Il ritrovo è nei box del circuito, con ampi parcheggi nelle vicinanze; è possibile iscriversi anche il giorno stesso della corsa e ci sono banchetti un po’ ovunque (ne ho incrociati una decina solo dal parcheggio alla zona box!). Arrivato alla zona box si può ritirare la maglietta commemorativa e lasciare la propria borsa in deposito.
Dopodiché ci si avvia verso la pista, con lo striscione della prtenza posto a ridosso del semaforo utilizzato in gara.
Un paradiso per chi si deve riscaldare la zona partenza: è vasta e c’è spazio a sufficienza per tutti, il rettilineo è a disposizione e anche chi, come il sottoscritto, non vuole scaldarsi tanto può fare un piccolo “giro turistico” lungo il tracciato per vedere da vicino la mitica parabolica, i box eccetera.
Insomma, si respira aria di Gran Premio, senza i vapori della benzina e con tanta passione in più!
Quando mi avvicino alla linea di partenza vedo arrivare tre facce note: Marco Marchei (direttore di Runners World), Vittorio Nava (vicedirettore di RW) e l’amico Corrado Montrasio compagno di corso in FIDAL e deus ex machina del sito “running in the park”; quattro chiacchiere e qualche battuta mi permettono di non sentire l’ansia da partenza che soffro sempre un po’; siamo pronti per partire, con un piccolo ritardo rispetto a quanto previsto; le distanze sono per tutti i gusti: 2,4 - 5,8 - 9 e 14 km.
Il percorso è davvero particolare: parte lungo il tracciato dell’autodromo, passando per varianti e curvoni notissimi e parte immerso nel verde del Parco della Villa Reale lungo un dedalo di stradine sterrate, ma ben mantenute.
L’organizzazione è pressoché perfetta: ottimamente segnalati i diversi percorsi e presidiati tutti i punti strategici; stesso discorso per i ristori (all’arrivo, ma anche lungo il percorso al 7° chilometro circa). All’arrivo sacchetto con un paio di merendine e un buono per ricevere un premio (io ho “vinto” un paio di occhiali da sole).
Lo start viene dato utilizzando il semaforo del circuito, con tanto di “Ohhhh” di attesa di tutti i partecipanti (a mio avviso circa 10.000!). Parto tranquillo, accanto all’amico Corrado chiacchierando con calma. Poco dopo inizio a seguire il mio ritmo e raggiungo il buon Vittorio Nava che mi fa involontariamente da lepre fino al ristoro. Visto lo spirito assolutamente non competitivo della gara, comunque valida per i punteggi FIASP, al ristoro mi fermo un attimo con la scusa di bere un po’ (in realtà era per riprendere fiato).
Riparto tranquillo immerso nel verde del parco fino a che raggiungiamo di nuovo la pista; da lì arriviamo fino al rettilineo, con l’arrivo posto proprio all’ingresso della corsia box.
Dopo la delusione personale del primo ritiro la scorsa settimana, questa non competitiva mi ha davvero fatto tornare prepotente la voglia di correre per il gusto di farlo. Non ho minimamente guardato il cronometro per tutta la gara, ho tenuto solo sott’occhio un po’ il cardio.
La consiglio a tutti, anche perché tutto il ricavato va a favore della LILT (Lega Italiana per la Lotto contro i Tumori) e per l’atmosfera festaiola che la circonda.
L’organizzazione è pressoché perfetta: ottimamente segnalati i diversi percorsi e presidiati tutti i punti strategici; stesso discorso per i ristori (all’arrivo, ma anche lungo il percorso al 7° chilometro circa). All’arrivo sacchetto con un paio di merendine e un buono per ricevere un premio (io ho “vinto” un paio di occhiali da sole).
Lo start viene dato utilizzando il semaforo del circuito, con tanto di “Ohhhh” di attesa di tutti i partecipanti (a mio avviso circa 10.000!). Parto tranquillo, accanto all’amico Corrado chiacchierando con calma. Poco dopo inizio a seguire il mio ritmo e raggiungo il buon Vittorio Nava che mi fa involontariamente da lepre fino al ristoro. Visto lo spirito assolutamente non competitivo della gara, comunque valida per i punteggi FIASP, al ristoro mi fermo un attimo con la scusa di bere un po’ (in realtà era per riprendere fiato).
Riparto tranquillo immerso nel verde del parco fino a che raggiungiamo di nuovo la pista; da lì arriviamo fino al rettilineo, con l’arrivo posto proprio all’ingresso della corsia box.
Dopo la delusione personale del primo ritiro la scorsa settimana, questa non competitiva mi ha davvero fatto tornare prepotente la voglia di correre per il gusto di farlo. Non ho minimamente guardato il cronometro per tutta la gara, ho tenuto solo sott’occhio un po’ il cardio.
La consiglio a tutti, anche perché tutto il ricavato va a favore della LILT (Lega Italiana per la Lotto contro i Tumori) e per l’atmosfera festaiola che la circonda.
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