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PROSSIMA CORSA

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19/11/2016 Podisti da Marte

29 luglio 2008

Un aiutino...?

Marta Bastianelli, campionessa mondiale in carica di ciclismo su strada, è stata trovata positiva ad uno stimolante ad un controllo effettuato dall'UCI lo scorso 5 luglio ai campionati europei Under 23 di ciclismo.
La Bastianelli era tra le convocate per le olimpiadi di Pechino "se l'analisi verrà confermata saremo inflessibili. Marta Bastianelli ha tradito il Coni, la federazione e il mondo del ciclismo" è il commento del presidente del Coni, Gianni Petrucci.
"Ha commesso un'ingenuità incredibile, è risultata positiva alla flenfluramina: un componente dei prodotti per le diete, lei è fissata sul peso. Mangia solo insalata..." Renato Di Rocco (presidente di Federciclismo) cerca di spiegare la positività dell'azzurra "Ora chiederemo immediatamente le controanalisi. Ma il problema non è solo quello delle Olimpiadi, per le quali lei, che è campione del mondo, ovviamente era convocata. Il problema è la sua immagine e quella del ciclismo...".
Lei stessa ha confessato: "Mi sono rivolta al mio farmacista di fiducia per una mistura di erbe utile al drenaggio. Come sempre ho voluto leggere l`elenco dei prodotti utilizzati e tra questi c’era il benflorex, che non figura tra le sostanze proibite. Dalle analisi di laboratorio risulterebbe, invece, che quel prodotto contiene anche il principio attivo che è all`origine della mia positività. Ma io come potevo saperlo?".
[tratto da http://www.corriere.it/]

Il mio commento
Ora, avendo fatto quasi 10 anni di sport a livello agonistico (ginnastica artistica) so bene quali pressioni si sopportano per rendere sempre di più. A maggior ragione ai livelli di questi atleti, che hanno una carriera compressa in una decina d'anni (per i migliori) e che con quegli anni d'oro devono poi provare a camparci per tutta la vita.
A me è capitato poco tempo fa di dover assumere un farmaco inserito nella lista delle sostanze dopanti. C'era il simbolo sulla scatola e ho letto il bugiardino; ad una gara mi sono portato dietro scatola, foglietto e ricetta e ho chiesto informazioni al medico di gara. Per poco non è scoppiato a ridere, dicendomi che tanto nessuno avrebbe fatto controlli, ma aveva apprezzato il gesto.
Questi atleti sono seguiti non da un solo medico, ma spesso da un'equipe di specialisti. Possibile che nessuno sappia cosa può essere assunto e cosa no? E' tanto difficile prima della gara comunicare ai medici cosa si sta prendendo?
Ma la domanda vera è "ma è necessario davvero prendere tutte quelle sostanze?" Porca zozza, ma per gareggiare è assolutamente necessario infilarsi in vena o giù per il gargarozzo qualsiasi medicinale o peggio giusto per limare qualche millesimo alla propria prestazione?
Che valore ha, alla fine quella prestazione? E' frutto del lavoro dell'atleta o di quello che si è ingoiato? Personalmente non sarei orgoglioso di aver raggiunto un qualsiasi record o vittoria non sapendo se è solo grazie ai miei allenamenti o grazie all'aiutino di una ditta farmaceutica. Ma con quale faccia, poi, ci si vanta davanti al mondo? Un minimo di etica, di amor proprio e, c***o, anche di rispetto per il prossimo!
Io sarei abbastanza calvinista in questo senso: controllo antidoping a tutti i partecipanti alle gare sempre e comunque, con spese suddivise tra federazioni e società. Radiazione dell'atleta e dei medici responsabili alla prima positività.
Vi indico anche un bell'intervento dell'amico Paolo Fossati di Verde Pisello sul tema doping.

3 commenti:

Mathias ha detto...

E' uno schifo, questi si dopano per vincere. Vincere=soldi
Doping=Soldi
Come dicevi Claudio questi hanno una carriera compressa, devono ricavare dallo sport magari i soldi per campare una vita, quindi sono disposti a tutto.

La cosa che però è più sconvolgente è il doping a livello amatoriale secondo me.. che senso ha per un amatore bombarsi, in questo frangente c'è solo il gusto di farsi male..
Comunque viva lo sport pulito

Claudio ha detto...

C'è un bell'articolo su RW di questo mese intitolato "Esageratamente lecito" [pagina 56, di Marco Bonarrigo]. Cerca di far rifletter sul confine tra la pratica vietata e quella non vietata. Davvero bello

bibe ha detto...

Anche secondo me il doping a livello amatoriale è davvero sconvolgente: non per giustificare il doping tra i campioni, ma rischiare la salute per correre - disonestamente - una maratona sotto le tre ore, o prestazioni del genere, è vergognoso e ingiustificabile.

PS: Benvenuto tra i blogtrotters!