi. In realtà cerco di darmi un tono e di non farmi beccare da mia moglie mentre sbircio le atlete che fanno stretching :-)
Incontro vecchie conoscenze, altri Road Runners che saluto con il nostro “Forza Road”, gente che ogni tanto incrocio sulla linea di partenza di altre gare.
Trovo l’amico Corrado di Running in the park e discutiamo su quanto lenti andremo. Personalmente del crono finale “francamente me ne infischio” come disse Reth Butler/Clarke Gable perché partecipo per il puro gusto di farlo.
In realtà ci tengo eccome a fare una bella prestazione, ma il giorno dopo ho in programma un lungo di 2 ore progressivo cercando di arrivare intorno ai 21K in vista della Mezza di Monza prevista per il 21 settembre.
Si avvicina la partenza e lo speaker, l’inossidabile Silvio Omodeo, ci richiama all’ordine come sempre inascoltato dai più che proseguono indefessi il riscaldamento. Iniziamo ad accalcarci a ridosso della linea di partenza, ovviamente tutti devono stare un passo oltre manco fossero pronti a fare il record del mondo … Ormai ho imparato e resto un po’ indietro, almeno respiro aria e non eau d’ascelle e non rischio di finire stirato come Autogatto. Un po’ macchinosa l’attivazione del chip, ma tutto tranquillo.
3, 2, 1… via!
Si parte, lungo rettilineo che porta al primo dei due ponti a cavallo dello specchio d’acqua; l’asfalto è accidentato e si deve fare attenzione alle imperfezioni, ci vuole un attimo a prendere una storta. I primi sono già praticamente arrivati, docciati e rinfrescati mentre mi preparo ad affrontare il primo curvone verso sinistra, con lieve falsopiano. Ormai il gruppo si è sgranato, giro la testa all’indietro come ne “L’Esorcista” e, con mi somma gioia, vedo che non sono pochi quelli alle mie spalle.
Corrado mi fa da lepre, come un keniano qualsiasi mentre proseguiamo verso l’altra sponda (senza alcun doppio senso, sia chiaro) e poco dopo inizia il rettilineo opposto alle tribune, parzialmente sterrato. A metà percorso Corrado mi molla e va tranquillo, io proseguo al mio passo. Tengo un po’ di forze per il rush finale e vengo sorpassato da una bella bionda che mi appresto a tallonare. All’ultimo Km, dopo una breve quanto ripida salita, siamo entrambi passati da un concorrente e decido di fregarli allo sprint.
Conosco il percorso a memoria, ogni singola imperfezione del terreno, lascio correre le gambe in discesa e cerco di tenere il passo, in vista dell’ultima curva cambio marcia e spinto, bruciando 3 concorrenti. Vedo il gonfiabile, sento la voce di Silvio che urla i nomi dei finisher ed è finita.
Ho concluso in 31’05” di RT e notate il ghigno tipo Joker per la foto mentre taglio il traguardo. Ho limato oltre 3 minuti dal tempo dello scorso anno, meglio che niente.
“32ma Siccomarcia” domenica 14.09.08
Lunedì scorso mi arriva la consueta email con le tapasciate segnalate dal Compa responsabile delle non competitive del mio club.
Per questa domenica la tapasciata GP del mese è la “32ma Siccomarcia” a S. Martino Siccomario (PV). Che fare? La tabella prevede un’uscita di 2 ore a passo alternato con previsione di circa 20K totali; le distanze possibili sono 6, 12, 20 e 30K e Il percorso si snoda su stradine e sentieri lungo il Ticino e sulle alzaie di golena.
Buona l’organizzazione con pasta-party finale per tutti, iscrizione alla stratosferica cifra di €3,50 che comprende 1 Kg. di riso e una bottiglia di vino.
Decido seduta stante che l’allenamento si farà in trasferta, così oltretutto cambierò anche un po’ scenario rispetto al solito Idroscalo. Al massimo la bottiglia di vino sarà usata come integratore di liquidi :-)
Poi leggo meglio l’email e trovo la parte sul ritrovo: 7.45 ritrovo, 8.00 partenza. Faccio due rapidi conti, dopo aver cercato il percorso col TomTom (56 Km. solo andata): per essere lì alle 7.30 devo partire almeno alle 6.30… ‘azz!
Giove pluvio ci ha messo del suo in questo week-end (se avete visto il gran premio di F1 sapete di cosa sto parlando). Domenica sveglia alle 5.45 per prima vestizione, botta d’acqua gelata anti-rincoglionimento e colazione… recupero la roba preparata la sera prima e via.
Aspetto fino alla fine, poi mi cambio mi riscaldo un po’ e partiamo tutti insieme. È una non competitiva, quindi partenza libera e stop. Noi del Road partiamo più o meno tutti insieme, sempre col presidentissimo a tirare il gruppo.
L’idea è di fare quello da 20 Km. seguendo il passo da tabella, se poi dovessero avanzare Km. proseguo “a pelle”. Partenza tranquilla, anche senza Garmin riesco a stare in linea con le previsioni. Non è facile, purtroppo, perché il percorso è per ¾ lungo l’argine del Ticino.
Lungo il percorso i ristori si susseguono ben distanziati e, visto il freddo, benedico gli organizzatori che hanno previsto il thè caldo. Al 15° mi fermo un attimo al ristoro per prendere fiato e controllare l’allenamento: vado davvero bene e corro alla grande. Purtroppo la fermata mi rompe il ritmo e poco dopo la stanchezza della gara della sera prima affiora. A 3 Km. dall’arrivo rallento e poco dopo una pacca sulla spalla mi dice “dai forza che siamo quasi arrivati e stanno buttando la pasta!” il presidentissimo mi ha perentoriamente richiamato all’ordine e non posso far altro che dire “Obbedisco!”.
All’arrivo mi aspetta il pasta-party e per il viaggio di ritorno ho sempre la bottiglia di vino del pacco gara :-))
Il crono finale ha segnato 1h55’35” per completare i 20K del percorso; sono molto contento perché sapevo che sarebbero stati duri con molto sterrato e terreno sconnesso. Ora mi aspetta una settimana di preparazione in vista della Mezza di Monza di domenica prossima. Sperando che Vettel abbia lasciato la sua Toro Rosso con le chiavi nel cruscotto ai box…
P.S. qui sotto due foto. La prima è uscita cercando su Google foto per “doppietta”; dopo una serie infinita di fucili c’erano queste due simpaticissime tifose. Per par condicio ho messo George per le signore blogtrotter (nonostante abbiano tanti splendidi ragazzoni blogger che George manco lo vedono…)
4 commenti:
Leggi l'ora in cui sono passato a trovarti !!!!
Ti aiuto ho spento adesso il plasma 50 pollici che in hd ha trasmesso la prtita di Genova....una goduria.
Comunque sempre buone corse !!!!
Bellissimo post, sembrava di essere alle gare..w il pasta party..e le volate finali!
:) grande! Complimenti per la doppietta!
Grande Claudio!
E' stato un piacere esserci al "giro da paura" e condividere questi bei momenti di sport e amicizia con te!.Più che un keniota ho allungato perchè mi aspettava un piatto di trofie al pesto a casa....
Bellissimo blog e a presto per altre corse insieme.
Corrado by runninginthepark
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