Dopo il secondo test al Trop Lab è puntualmente arrivata la nuova tabella di Paolo che mi porterà fino alla Maratona di Milano.
Per esigenze strettamente organizzative la domenica è previsto l’allenamento più lungo o, comunque, più impegnativo della settimana; solitamente, a meno che non abbia in programma qualche gara, il mio allenamento si svolge all’Idroscalo luogo frequentato da tantissimi altri runners e vicino casa. Purtroppo ultimamente la manutenzione lascia a desiderare e l’asfalto è molto rovinato in diversi punti, con buche, avvallamenti e una serie di servizi non funzionanti (ad esempio colonnine sos, alcuni bagni,...).
Fortunatamente Milano dispone di diversi parchi, pur non potendosi definire una città verde come a molti piacerebbe, e allora ho voluto sperimentare percorsi diversi, anche per cambiare la solita routine domenicale.Dopo aver pensato e letto circa i parchi di Milano, la scelta è caduta sul Parco delle Cave, un’area verde sita nella zona 7 di Milano (ovest), oggetto di recenti lavori per farla tornare vivibile e strapparla definitivamente a persone quanto meno poco raccomandabili. (vedi foto :-) ). Ho deciso tuttavia di dare prima un'occhiata alla zona e poi andarci a correre.Grazie alle istituzioni e ad associazioni quali Italia Nostra, con la quale il Comune di Milano ha sottoscritto un contratto di collaborazione, il parco sta tornando a vivere e ad essere frequentato dai cittadini. Il parco delle cave ha una superficie di circa 135 ettari e l’ambiente è davvero caratteristico: oltre ad aree boschive, che si sviluppano lungo l’alveo dei fontanili, sono presenti laghetti e corsi d’acqua (per un totale di circa 29 ettari) abitati da una ricca e varia fauna. Un ulteriore elemento di unicità è costituito dalla presenza di associazioni che promuovono numerose iniziative nell’area del arco: gare di tiro con l’arco, gare di pesca, feste, manifestazioni varie ed incontri al parco.È inoltre presente una zona agricola attiva con l’antica Cascina Linterno e alcune aree sono state adibite a orti urbani. La cascina ha una storia assolutamente da scoprire e tramandare, specie in una Milano sempre più in preda alla cementificazione selvaggia, ricordo che, ad esempio, tra gli inquilini della Cascina Linterno nei secoli ci sono stati personaggi famosi tra i quali Francesco Petrarca e don Giuseppe Gervasini, meglio noto ai milanesi come el pret de Ratanà, che qui visse dal 1926 al 1941 dopo aver avuto in dono la cascina da un uomo che aveva guarito.
All’interno del parco sono state realizzate ampie piste ciclabili e camminamenti che permettono di correre non solo sull’erba, ma anche su un terreno più solido e meno ondulato.
Per i podisti, anzi trop runners, segnalo il percorso misurato di 5 Km. con indicazioni ogni 500 metri. Il Parco delle Cave è collegato al vicino parco “Boscoincittà” da un ponte pedonale che passa sopra via Novara e che consente di allungare il percorso di circa 14 Km.Il parco è comodamente raggiungibile coi mezzi pubblici, ma per chi (come il sottoscritto) è scomodo o troppo lontano sono presenti diversi e ampi parcheggi.
Domenica mattina, dunque, ho scelto di correre lungo la pista ciclabile del Naviglio Grande; partenza fissata all'altezza della chiesa di S. Cristoforo (proprio di fronte al negozio Verde Pisello) e via verso la zona ovest di Milano, passando per Buccinasco, Corsico e Trezzano s/N.Per esigenze strettamente organizzative la domenica è previsto l’allenamento più lungo o, comunque, più impegnativo della settimana; solitamente, a meno che non abbia in programma qualche gara, il mio allenamento si svolge all’Idroscalo luogo frequentato da tantissimi altri runners e vicino casa. Purtroppo ultimamente la manutenzione lascia a desiderare e l’asfalto è molto rovinato in diversi punti, con buche, avvallamenti e una serie di servizi non funzionanti (ad esempio colonnine sos, alcuni bagni,...).
Fortunatamente Milano dispone di diversi parchi, pur non potendosi definire una città verde come a molti piacerebbe, e allora ho voluto sperimentare percorsi diversi, anche per cambiare la solita routine domenicale.Dopo aver pensato e letto circa i parchi di Milano, la scelta è caduta sul Parco delle Cave, un’area verde sita nella zona 7 di Milano (ovest), oggetto di recenti lavori per farla tornare vivibile e strapparla definitivamente a persone quanto meno poco raccomandabili. (vedi foto :-) ). Ho deciso tuttavia di dare prima un'occhiata alla zona e poi andarci a correre.Grazie alle istituzioni e ad associazioni quali Italia Nostra, con la quale il Comune di Milano ha sottoscritto un contratto di collaborazione, il parco sta tornando a vivere e ad essere frequentato dai cittadini. Il parco delle cave ha una superficie di circa 135 ettari e l’ambiente è davvero caratteristico: oltre ad aree boschive, che si sviluppano lungo l’alveo dei fontanili, sono presenti laghetti e corsi d’acqua (per un totale di circa 29 ettari) abitati da una ricca e varia fauna. Un ulteriore elemento di unicità è costituito dalla presenza di associazioni che promuovono numerose iniziative nell’area del arco: gare di tiro con l’arco, gare di pesca, feste, manifestazioni varie ed incontri al parco.È inoltre presente una zona agricola attiva con l’antica Cascina Linterno e alcune aree sono state adibite a orti urbani. La cascina ha una storia assolutamente da scoprire e tramandare, specie in una Milano sempre più in preda alla cementificazione selvaggia, ricordo che, ad esempio, tra gli inquilini della Cascina Linterno nei secoli ci sono stati personaggi famosi tra i quali Francesco Petrarca e don Giuseppe Gervasini, meglio noto ai milanesi come el pret de Ratanà, che qui visse dal 1926 al 1941 dopo aver avuto in dono la cascina da un uomo che aveva guarito.
All’interno del parco sono state realizzate ampie piste ciclabili e camminamenti che permettono di correre non solo sull’erba, ma anche su un terreno più solido e meno ondulato.
Per i podisti, anzi trop runners, segnalo il percorso misurato di 5 Km. con indicazioni ogni 500 metri. Il Parco delle Cave è collegato al vicino parco “Boscoincittà” da un ponte pedonale che passa sopra via Novara e che consente di allungare il percorso di circa 14 Km.Il parco è comodamente raggiungibile coi mezzi pubblici, ma per chi (come il sottoscritto) è scomodo o troppo lontano sono presenti diversi e ampi parcheggi.
La strada è tenuta abbastanza bene, qualche asperità, qualche buca ma nulla che metta seriamente a repentaglio le caviglie. Il percorso è, come detto, lungo una pista ciclabile che costeggia il Naviglio Grande (sponda destra nella foto); la pista è divisa in due tronconi, chiusi alle auto con un asfalto rosso abbastanza morbido.
Nei tratti aperti al traffico la strada si allarga, ma la domenica mattina presto il traffico, almeno adesso che è estate, non è frequente. Unico neo è la totale assenza di tratti ombreggiati, fatto salvo qualche passaggio sotto i cavalcavia e di fontanelle dove potersi abbeverare.
Io avevo in programma 90 minuti di fondo medio e l'ultimo quarto d'ora è stato faticoso per via del caldo e dell'assenza di acqua. Partendo dalla chiesa di S. Cristoforo ho raggiunto Trezzano s/N e sono ritornato alla base; al posto del mio fidato e inseparabile scooter ieri ho optato per la comodità dell'auto (vista l'assenza di traffico); per chi avesse necessità ci sono diverse possibilità di parcheggio lungo il percorso e chi volesse partire da un punto più in città può arrivare alla stazione di Porta Genova e trovare parcheggi (l'alternativa sono i mezzi pubblici, con la Metropolitana linea 2 che fa fermata proprio a P.ta Genova).
Di rientro dalla corsa, sono passato dalla pasticceria Cucchi (Corso Genova 1), vecchi amici di famiglia, dove mi sono ritemprato delle fatiche della corsa mangiando uno dei celeberrimi budini di riso del signor Cesare Cucchi.
Chiaccherando abbiamo anche confermato la prossima edizione della "Cucchi Marathon" una sgambata tra amici con partenza e arrivo dalla pasticceria Cucchi e percorso lungo il Naviglio Grande (previste 3 distanze: 6, 12 e 21 Km.); come ogni anno si terrà in dicembre per festeggiare insieme Natale, partecipazione alla maratona di NY e per mangiare uno dei panettoni DOC di Cucchi!
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