TomTom #GETGOING

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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

30 settembre 2008

Milano - collasso - Pavia

Questa è un post che non avrei mai voluto scrivere; normalmente vivo un po’ male le gare, sarà per il cronometro “ufficiale”, sarà perché sei (ingiustamente) giudicato solo per quello…
In preparazione al maratona di Milano, il primo lunghissimo corrisponde alla Milano – Pavia, corsa storica per il territorio milanese, giunta quest’anno alla 23ma edizione. Doppia tensione, dunque, solo un po’ mitigata dalle ottime sensazione dei due lunghi precedenti (Siccormarcia e Mezza di Monza) e da una sempre maggiore confidenze nei miei mezzi.
La corsa si svolge sulla distanza tra le due città lombarde, con partenza dalla Darsena di Milano e arrivo nel pieno centro di Pavia, accanto al famoso Ponte Coperto sul Ticino, dopo un percorso di 32,756 Km.
Rituale classico per la mattina, con doccia, colazione e vestizione. Unico cambio rispetto alla solita routine domenicale il viaggio verso la gara, affrontato coi mezzi pubblici anziché in auto, dato che all’arrivo mi attendeva papà, visto che alle 16 dovevo partire con destinazione Locarno.
Ritrovo con il gruppo dei Road Runners intorno alle otto per il pettorale e un po’ di riscaldamento prima della partenza, fissata per le 9.00.
Io solitamente non mi scaldo molto, perché vado presto “su di giri” coi battiti e quindi ne ho approfittato per fare una lunga passeggiata accompagnata da stretching.
Appena arrivato noto il caos in zona ritiro pettorali e partenza; una sorta di moto ondoso umano cerca di darsi una vaga forma di serpente, ma l’effetto è devastante: sembrava di essere sulla Salerno-Reggio Calabria. Nota per gli organizzatori: visto che le presenze ormai sono importanti, sarebbe opportuno spostare un po’ più avanti la partenza (basterebbero 100 metri e si trova una enorme piazza sulla sinistra), così da avere lo spazio necessario per pettorali, deposito borse e spogliatoi.
I primi chilometri scorrono tranquilli, la strada è leggermente sconnessa, ma nulla di pericoloso. Il gruppo si sgrana quasi subito, io tengo il mio passo regolare intorno ai 6’00”/Km come da tabella insieme alla brigata dei Road capitanata dal solito Presidente che chiacchera e racconta barzellette.
Il primo ristoro (7° Km.) è in gestione ai colleghi del Road, quindi incitamento ai massimi livelli e gavettoni; mi emoziona sempre un po’ sentire gli incitamenti di chi segue la gara e per un po’ le gambe vanno per conto loro…
Costeggiamo il Naviglio Pavese prima sulla sponda sinistra, poi spostandoci su quella opposta. Al 14° Km. nuovo cambio di sponda all’altezza di Binasco e poi via verso il traguardo della mezza maratona (a Giussago) dove si trova il terzo ristoro. Qui rallento e cammino velocemente per qualche centinaio di metri per riprendere fiato e bere senza strozzarmi.
Riprendo tranquillo, rimettendomi al passo previsto con le pulsazioni ormai stabilmente a quota 170, lungo la strada che mi porta verso Pavia.
Dopo pochi chilometri, intorno al 25°, i quadricipiti diventano di marmo, praticamente avevo le gambe di Rummenigge :-) rallento un po’ l’andatura lasciando scorrere quelli del Road, ma il mala non si placa, anzi si estende ai polpacci.
Al ristoro del 28° mi fermo cercando di riprendermi. Provo a tirare un po’ i polpacci e sembra funzionare, riparto, ma dopo un chilometro accade ciò che non mi aspetto: repentino calo di pressione, inizio a vedere tutto in bianco e nero e poi a non vedere proprio più e mi accascio come un sacco di patate. Arriva immediatamente il furgone dell’organizzazione e in un minuto l’ambulanza. Avevo la bellezza di 50 di pressione (la massima…!), e un freddo che neanche Armaduk al polo. Ho percorso gli ultimi chilometri in ambulanza cercando di riprendere un colorito vagamente umano, avvolto in una coperta termica.
Mi sono spaventato davvero tanto, per fortuna ero in gara, se mi fosse successo in allenamento da solo??
Ringrazio ancora una volta i volontari della croce (non ricordo quale…) e il medico, davvero splendidi e calorosi.
Passato il tutto, mi sono trasferito a Locarno, come detto, e ieri sera ritorno alla base. Questa sera mi attende una seconda trasferta in terra elvetica, ma tornerò domani sera.
A giovedì e buone corse a tutti.



P.S. Continuando il gioco di accoppiare numero di pettorale ad un asteroide il pettorale della Milano-Pavia (531) corrisponde a “Zerlina”, asteroide della fascia principale del diametro medio di circa 15,19 km. scoperto nel 1904.

il gruppo RRCM prima della partenza

9 commenti:

Ribichesu Davide ha detto...

Mi dispiace tanto, ho capito che non era niente di serio e ti sei ripreso.. buona fortuna!

C! ha detto...

Noooo, peccato! Ma non ti buttare giù, capita, io ero crollato (senza collasso) alla Stramilano e da quella volta mi sono dotato di maltodestrine e devo dire che funzionano.

Claudio ha detto...

@Cristiano: io ho provato il gel della enervit, ma mi ha dato qualche problema di intestino. domenica credo mi abbia fregato il freddo preso mentre ero sudato e il ristoro.

GIAN CARLO ha detto...

Dinho è riuscito a farti riavere ?
Mi dispiace sul serio.
Cerca di sdrammatizzare le gare è un gioco.

Michele ha detto...

Cavoli!!! hai capito cosa può essere stato ? non sottovalutarlo, idratazione a posto ?

Tom ha detto...

Io vado di una galatina per km.... :)... ma non ho mai provato niente di più di 21km...
Non demordere Claudio!

Gianluca Rigon ha detto...

Caspita che brutta avventura....per fortuna finita bene ! Secondo me hai ragione: freddo e ristoro ti hanno giocato un brutto scherzo !
Riprenditi !
Ciao

C! ha detto...

Anche a me il gel ha dato un po fastidio, soprattutto perchè è dolce da far schifo e mentre corro mi nausea.
Alla mezza di monza ho provato le "caramelle" enervit e devo dire non sono male (tenendo presente che non ho la minima idea di quanto sia l'effettivo apporto di sta roba confrontato con l'allenamento in più che ho rispetto alla stramilano...).

Ci sei alla DJ10? Ci vediamo là?

unoazero2000 ha detto...

urca che botta! Vabbè tutta esperienza. Rimettiti alla svelta ok? Ciao