La scorsa settimana da Linus e Nicola Savino a “Deejay chiama Italia” era ospite Alex Zanardi. Presentava la trasmissione “E se domani” che è andata in onda sabato scorso su Rai 3.
Incuriosito ho guardato la trasmissione e non mi sono scollato dallo schermo fino alla fine. Si tratta di una trasmissione di divulgazione scientifica dal sottotitolo “Quando l’uomo immagina il futuro” ed è un programma totalmente nuovo a cominciare proprio dalla conduzione. Alex Zanardi, per la prima volta nella veste di presentatore televisivo, a conduce molto spigliato, mai banale e soprattutto senza che la sua opinione sul tema trattato prevalga o influenzi i telespettatori.
Il programma vuole indagare “il futuro della nostra società e delle persone che la costruiscono e la costruiranno, con uno sguardo ottimista, curioso, contemporaneo e sempre aggiornato sul mondo che cambia”, come recita la presentazione ufficiale e almeno nella prima puntata direi proprio che ci sono riusciti in pieno.
Di fatto vengono proposte e discusse le opportunità che oggi esistono per vivere il presente “con serenità ed entusiasmo”, ma anche con un occhio alle implicazioni future sulla Terra.
“Io non sono certo un divulgatore né lo diventerò. Non spiego e non salgo in cattedra, ma faccio domande: vorrei essere il tramite fra gli spettatori e lo scienziato a cui chiediamo risposte” dice Zanardi.
Nel corso della puntata sono proposti filmati di approfondimento su temi di carattere scientifico con storie vissute in prima persona da testimoni. In studio discutono ospiti del mondo scientifico e imprenditoriale, sempre in maniera garbata e divulgativa, senza eccedere in paroloni incomprensibili e, cosa ormai rara nella tv generalista odierna, senza mai alzare la voce o cercare di far valere a tutti i costi la propria opinione. È, questa, una delle caratteristiche che più mi ha colpito in positivo del programma. Finalmente un programma non urlato, dove gli ospiti non vogliono a tutti i costi convincere il telespettatore che hanno ragione (o, peggio, che tutti gli altri hanno torto), ma cercano serenamente di far comprendere l’argomento.
Tra gli ospiti fissi Stefano Moriggi (docente di filosofia della scienza all’International School for the Promotion of Science di Milano ed editorialista della rivista scientifica Newton) che coadiuva Zanardi nello stimolare gli ospiti così come il pubblico.
Paola Maugeri, giornalista e nota ambientalista, è invece la protagonista di un docureality in cui si misurerà in prima persona con una grande sfida: vivere a Impatto Zero nella vita di tutti i giorni, in una città complessa come Milano. In ogni puntata un filmato racconterà brevemente quanto accaduto in settimana alla Maugeri, alle prese con il difficile tentativo di inquinare il meno possibile. Ad essere onesto, è stata la parte meno interessante del programma, soprattutto perché le soluzioni proposte non sono certo alla portata della “gente comune” (ad esempio farsi un orto personale dove coltivare verdure… ma chi ha il tempo, lavorando 8 ore al giorno, di curare anche un orto…?)
Infine, Marco Della Noce nelle vesti del replicante di Blade Runner commenterà a suo modo le curiosità del mondo scientifico. Anche qui, un piccolo passo indietro per il bravissimo comico, che ha creato un nuovo personaggio andando però a “copiare” un po’ troppo il suo precedente alter ego Oriano Ferrari di Zelig…
Nel complesso, comunque, mi ripeto sottolineando l’attrattiva del programma, davvero da non perdere se possibile.
1 commento:
Alex Zanardi è proprio un grande per come si è "reinventato". Anzichè piangersi addosso per la menomazione ha lavorato per ricostruire un nuovo sè stesso di successo.
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