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La destinazione non conta, l'importante è fare il primo passo.

PROSSIMA CORSA

PROSSIMA CORSA
19/11/2016 Podisti da Marte

9 marzo 2009

Training Camp con Fulvio Massini

Quante volte ho letto commenti di partecipanti agli stage che vari allenatori organizzano durante l’anno e ogni volta un pizzico di sana invidia mi prendeva. Da totale autodidatta so bene che la mia tecnica di corsa è scarsa e che avrei potuto rendere di più scoprendo cosa fare, come farlo e quando.
Alla fine, a un anno dalla ripresa degli allenamenti, è arrivato il momento di essere uno dei partecipanti e oggi voglio provare a trasmettermi tutte le sensazioni di un fine settimana speciale ed unico. L’occasione si è concretizzata col Training Camp organizzato dal professor Fulvio Massini a Verbania in occasione della seconda edizione della Lago Maggiore Half Marathon.

Venerdì nel primo pomeriggio arrivo all’hotel scelto come base dello stage; vengo accolto da Massini e poco dopo abbiamo iniziato con la presentazione del programma del corso. In tutto siamo una dozzina di partecipanti, qualcuno della zona un toscano e altri lombardi. Un gruppo ben assortito e ciascuno con caratteristiche diverse.
Dopo la riunione iniziale, si parte per la pista di atletica per il test di Conconi; per me una novità nel senso che non l’avevo mai eseguito e dal risultato ottenuto si vede subito... al rientro in hotel plicometria e misurazioni varie per determinare i parametri di riferimento; nel mio caso la VR stimata è di 5’26”/Km. Significa che dovrei correre una gara di 12 Km. a quella velocità, da lì aggiungendo o sottraendo secondi si determinano le velocità di percorrenza per tutte le altre distanze. Per la mezza avrei (capirete poi il perché del condizionale) dovuto tenere il passo di 5’45”, così da riuscire a stare entro le 2 ore totali.
Devo ammetterlo, in un primo momento ero comunque contento e soddisfatto perché all’incirca era quanto avevo stimato e mi ritenevo in grado di sopportare; d’altro canto praticamente tutti gli altri partecipanti erano molto più veloci di me e per il mio ego non è stato proprio il massimo.
Due cose, però, mi porterò sempre dentro ad ogni corsa; sono due frasi una di Giovanni e una di Massini:

“È molto meglio arrivare al traguardo e avere ancora la forza di sorridere e vedere chi arriva con la lingua sotto i piedi e non riesce a fare un passo in più” (Giovanni)

“Si può correre, ma si può essere fava” (Massini) nota: va pronunciata con forte accento toscano D.O.C. :-)

Torniamo al resoconto dello stage. Il mattino seguente, sempre al campo di atletica, allenamento con ripresa video ed esercizi di stretching e potenziamento. Rivedersi filmato, soprattutto se paragonato ad altri mi ha fatto capire quanti piccoli ma importanti errori commetto nella corsa. Errori comuni a chi, come me, non sa nulla di tecnica di corsa e che comunque difficilmente riesci a mettere in pratica anche se li leggi in un libro. Comunque sia, miglioramento netto delle sensazioni durante la corsa seguendo i consigli di Massini; sento un movimento più fluido, meno appesantito e un po’ meno sobbalzante. Ecco, un mio difetto che so farò fatica ad eliminare è che saltello un po’, questo mi fa perdere tempo prezioso e, soprattutto, regala traumi non certo benefici a tutto il mio corpo. In effetti rispetto all’inizio, dopo aver seguito i consigli ricevuti ho notato immediatamente come la corsa fosse anche meno “stancante”.
Qualche ora di libertà e poi riunione tecnica per l’esame approfondito di tutti i test eseguiti e proiezione del filmato sulla corsa. È stato importante avere nero su bianco davanti agli occhi quanto fatto e i risultati dei test e la possibilità di poterli temporaneamente confrontare con quelli degli altri partecipanti. Si è poi passati a discutere di alimentazione, con importanti suggerimenti e soprattutto si è molto dibattuto su come poter mettere in pratica quanto appreso. Abbiamo poi visto caso per caso la tecnica di gara da adottare l’indomani e poi tutti a cena.
Dopo cena spazio per colloqui a quattr’occhi (da qui arriverà anche l’intervista promessa) e per approfondire alcune tematiche a livello personale.

Animato da una spinta interiore fortissima, merito anche della bella dedica che Massini mi ha scritto sul suo libro, sono tornato in camera per prepararmi alla gara e provare a dormire. Il giorno della gara ultimo mini briefing prima di partire per Stresa. Della gara in sé vi scriverò a breve in un post ad hoc.
Concludo ringraziando davvero tutti i compagni di corso, un gruppo di persone splendide che mi ha permesso di poter “rubare” preziosi consigli e informazioni dalle proprie caratteristiche. In ordine sparso, un abbraccio ad Angelo “Fava” Venticinque, un ragazzo che “gareggia anche coi pedoni a’ semafori” come dice Massini del quale ancora adesso mi rimbomba nelle orecchie il monito “abbassa le ginocchia!”. Giovanni, uno che tanto per divertirsi si spara 200 km. di corsa ed è una delle persone più belle dentro che abbia mai conosciuto. Conservo gelosamente tutti i suoi consigli e gli aneddoti che mi ha raccontato a cena; certamente me ne ricorderò per tantissimo tempo e spero di poterlo incontrare nuovamente presto.
Un in bocca al lupo a Gianluca, dalla corsa elegante come un ghepardo e Loredana (per tutti Superlollo) per la loro prossima avventura a Boston; da Loredana ho imparato quanto possa essere tenace una ragazza che, nonostante un infortunio, riesce a stringer i denti e correre una mezza in poco più di 90 minuti…
Carla, che ha una simpatia unica e due fossette quando sorride riesce sempre a rendere leggera anche la corsa più impegnativa.
Virginio ed Ermanno coi quali ho condiviso metà gara domenica chiacchierando di tanto in tanto tra un acuto di Pavarotti (dall’iPod di Ermanno) e un assolo di Kirk Hammett (dal mio iPod). Rosalba che gestisce un agriturismo in zona e Luigi che scala montagne per andare al lavoro, Salvatore tanto timido quanto veloce che mi auguro di rivedere alla Stramilano cui so prenderà parte.
Last but not least ovviamente, un enorme grazie al professor Massini. Auguro a chiunque di poterlo conoscere di persona perché è una persona di un’umanità, una gentilezza e un calore umano incredibili. In due giorni e mezzo è riuscito a trasmettermi passione per la vita, voglia di fare sport e, nel frattempo, è anche riuscito a migliorarmi la tecnica di corsa. Tra poco sarò ufficialmente uno dei suoi allievi; mi sono ripromesso di seguirlo ciecamente e scrupolosamente. Mi spiace averlo certamente un po’ deluso per il risultato non certo bello della gara di domenica, ma mi rifarò a breve e, soprattutto, cercherò ancora di più di mettere in pratica tutti i suoi consigli.
Concludo consigliando a chiunque di partecipare almeno una volta ad uno stage; ovviamente vi consiglio uno di quelli condotti da Massini per ovvi motivi... sul sito trovate tutte le indicazioni necessarie, comunque sia, Massini è raggiungibile anche su Facebook e via skype. E se proprio non fosse disponibile c’è la fidata Silvia che risponde quasi in tempo reale a tutte le email che arrivano.

Meglio del trio Lescano: io, Ermanno e Virgilio!

1 commento:

Michele ha detto...

Bella esperienza, in effetti per fare il salto di qualità bisogna affidarsi a professionisti.