Sono tornato
alla Deejay Ten dopo alcuni anni, l’ultima l’ho corsa ancora sul vecchio
percorso e dopo aver dovuto lottare come Hulk Hogan per una baretta e una
bottiglietta d’acqua decisi che non mi avrebbero più visto.
Ma il richiamo
della corsa che è stata teatro del mio esordio (la 5Km del 2007) insieme alla
vicinanza agli amici che a Radio DeeJay lavorano (soprattutto Claudio Lauretta
e il Trio Medusa) mi ha riportato a correre a Milano una gara che sapevo in
partenza sarebbe stata molto ostica.
Gestire la
logistica di oltre 15000 runners, la stragrande maggioranza oltretutto non
runner abituali, non è cosa semplice ma devo dire che quest’anno tutto è filato
per il verso giusto o quasi. I grossi ostacoli sono il ritiro pettorali, il
deposito borse/ristoro e la partenza. Per il ritiro pettorali forse sarebbe
opportuno provare a rivedere qualcosa per le due non competitive (tra l’altro
mi chiedo che senso abbia la 10 Km non competitiva al di là del raccogliere
persone) perché già da sabato le code erano da esodo biblico. Meglio per la
competitiva, meno partecipata.
Il deposito
borse ha funzionato alla grandissima e io non sono certo uno veloce, visto che
ho finito in 49’… praticamente nessuna coda per il ritiro (per il deposito basta
andare per tempo) e tutto è stato ben gestito. Il ristoro è stato meglio
rispetto al passato, ma mi ha fregato alla stragrande. Memore dell’esperienza
precedente ho deciso di saltarlo a piè pari, tanto una bottiglietta d’acqua l’avevo
in borsa e per mangiare potevo tranquillamente aspettare pranzo. Infatti ho
scavallato una bella coda, anche se minore rispetto a quanto prevedevo, ma mi
hanno fregato perché nel sacchetto del ristoro c’era la medaglia!!! Quindi gara
chiusa in un discreto tempo, soddisfatto anche se non al settimo cielo ma…
medaglia di legno.
Spero di
riuscire a recuperarla in qualche modo.
Buono il
percorso, piatto e abbastanza filante, solo con qualche curva di troppo per i
miei gusti, ma a Milano non è facile riuscire a ricavare un giro unico da 10
Km. Unico piccolo neo, per i miei personalissimi gusti, la scelta di evitare
praticamente il centro per passare nella zona appena intorno al centro stesso
e, soprattutto, senza il passaggio sotto la sede della Radio (riservato alla
Five). Ultima piccola nota personale: meglio suddividere le partenze prima gli “agonisti”
poi la 10 non competitiva e quindi la five. Allo start la divisione tra
competitivi e non era solo di carreggiata, ma poi si correva insieme, col risultato
di avere un po’ di imbuto alle prime curve perché chi non è abituato a correre
spara tutto nel primo chilometro… ottima la scelta di dividere gli arrivi, così
da non avere l’ingombro dei camminatori della five insieme all’arrivo della 10.
Per essere una
gara da oltre 15000 partecipanti è a mio avviso molto migliorata e vale la pena
di prendervi parte almeno una volta, senza pretese eccessive perché, è bene che
lo si sappia, è una corsa pensata solo per sostenere il marchio della radio e
la passione per la corsa della direzione.
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