La IAAF attacca Pistorius: “Imbarazzo se dovesse correre alle Olimpiadi”. Come ogni buona telenovela (o soap opera che dir si voglia) quella di Oscar Pistorius a Pechino sta diventando infinita.
Il velocista sudafricano che corre verosmilimente non riuscirà a qualificarsi per i 400 m. individuali: i suoi tempi attuali sono lontani anni luce dal minimo olimpico A e pensare che possa abbassare di un secondo il suo personale è pura fantascienza.
Resta, tuttavia, aperta la possibilità di far parte della staffetta 4x400 ai Giochi Olimpici di Pechino. Possibilità molto concreta che sta letteralmente terrorizzando la federazione d'atletica internazionale (IAAF), per sua ammissione “imbarazzata”.
Il segretario generale, Pierre Weiss, ha dichiarato infatti che “tutto ciò ci imbarazza”. Insinuando, inoltre, un interrogativo tra tifosi e atleti: “La decisione del Tas si applica a tutte le gare, ma se Pistorius corre in gruppo rischia di cadere. Lui o un altro”. La IAAF ha sempre combattuto il sogno olimpico di Oscar Pistorius, solo la sentenza del Tribunale di Losanna ha ammesso l'atleta sudafricano alle competizioni insieme ai cosiddetti normodotati.
Persa la battaglia legale ora si tenta di mettergli i bastoni tra le ruote in altri modi, ovviamente. Vorrei ricordare a voi e al Segretario IAAF, l’articolo 3 dello statuto, che recita:
The Objects of the IAAF are:
Persa la battaglia legale ora si tenta di mettergli i bastoni tra le ruote in altri modi, ovviamente. Vorrei ricordare a voi e al Segretario IAAF, l’articolo 3 dello statuto, che recita:
The Objects of the IAAF are:
- To act as the world governing body for the sport of Athletics.
- To promote the sport of Athletics and its ethical values as an educational subject and life affirming and life enhancing activity.
- To encourage participation in Athletics at all levels throughout the world regardless of age, gender or race.
- To strive to ensure that no gender, race, religious, political or other kind of unfair discrimination exists, continues to exist, or is allowed to develop in Athletics in any form, and that all may participate in Athletics regardless of their gender, race, religious or political views or any other irrelevant factor.
[…]
Una splendida contraddizione in termini; ecco perché, personalmente, sono imbarazzato dalla IAAF. Come per tutte o quasi le diverse Federazioni, commissioni e quant’altro regola lo sport in generale, non c’è passione e amore verso lo sport stesso e chi lo pratica; solo ed esclusivamente lotte di potere a titolo più o meno personale.
Gli esempi in tal senso si sprecano, basti pensare a geni quali Blatter nel calcio e alle sue altrettanto imbarazzanti uscite in qualità di presidente della FIFA.Mi auguro che Pistorius possa gareggiare a Pechino, non tanto per la prestazione in sé, quanto per ciò che la sua partecipazione potrà rappresentare per tutto il movimento.
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